Dormitori, università e borse di studio
Blog senza presunzioni di uno studioso di cultura e società cinese. Troverete qui reportage dalla Cina, racconti di viaggio, pagine di diario, serate goliardiche, sviolinate politico-ideologiche, dibattiti intellettuali e non so cos'altro ancora. 大家好! 我是中国文化与当代社会的一位意大利博士研究生。我爱旅游,写作,看书。其次,我爱这两句话:"世界人民大团结万岁!" 与 "革命不是请客吃饭!"。Welcome everybody in this small free space regarding Chinese culture and society, international politics, academic world, travels and much much more.
Allora questo maledetto post sulla mia nuova attività in palestra...
A Lhasa le nuvole a batuffoli sonnecchiano sulle creste delle montagne circostanti, che chiamarle montagne non e' che un eufemismo, sono vere e proprie porte per il cielo... che qui, a differenza del resto della Cina, e' celeste, limpido. Da' assuefazione.
QUALCOSA SCRITTO TEMPO FA (OTTOBRE 2006), REPUTO UNA DELLE MIGLIORI DESCRIZIONI DA ME FATTE... INTITOLATA QUALCOSA COME "LIBERTA' DI MERCATO"
Ultimi giorni piuttosto duri... anche se siamo duri a perdere sono stati giorni di sofferenza e incertezza. Ma il morale resta alto. Ancora io Stefano Ale Yu e la chitarra, tra di noi sbroccate ("litigi", dal tardo maceratese) zero, comunismo barbaro e condivisione totale, soldi finiti, abbiamo speso gli ultimi per comprare il biglietto del pulman per Golmud (provincia del Qinghai, Cina occidentale) da 15 ore (tranquillissima) e una volta a Golmud speriamo di ritirare e/o cambiare soldi alla Bank of China. Gli ultimi giorni sono stati di deserto, paesaggi surreali, sabbia e polvere ovunque, il nulla, cielo perennemente grigio e polveroso, villaggi di fango, paesi di niente, zero servizi, internet mal funzionanti, ostelli per miracolo, pochi parlano cinese. E fin qui sarebbe tranquilla, se non per il fatto che tra stanchezza, cibo e altitudine finalmente ci han fatto visita vomito, diarrea, influenza, mal d'ossa e di stomaco. Ma abbiamo usato una strategia rivelatasi vincente: ci siamo ammalati a due a due, ovvero quando uno aveva febbre e vomito, un altro aveva solo la diarrea e gli altri due si reggevano ancora in piedi per andare a comprare acqua e chiedere a che ora passa il prossimo bus per "ovunque ma non qui". Ci sappiamo fare modestamente. Oggi sembra che stiamo quasi tutti bene. Siamo a Huatugou, minuscolo villaggio di operai del petrolio al confine tra Qinghai e Xinjiang. Tra poco pulman per Golmud e se abbiamo soldi e fortuna finalmente sara' Lhasa. Ieri abbiamo preso un pulmino che in 7 ore avra' fatto si e no 150 km tra deserto, rocce, fiumi in secca e cave di pietra. "Una via di mezzo tra l'inferno e un paesaggio post-atomico" come l'ha perfettamente descritto Stefano, che continuava a chiedermi come potessero esseri umani abitarvici; nonostante i miei sforzi e tentativi di appello a relativismo culturale, punti di vista e conoscenze di storia e civilta' cinese c'e' stato poco da fare, non sono riuscito a convincerlo.
Signori salve!Era in programma di scrivere a viaggio finito, ma le emozioni da scrivere sono talmente troppe che rischiano di essere dimenticate。 E allora。。。