Wednesday, November 30, 2011

La fine di un sogno: la prima busta paga

Settantadue giorni. Più di dieci settimane. Due mesi e mezzo. Tanto ho dovuto attendere prima di vedermi recapitare la prima busta per questo nuovo impiego da docente a Cork.

E' una delle prime buste paga "serie" che ricevo. Il resto son state lavori in nero, soldi in mano o stipendi di lavori che facevo più per piacere ed esperienza che altro.

Quanto prende un docente universitario in Irlanda? Io ho dovuto aspettare due mesi e mezzo dal mio primo giorno di lavoro per saperlo. Al colloquio con la preside e il giorno della firma del contratto (qualche settimana fa) si era parlato di 32.000 euro per dieci mesi. "Cazzo, sono ricco!" ho pensato subito. Sono uscito dall'ufficio senza dare nell'occhio. Il cuore a mille. In Cina negli ultimi quattro anni ho guadagnato 250 euro al mese come studente di dottorato: paga puntuale, mi ci pagavo quasi tutto, rimediavo con qualche lavoretto part-time, non mi posso lamentare e anzi mi vantavo di essere un poveraccio che riusciva a vivere con 250 euro al mese a differenza degli altri borghesucci occidentali a Pechino.

32.000 euro fanno... 3.200 euro al mese! Cazzo sono ricco. La mente è subito partita: come me li spendo?! Li tengo da parte per quando sono vecchio? No, questo non mi è neanche venuto in mente. Donne o figli non ne ho, di automobili o abbigliamento mi sono sempre fregato... A bermeli tutti non arrivo a trent'anni. Droga? Interessante. Ma mi rode finanziare mafie e narcotraffico...
Non avendo avuto molti soldi da spendere negli ultimi anni non ho mai pensato a come spendere soldi. Mmm... ho trovato! Viaggi! E' da un pezzo che voglio andare in America Latina, in Iran, in Polinesia, in Norvegia! Mi spendo tutto in biglietti aerei appena ho qualche giorno di vacanza! E poi voglio fare regali (utili!) agli amici. E finanziare i vari progetti culturali e politici dei quali faccio parte. 100 euro al mese ciascuno! Finalmente divento anche finanziatore delle cose in cui credo! Bellissimo! Che bello essere ricchi!

Oggi invece è arrivata la mia busta paga.
Più che emozione ho provato curiosità. Quanto cazzo prendo di preciso al netto? "Dr Daniele Massaccesi" c'è scritto sulla busta che ho aperto davanti all'ascensore, mentre andavo a lezione. La prima riga dice giustamente "6.400", ovvero l'ultimo mese di stipendio più l'arretrato non pagato. Evvai sono ricco! Sento già il muezzin cantare nel centro di Teheran, sento già le grida dei bambini in festa in un villaggio del Chiapas, mi vedo già affacciato su un fiordo in Scandinavia... Poi però ho visto sotto. L'importo netto, il salario senza le tasse, i soldi "veri" in busta paga... poco più della metà di quanto pattuito: lo Stato iralndese si prende quasi il 50% del mio stipendio!

Ma l'Irlanda non era un paradiso fiscale?! Beh dai, non ti lamentare Daniele. I ragazzi della tua età in Italia prendono sì e no 1000 euro al mese, spesso per fare un lavoro che non piace loro. E poi pagando così tanto di tasse avrò diritto ad un Welfare da dio ed ad una pensione d'oro!

Un cazzo. Il costo della vita qua è molto alto, 2000 euro al mese non credo bastino se sei sposato con un figlio. E poi cazzo io non stacco mai, sono a lavorare anche il sabato e la domenica! Perché si fottono metà dei miei 3.200 euro? E non posso neanche dire "Fanculo! Lavorerò un terzo di quello che faccio adesso e tanti cazzi!" perché non è giusto che a pagare siano gli studenti! Conoscenza è potere, è mio dovere dare il massimo, fare del mio meglio nell'insegnamento, guidare questi ragazzi all'incontro con la cultura cinese. E poi gli studenti pagano tasse altissime, perché devono avere una bassa qualità di insegnamento? Chi si frega i loro soldi?

Ho capito. Non corro il rischio di diventare ricco. E dico "meno male!". Addio viaggi, addio finanziamenti alla rivoluzione, addio bevute offerte agli amici. Da stasera taglio radicale alle spese quotidiane. Niente lecca lecca dopo i pasti, i libri li prendo in biblioteca anziché in libreria, le sbronze al supermercato invece che al pub. Almeno a fine mesi qualche centinaio di euro da parte riesco a mettercelo.

Dovevo andare a fare il docente alla Bahamas. Oppure fare il politico.
Ho sbagliato tutto, lo sapevo.

Chinese Studies, PhD in the UK

Funding for Doctoral Research in Chinese Studies and Japanese Studies at the University of Manchester

Application for a place on a PhD program should be made by mid-February at the latest, in order to be meet further deadlines for funding in March. Applicants are advised to make contact with faculty members who are potential supervisors in advance of formal application. For informal inquiries, please contact: Sharon Kinsella at

sharon.kinsella@manchester.ac.uk

http://www.llc.manchester.ac.uk/postgraduate/funding/

Morphine, “God of Medicines”




A scene by the documentary “Hooked – Illegal drugs and how they got that way. Opium, Morphine, and Heroin”.

Giallo ed italiano




Scena tratta dal film “La ragazza che sapeva troppo”, di Mario Bava, 1963. Il primo giallo nella storia del cinema italiano.

Tuesday, November 29, 2011

Aileen...




Scena tratta dal film “Monster”, del 2003, basato sulla vera storia di Aileen Carol Wuornos, prostituta ed assassina uccisa tramite iniezione letale nel 2002 dallo Stato della Florida.

Mi viene da pensare solo una cosa: se dal braccio della morte togliamo tutte le donne che sono state violentate almeno una volta nella vita, mi sa che il boia si deve cercare un altro lavoro.

Monday, November 28, 2011

I senza fissa dimora di Pechino

Vecchio Zhao me lo ricordo benissimo, c'ho chiacchierato diverse volte e credo di averne anche scritto qui nel blog. Beh, se c'e' una cosa che proprio non mi manca di Pechino e' l'incrocio di Wudaokou, tutte quelle maledette luci, gli hooligans, le mignotte e il Propaganda. Miccia lunga, miccia corta... boom!!

"'Old Zhao' is an elderly, bearded beggar who spends his evenings working the streets of Wudaokou, in Beijing’s university district. After several years of plying his trade, Old Zhao, with the clinking of coins in his porcelain begging bowl, has become one of the most recognizable figures in the neighborhood. His story is a familiar one for tens of millions of working class Chinese people, even if his current choice of work is not.

For someone who has endured a lifetime of hardship and limited opportunities, he appears remarkably content with his current existence. We spoke with Old Zhao recently and found out what draws him to the indigent lifestyle."

http://thefaceofchina.com/2010/10/04/down-and-out-in-beijing-the-story-of-a-migrant-beggar/

Saturday, November 26, 2011

Whiskey in the Jar: la domenica, la pioggia ed il mal di testa

La domenica non è il giorno del Signore. È il giorno del demonio. La domenica è opera del demonio.
Nella maggior parte dei casi la domenica inizia con un pesantissimo mal di testa.
A volte mi sembra che questa città (al pari di ogni ltra città nel mondo) non abbia un cazzo da dire, nulla da offire. Nulla, a parte il consumismo.
Quindi normalmente sono uscito, malgrado la pioggia. Ho portato con me il mal di testa e qualche denaro. Non ho una bella cera. Avrei potuto farmi una doccia prima di uscie. E la barba. Già, avrei potuto.
Non sapendo cosa fare né dove andare sono entrato in uno di quei fast food americani. Ho ordinato anelli di cipolle fritti. Che posto da falliti è il fast food americano. Da famiglia infelice. Gli anelli sono finiti in fretta. Di nuovo in strada, di nuovo sotto la pioggia. La disperazione era tale che sono andato in libreria. Ed ho comprato un libro. Un libro di un autore italiano. In inglese. Sono un cretino, lo so. Sono andato a leggere il libro al Fred Zeppelin, il mio pub preferito a Cork, dopo il Rock. Al pub mi sento al sicuro. Seduto ad un angolo, in disparte, lontano dagli altri, una Hoegaarden di fronte. Hoegaarden. Che cazzo di nome per una birra…

Di Pechino mi mancano soprattutto due cose:
- il costo della vita
- fumare due pacchetti di sigarette al giorno

Oggi mi mancano soprattutto due cose:
- parlare di pittura con Ruggio
- fare le coccole a Giorgia, una tipa di Ostia che mi ha fatto da fidanzata per qualche settimana, una decina di anni fa

Finché c’è musica, finché c’è whiskey…

“I’ll probably die old and alone”

Questo post è dedicato a Nicola “Palluttì” Pallotto, il Lucio Dalla de noantri.
E a quella donna marocchina ammazzata a martellate dal marito.

Thursday, November 24, 2011

Risatevi dalle pisciate (tristi verità)

"Me pare che il Signore s'è già accanito abbastanza!"

Corrado Guzzanti - Recital Padre Pizzarro

http://www.youtube.com/watch?v=OweALW9y31Q

Pistacoppu, fatte du risate!




Summit Monti-Mamma di Cavallero sui mercati

http://tv.cronachemaceratesi.it/summit-monti-mamma-di-cavallero-sui-mercati/


Giornalista: "E il Dow Jones?"
Vergara: "Su e gnò pè le scale!"

Viva li vincisgrassi 'ccamadò!

AAA: Macerata, scrittori cercasi

Pensavo: perché non organizziamo un incontro tra giovani scrittori a Macerata durante i giorni della vacanze natalizie? “Giovani” per modo di dire. “Scrittori” pure. Una cosa tra dieci venti persone, ognuno porta due tre pagine di roba scritta ultimamente, poesie, racconti brevi, pagine di diario, insonni sbroccate post moderne, dichiarazioni di guerra, qualsiasi cosa da leggere in pubblico, tra amici. Meglio se di produzione propria ed in lingua italiana, ma va bene anche leggere cose scritte da altri e non in lingua nazionale.
Una decina di litri di Rosso Piceno. Qualche dolcetto natalizio, noci, arance, frutta secca. Un cane, magari. Casa mia disponibile.
Si fa?



“- Carol, Cognac?
- No papà, grazie.
- Fai male tesoro. Se ogni sera ti prendessi una bella sbronza invece di buttar via i soldi col dottor Kerr, ti assicuro che non soffriresti più di insonnia!”

Dal bellissimo giallo “La lucertola con la pelle di donna”, di Lucio Fulci, 1971.

Ma i cinesi quanti caratteri conoscono?

Me lo chiedono spesso gli studenti: Daniele, quanti caratteri conosci te? E i cinesi?

Non ne ho idea. Cosi' oggi ho deciso di chiedere ai miei colleghi cinesi: "Ciao Han, mi chiedevo, i cinesi quanti caratteri conoscono? E tu?". Panico in area di rigore. Cominciano ad emergere cifre e numeri del lotto. Han non era sola, e gli altri colleghi cinesi si sono dati da fare per fornire una risposta di senso compiuto. Dice Han: "Esistono 80.000 caratteri, io ne conosco almeno 60.000". Ribatte un altro: "Sei matta? Noi ne conosciamo massimo 6.000!". Beh, tra 60.000 e 6.000 c'e' una bella differenza...

Ritorno nel mio ufficio senza una risposta definitiva. Poco dopo entra Han. Questa volta si e' informata bene in rete: esistono 80.000 caratteri cinesi, uno cinese con un buon livello di istruzione ne conosce almeno 8.000, uno straniero in Cina ha bisogno almeno di 3.500 caratteri per comunicare "bene", un esame di cinese base (l'HSK) richiede 1.200 caratteri.

Grazie Han. E io quanti caratteri conosco? Non ne ho idea.

Canadian punk

"I don't like the name tag between your toes.
I don't like the snot running out of your nose.
I don't like the stains on your pantyhose
just your cold stiff body when I hold you close.

I love rigor mortis when it just sets in.
I know where you're going, I don't care where you've been.

A pillow in a coffin's just as good as a bed and
baby how I love it when you fuck me dead.
Baby how I love it when you fuck me dead"



Forgotten Rebels, "Fuck Me Dead"

http://www.youtube.com/watch?v=5oPPrGORouk

Sono pazzi questi indiani...

"Warriors of Goja"

http://www.chinasmack.com/2011/videos/warriors-of-goja-on-indian-talent-show-goes-viral-in-china.html

Wednesday, November 23, 2011

Steven libero!




Una scena dal film "I Love You Phillip Morris" (2009), basato sulla vera storia di Steven Ray Russell.

Gladys Aylward, una viaggiatrice nei panni di Matteo Ricci




1930, una ventenne inglese raggiunge DA SOLA e VIA TERRA Tianjin, nella Repubblica cinese. Il suo nome e' Gladys May Aylward (艾偉德, 1902 – 1970).

La sua storia e' raccontata nel film del 1958 "The Inn of the Sixth Happiness".

CelebRate

A young monk arrives at the monastery. He is assigned to helping the other monks in copying the old canons and laws of the church by hand.

He notices, however, that all of the monks are copying from copies, not from the original manuscript. So, the new monk goes to the head abbot to question this, pointing out that if someone made even a small error in the first copy, it would never be picked up! In fact, that error would be continued in all of the subsequent copies.

The head monk, says, 'We have been copying from the copies for centuries, but you make a good point, my son.'

He goes down into the dark caves underneath the monastery where the original manuscripts are held as archives in a locked vault that hasn't been opened for hundreds of years. Hours go by and nobody sees the old abbot.

So, the young monk gets worried and goes down to look for him. He sees him banging his head against the wall and wailing .
'We missed the R !
We missed the R !
We missed the R !'

His forehead is all bloody and bruised and he is crying uncontrollably. The young monk asks the old abbot, 'What's wrong, father?'
With A choking voice, the old abbot replies, 'The word was..

CelebRate'

Donne d'Iran




"The Day I Became a Woman", by Marzieh Meshkini, 2000.

Monday, November 21, 2011

Good Morning China, mostra fotografica - Macerata




In occasione della giornata internazionale dei figli dei prigionieri, MORNING TEARS ITALIA in collaborazione con GruCA Onlus ci presenta una mostra fotografica sulla Cina contemporanea.

Fotografia, allestimento e grafica a cura di quantilab.com

Testi e didascalie a cura di Daniele Massaccesi

Morning Tears è un'organizzazione non governativa internazionale con sede in Cina, Danimarca, Belgio, Olanda, Italia, Spagna, Russia, Francia e Stati Uniti. Si occupa principalmente di bambini che hanno i genitori in carcere o che sono stati condannati a morte. Sono oltre 600.000 nel mondo i bambini che hanno bisogno di assistenza, senza la quale finiscono facilmente preda della criminalità organizzata o in strada a elemosinare denaro ai passanti.

Antichi Forni, Piaggia della Torre - Macerata

Domenica 27 novembre 2011, dalle 11.00 alle 21.00.

Per saperne di più:

http://www.morningtears.it/

http://www.facebook.com/pages/Morning-Tears-Italia/181071345265414

Noi avevamo Silvio. Loro, José Luis Rodríguez.

"Riconosciamo oggi in Spagna il diritto a contrarre matrimonio con persone dello stesso sesso. Non siamo i primi e sono sicuro che dopo di noi verranno molti altri Paesi spinti da due forze inarrestabili: la libertà e l'uguaglianza. Si tratta di un piccolo cambiamento nel testo della legge che comporta un im­menso cambiamento nelle vite di mi­gliaia di concittadini. Non stiamo legi­ferando per ge...nte remota e sconosciuta; stiamo allargando la possibilità di es­sere felici per i nostri vicini, i nostri compagni di lavoro, i nostri amici, i nostri familiari ed allo stesso tempo stiamo construendo un paese più one­sto, perché una società onesta è una società che non umilia i suoi membri. I nostri figli ci guarderebbero con incre­dulità se gli raccontassimo che non molto tempo fa le loro madri avevano meno diritti dei loro padri, che le per­sone dovevano continuare a restare unite nel matrimonio, aldilà della pro­pria volontà, quando non erano più ca­paci di convivere insieme. Oggi pos­siamo offrire una bella lezione: ogni diritto conquistato, ogni libertà rag­giunta, è stato il frutto dello sforzo e del sacrificio di molte persone che dobbiamo oggi riconoscere e di cui dobbiamo essere orgogliosi"


José Luis Rodríguez Zapatero, giugno 2005

Bambine d'Iran...




"The Apple", by Samira Makhmalbaf, 1998.

Sunday, November 20, 2011

Costruire l'utopia: Mushanokoji Saneatsu




"Interwar Japan witnessed the founding of one of the longest running secular intentional communities in the world, Atarashiki mura. Yet the historiography of twentieth century Japan seldom includes the story of this project. Over ninety years after its founding it continues to operate espousing its original goals of humanism and individualism, albeit in constant financial trouble and in a location different from where it was established."

Read all:

http://rekolektiv.wordpress.com/essays/historical-essays/atarashiki-mura-in-interwar-japan/

Occupy!




OCCUPY EVERYTHING FOR EVERYONE

Radical perspectives on the global occupation movement

http://globaloccupation.wordpress.com

Saturday, November 19, 2011

Ennesima vergogna del giornalismo italiano!

Un errore da poco. Confondere la Cina con la Mongolia. Puo' capitare a tutti, no!?

Se guardi il video, vedi scritto "CCTV" (China Central Television), senti parlare cinese, osservi le divise della polizia cinese e i tre caratteri che significano "Mongolia Interna": dunque Cina, non Mongolia.

Poi di fianco, in italiano, i mitici di Repubblica hanno scritto: "Secondo le prime indagini all'orgine del crollo ci sarebbero ancora una volta carenze nelle misure di sicurezza che nel 2010 hanno provocato la morte di 2433 minatori".
Dove, in Mongolia? Se io fossi l'ambasciatore mongolo in Italia denuncerei Repubblica per danno d'immagine, chiedendo diversi milioni di euro di multa. Poi manderei in onda sulle televisioni mongole un video riferito all'Italia: "Questi non solo avevano un premier corrotto, mafioso e puttaniere, ma stanno pure nel G8! Tieniamoci stretto il nostro paese fatto di steppe e deserti, nomadi e cavalli".

Vergogna!

http://video.repubblica.it/mondo/mongolia-i-soccorsi-ai-minatori-intrappolati/81129/79519

Friday, November 18, 2011

Ripensando il giornalismo...

Il bello della crisi e della prossima bancarotta dello Stato italiano è il fatto che ci costringe (finalmente!) a RI-PENSARE concetti fondamentali e basilari della nostra vita, concetti come politica, dittatura, democrazia, popolo sovrano, sistema bancario, lobby, potere, proprietà, ricchezza, teorie del complotto e cospirazione...

Aggiungerei di ripensare anche all'informazione. Cominciando dal "giornalismo". Qui una proposta concreta di sviluppo nel campo della comunicazione... avanguardia o follia? Intanto godetevi il gioco-documentario:

"Journey to the end of coal"
by Honkytonk films

http://www.honkytonk.fr/index.php/webdoc/

p.s. Credo che il gioco-documentario sia divertente ed innovativo, clamoroso a livello di forma. Ma non concordo pienamente sui contenuti che poi vanno a creare la cosiddetta "Informazione", e avrei qualcosa da ridire anche sulla"metodologia" di lavoro che si intuisce dal video. Merita comunque di essere visto.

"The PhD Movie": how is your research going on!? ;)




Ok, ok, è una ameriCazzata, ma è divertente e mi sono ritrovato in 95% delle disavventure/realtà dei dottorandi rappresentati nel film. Finito di vederlo, le cose sono due: o ti metti sotto e finisci il dottorato, oppure mandi tutto a fanculo e cambi radicalmente vita, magari finendo a fare il contadino in una comune in Patagonia o ad allevare vipere in un monastero lamaista sperduto nel Kham...

Qui il trailer:

http://www.phdcomics.com/comics.php?f=1433

British man found begging on Guangzhou streets

"Andrew Steven, an Englishman who claimed he was robbed in Shenzhen, has been seen begging around the Guangzhou's Zoo Metro station. The man, who appeared to be in his 40s, was seen sitting with his passport and a request letter at the parterre adjacent to a Subway station.
Steven told reporters that he lost all his money in a Shenzhen robbery, and was soliciting to pay for his accommodation and food. He received in total about ¥130 in donations within 6 hours."


Source:
http://shanghaiist.com/2011/11/18/british_man_claiming_he_was_robbed.php

Thursday, November 17, 2011

Dove le aquile non volano (3)


"A State of Mind is a 2004 documentary film directed by Daniel Gordon and by producer Nicholas Bonner. The film follows two North Korean child gymnasts and their families for over eight months during training for the 2003 Pyongyang mass games. The film won the Best Sports Documentary of the Year Award, two awards at the North Korean Pyongyang International Film Festival in 2004 and was shown at 11 other film festivals worldwide before being released in a theatrical run in 2005. UK-based Dance band Faithless used clips from the documentary for the video to the single 'I Want More'."


http://www.youtube.com/watch?v=EhAeli1DZRw

Dove le aquile non volano (2)



"The Game Of Their Lives
A rare documentary about the 1966 World Cup North Korea team that exceeded expectations. Director Daniel Gordon enters the intriguing nation, meets the remaining squad players and coach, and brings them back to Middlesbrough where the locals gave them great support all those years ago. Even if you are not a fan of football, this is a fascinating programme about a fascinating country and its heroes."

http://www.youtube.com/watch?v=fZcARgTqADU&feature=related

Dove le aquile non volano (1)



"Crossing the Line (Korean: 푸른 눈의 평양시민, A Blue-Eyed Pyongyang Citizen in North Korea) is a 2006 British documentary film by Daniel Gordon and Nicholas Bonner."

http://www.youtube.com/watch?v=qHAMAwIWciA

福建白茶




Te' bianco del Fujian. Mai assaggiato prima, delizioso!
Ha le foglie pelose come quelle della marijuana ;)

ThinkIN China



ThinkIN China is pleased to invite you to next event:

"The contemporary social, political & economic system in China"

by Pan Wei

Beijing University, Professor at School of International Studies, Director of Center for Chinese & Global Affairs.

Tuesday 29h November at 7.30PM

The Bridge Cafe Rm 8, Bldg 12, Chengfu Lu
010-82867026

Ladies and Gentlemen, Ireland!




Io non lo so, a New Orleans non sono mai stato. Ma per quello che ho visto e vissuto dell'Irlanda direi che se ti piace la musica è a Cork che devi venire...


Video: the Riverdance

http://www.youtube.com/watch?v=RaDzCySXhqQ

Wednesday, November 16, 2011

Occupy Macerata (finalmente!)




"Per la giornata internazionale dello studente, abbiamo previsto un presidio sotto il Rettorato, al quale sono invitati tutti gli universitari e le realtà dell'Ateneo e cittadine che vogliano riprendersi il diritto agli spazi ed al sapere come bene comune, inderogabile ed inalienabile. Come dimostrato in questo anno di mobilitazione, anche qui a Macerata, il movimento studentesco non pone limiti alla propria volontà di "stupire".
E' caduto Berlusconi, "il problema non è la caduta, ma l'atterraggio".
Qui il link del resoconto dell'assemblea svoltasi a filosofia, giovedì 10 novembre:
http://www.facebook.com/note.php?note_id=235575393173055"

17 Novembre, Sit-in in Piaggia della Torre, Macerata

http://www.facebook.com/event.php?eid=182372148516568

"Allegoria dell'immortalita'", by Giulio Romano (1499 – 1546)

"The Head of Medusa", by Peter Paul Rubens (1577-1640)

Aberrant...

"The influence of South Korean culture has spread across Asia and now the country is attracting a new kind of tourist seeking more than the average souvenir. They want to go home resembling the beautiful Korean celebrities they have seen on the screen."

Source and video:

http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/fast_track/9637319.stm

Iutub




Credo che YouTube sia soprattutto, almeno per i meno giovani, un serbatoio di ricordi.

Questo ve lo ricordate? Io ho speso interminabili ore della mia infanzia, seduto in silenzio davanti al teleschermo, di fronte a questo biondino.

Dannata Mattel! Dannato soft-power yankee!

Tuesday, November 15, 2011

Stop fees, save the grant: Irish Students' National Protest




"USI's 'Stop Fees. Save the Grant' Campaign is about ensuring that access to education is protected. Investment in education is vital to Ireland's economic recovery. You don't have to be a student to join the campaign. Cuts to education affects everybody in society, so please get involved to protect Ireland's future."

National Protest
November 16th 2011, 1.30 pm, Parnell Square, Dublin

http://tellyourtd.com/

Monday, November 14, 2011

Drug, Sex and College

"73% of students regreted something they did the next day after a drinking session.

Just under half of students have been refused entry or kicked out of a club for being too drunk.

1 in 10 of sexually active students do not use contraception.

Half of students have had a one night stand; alcohol was listed as a factor by 80% of these people.

1 in 3 female respondents have got the morning after pill.

Half of students have tried illegal drugs of some sort."


From "What the other half get up to. The secret habits of students revealed"
MOTLEY - University College Cork official magazine, November 2011

Migrazione femminile e anticoncezionali

"CENTROAMERICA. Teresa e le altre migranti : salvarsi sulla «via dello stupro»
Lo subiscono nel viaggio verso la speranza: si difendono con preservativi e(discusse) punture anticoncezionali"

Leggi l'articolo:
http://www.corriere.it/salute/11_novembre_14/farmaco-antiaids-migranti-centroamerica-nicastro_a52aa1d2-0ed9-11e1-98bb-351bac11bfea.shtml

Qui l'articolo originale, in spagnolo:

"La ruta de las que serán violadas
Las inmigrantes centroamericanas con rumbo a EE UU saben lo que les espera en México - Un anticonceptivo inyectable simboliza su sufrimiento"

http://www.elpais.com/articulo/sociedad/ruta/seran/violadas/elpepisoc/20111114elpepisoc_5/Tes

China Files ole'!

SPECIALE CHINA FILES - La prima fiction cinese in Italia
Il 16 novembre debutta in Italia la prima fiction importata dalla Cina. Sarà in cinese con sottotitoli in italiano. Inaugura la programmazione di Babel dedicata alla comunità cinese. China Files vi propone uno speciale sulle serie tv e il mondo della televisione in Cina.

http://www.china-files.com/it/link/12625/speciale-china-files-la-prima-fiction-cinese-in-italia


Anche su Internazionale:

http://www.internazionale.it/

Il lavoro ai tempi di Monti-Merkozy

Il contratto, finalmente. Non sono piu' clandestino. A sette settimane dall'entrata in serivizio, il contratto. Festeggio aprendo un altro pacco di te' cinese. Tanto non e' mio.

Vi illustro velocemente come funziona qua. Perche' un giovane che entra nel mondo del lavoro e perde la verginita' col sistema burocratico e' meglio se si presenta preparato e con le mutande gia' in mano. A differenza di quanto e' successo a me, dove nessuno mi ha spiegato niente e ho dovuto imparare/intuire tutto da solo.

Irlanda, posto di docente all'universita'. Arrivi a Cork. La prima cosa che devi fare e' cercarti casa. Una volta che hai un contratto di affitto ed un indirizzo, puoi andare a chiedere una lettera di impiego in universita'. Ti servono (almeno!) queste due cose per andare all'ufficio del dipartimento di affari sociali e di famiglia (una specie di INPS) a fare domanda per il PPS. Il PPS e' una sorta di codice fiscale. Con quello puoi cercare lavoro, essere messo in regola, pagare le tasse, ricevere stipendio, pensione, ecc...

Causa fila e pratiche burocratiche, devi perdere una mezza mattinata in questo ufficio. Una volta fatta domanda, il PPS ti arriva a casa in due settimane. Senza PPS non puoi avere un contratto di lavoro all'universita'. Una volta che ti arriva il PPS a casa, puoi andare in banca ad aprirti un conto bancario. Perche' il salario non te lo pagano in contanti. Poi spiegami come fai a fare l'anarchico... sabato pietre contro le banche, lunedi' allo stesso sportello a ritirare lo stipendio. Coerente incoerenza.

Armato di PPS e conto bancario, puoi finalmente presentarti in universita' e chiedere il contratto. Ci vogliono un paio di giorni. Una volta che hai il contratto, ti danno un numero di identificazione, come impiegato all'universita'. Con quello puoi chiedere all'ufficio informatico un indirizzo email dell'universita'. Ti danno anche una tessera per la biblioteca, senza la quale non puoi accedere alla biblioteca stessa.

Una volta che hai l'email, puoi chiedere un account nella bacheca docenti on-line dell'universita'. Con quella puoi gestire le tue lezioni e il rapporto con gli studenti, postando informazioni e materiali dei corsi.

Io ho avuto il PPS solo giovedi' scorso. Ed un contratto solo oggi. Al di la' di non aver ancora visto una lira, non ho potuto usare le cose ne' usufruire dei servizi di cui sopra. Diciamo che, da buon italiano, mi sono arrangiato scaricando materiale da internet ed usando la mia vecchia email, quella che uso da quando andavo al liceo.

Sono ricco finalmente? Col cazzo! L'arte, si sa, non paga. Anzi, costa. La paga per il mio lavoro e' annuale, va dunque divisa per dieci (i mesi dell'anno accademico) e vanno sottratte le tasse. Lo stipendio di un docente va dal livello 1 al 12, secondo i gradi di anzianita'. Io ovviamente parto dal basso. Quindi lo stipendio e' minimo. Non so dove, ma avevo letto che l'Irlanda e' un paradiso fiscale. Nel senso che le tasse sono bassissime. Ovviamente mi sbagliavo.

In ufficio:
"Scusi signorina, in confidenza, leggo tutti questi numeri, ma quanto e' effettivamente il mio stipendio mensile?"
"Non lo saprai finche' non ricevi la prima busta paga"
"Ah ecco. Perche', sa, in Italia lo Stato mena forte, si beve gran parte dello stipendio..."
"Qui solo il 22%"
... (bestemmione, in italiano)

C'e' poco da lamentarsi, visti i tempi che corrono. A sole sette settimane dal primo giorno di lavoro ho finalmente un contratto! Per una email e un account nella bacheca docenti dovro' aspettare solo qualche mese, per la prima busta paga forse qualche anno, ma va bene cosi'!

Lavorare tutti, lavorare gratis!

Sunday, November 13, 2011

Japanese punk!





The Dick Spikie

http://www.myspace.com/thedickspikie

The Discocks

http://www.myspace.com/thediscocksjapanpunk

From the prison: Liu Xiaobo's tribute to his wife, the poet Liu Xia

My dear,
I'll never give up the struggle for freedom from the oppressors'
jail, but I'll be your willing prisoner for life.

I'm your lifelong prisoner, my love
I want to live in your dark insides
surviving on the dregs in your blood

inspired by the flow of your estrogen

I hear your constant heartbeat
drop by drop, like melted snow from a mountain stream
if I were a stubborn, million-year rock
you'd bore right through me
drop by drop

day and night

Inside you
I grope in the dark
and use the wine you've drunk
to write poems looking for you
I plead like a deaf man begging for sound
Let the dance of love intoxicate your body

I always feel
your lungs rise and fall when you smoke
in an amazing rhythm
you exhale my toxins
I inhale fresh air to nourish my soul

I'm your lifelong prisoner, my love
like a baby loath to be born
clinging to your warm uterus
you provide all my oxygen
all my serenity

A baby prisoner
in the depths of your being
unafraid of alcohol and nicotine
the poisons of your loneliness
I need your poisons
need them too much

Maybe as your prisoner
I'll never see the light of day
but I believe
darkness is my destiny
inside you
all is well

The glitter of the outside world
scares me
exhausts me
I focus on
your darkness –
simple and impenetrable


Source:
http://www.guardian.co.uk/world/2011/nov/12/your-lifelong-prisoner-liu-xiaobo

We've made a world we cannot control...



急遽開催!! 11/20(日)大阪でサウンドデモ

http://1120antinukes.tumblr.com/

SHELL FUCK OFF!









Ci risiamo: gli interessi dei pochi contro la salute dei più. Shell ovunque assassina!

Quando vai a fare benzina ricordati (anche) del piccolo villaggio di Rossport nell’Irlanda settentrionale.

Info:

http://shelltosea.com/

“Pipe”, il documentario.

http://www.thepipethefilm.com

Saturday, November 12, 2011

Riposa in pace

Mi manca la chitarra vacca puttana. Nove mesi fa avevo le costole rotte e nessuno al mio fianco ma almeno avevo una chitarra.

L'accesso ad internet e la possibilità di scrivere sono moltissimo, ma non abbastanza se non hai una chitarra.

Beh, anche uno stipendio aiuterebbe.

Sono giunto alla conclusione che la peculiarità cardine dell'Irlanda è il cielo che la ricopre. Un cielo grigio e cupo per gran parte del tempo, eppure un cielo vicino alla sua gente. E le nuvole che vi scorrono rapide come i ringraziamenti alla fine di un film.

Tutto torna. I pub come rifugio dalla pioggia, i pub come raccolta della vita sociale irlandese. Non abbiamo pub in Italia perché da noi splende il sole per la maggior parte dell'anno. A sud del Po, si intende. Da Rovigo in su è terra celtica, la stessa della verde Irlanda.

Un brindisi alla caduta del sultano capelli d'asfalto!



"And so I cry sometimes when I'm lying in bed
Just to get it all out
whats in my head and I, I am feeling a little peculiar.
So I wake in the morning and I step outside
and I take a deep breath and I get real high and
I scream at the top of my lungs what's going on?"

4 Non Blondes - "What's Up"

Freedom Within







Cork: ‘Freedom Within', art exhibition

Prisoners’ artworks from within Cork Prison.

1st – 26th Novemver 2011

http://www.corkvisioncentre.com/corkvisioncentre/Main/2011Exhibitions.htm

Sinologia italiana: Giovanna a Treviso

Friday, November 11, 2011

Dalla finestra del mio ufficio: autunno.

"Fire on the Mountain: A Gathering of Shamans"

Cina, suicidio al femminile

"A questo punto Miaohui aveva già deciso di uccidersi. Pensò che non vi sono che tre modi per morire: con il coltello si ferisce a morte il corpo ricevuto in eredità dai genitori; a morire in un fiume il cadavere è lasciato in balia delle onde, quanto meglio morire impiccata e farla finita per sempre"

Tratto da TIANRAN CHISOU "Shi dian tou" (Le pietre annuiscono), a cura di LI Zhongmin, Sanmin shuju, Taipei, 1998.

Elezioni

"Compagni di ribellione, è chiaro che bisogna che uno di noi diventi re, o per estrazione a sorte, oppure, affidandoci al popolo dei Persiani, chi esso designi, o con qualche altro mezzo. Io, dunque, non gareggerò con voi: non intendo nè comandare, nè essere comandato."

Erodoto di Alicarnasso citando Otane, in Storie, III, 83

Thursday, November 10, 2011

"Kabei: Our Mother", by Yoji Yamada

Macerata omaggia l'orientalista Giuseppe Tucci



"E' stata inaugurata questo pomeriggio la mostra multimediale "Tucci l'esploratore dell'anima" dedicata all'illustre maceratese, studioso di fama internazionale, esploratore e linguista insigne, autore di decine di saggi e studi tradotti in tutte le lingue del globo, vanto della cultura italiana del XX secolo. La mostra resterà aperta fino a domenica. Domani la figura di Tucci sarà ricordata nel convegno "Uno sguardo oltre le vette". Interverranno Adolfo Morganti dell'Associazione Identità Europea, Francesco D'Areli, docente dell'Istao di Roma, Maurizio Serafini di Arte Nomade. Modererà l'incontro il filosofo Cesare Catà. (FOTO DI GUIDO PICCHIO)"

Da CronacheMaceratesi
http://www.cronachemaceratesi.it/2011/11/10/macerata-riscopre-giuseppe-tucci/

Crisi pensioni? Ci pensa Confucio!

"Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante"
Francesco Guccini, "L'avvelenata"


Tempi duri. Lo spettro della recessione, lo Stato in bancarotta, addio risparmi ed anni di sacrifici. Per non parlare delle pensioni! Quelli della mia generazione non avranno mai una pensione. E' la fine de "la pinzio'", come di si dice dalle mie parti. La fine di un ideale socialista. La fine.

Nessuna paura! Ho io la soluzione! Me l'ha suggerita Confucio, un filosofo cinese nato cinquecento anni prima che una donna vergine mettesse al mondo il figlio di Dio in Palestina.

La soluzione si chiama 孝, o "pieta' filiale". E' un ideale confuciano che regola il rapporto tra padre e figlio nella societa'. Per farla breve, indica le forme di rispetto ed aiuto (anche e soprattutto economico) che i figli devono avere verso i genitori, specie una volta che diventano anziani. Non si chiudono i genitori in uno spizio, ne' si abbandonano con la prima ucraina disperata che trovi. I genitori sono i tuoi e devi averne cura tu.
In Cina ancora funziona, giuro, sembra incredibile ma e' cosi'. Trent'anni di comunismo e trenta di capitalismo non sono riusciti a distruggere questa pratica. L'individualismo fatica non poco ad emergere in Cina. O forse dovrei dire "in Asia".

Sarebbe da iniziare a voler piu' bene ai figli. Prestare loro attenzione, coltivare il legame. Non passare le giornate in ufficio per pagarsi una baby sitter. Se non si amano i figli, loro non ameranno i padri. E una volta anziani i padri finiranno sotto i ponti, a mangiare coi topi e i cani di strada.

Mettetela come volete. Ora nel 孝 comincio (per necessita') a crederci anche io. Fanculo le pensioni! La mia pensione saranno i figli che prima o poi spero di avere. I miei figli e i figli dei miei figli avranno cura di me quando non saro' piu' in grado di procurarmi del cibo con le mie braccia. Tenetevela voi la badande romena! Non voglio morire a 110 anni passando gli ultimi 30 della mia vita su un lettino con a fianco una donna bosniaca che mi versa minestra tramite flebo. A fanculo! Superati gli 80 e' ora di prendere la "strada di casa": tornare alla terra! O salire al cielo, per chi crede nell'aldila'.
Non e' vita quella col pannolone.

Grazie Confucio, fanculo i fondi privati, adios pinzio'!

"Tenetevi il futuro, ci prendiamo il presente!", recitava uno slogan al corteo del 15ottobre.

Wednesday, November 09, 2011

Cari produttori di vino italiani...

"China's wine industry ripens as local thirst grows
Even as Chinese consumers further develop their taste for fine French wines, producers in China itself are upping their game with wines that have made great strides over the last decade, said wine expert Jancis Robinson."


Source: Reuters
http://www.reuters.com/article/2011/11/08/uk-china-wine-idUSLNE7A701320111108

Tuesday, November 08, 2011

Ma perché se il Padre è onnipotente, la Madre al massimo è Vergine!?

Sai quando proprio non riesci a prendere sonno? Il mio, di sonno, era disturbato da un dubbio di dubbia provenienza: ma perché se il Padre è onnipotente, la Madre al massimo è Vergine!?, mi chiedevo.
Per cercare di ammazzare il tempo sono sceso di sotto ed ho aperto il frigorifero. Di mio c’era solo un tozzo di pane. Comodo rifugio per gli spuntini fuori orario. Ho ripreso le scale e la direzione della mia camera da letto. La luce spenta. Disteso sul materasso. Non avevo che da masticare.
È questo un vizio che io e mia sorella ci portiamo avanti da quando eravamo bambini. Mangiare a letto prima di andare a dormire. Pessima abitudine. Non so se mia sorella l’abbia persa, io assolutamente no. Mi piace masticare pane nel silenzio della notte. Sentire le briciole di pane cadermi sul petto, inondare il lenzuolo, dormirci sopra, rotolarmici. Pane, molliche, letto, notte. Un quartetto perfetto. Un poker di bestemmie.
Nonostante tutto non ho risolto il mio dubbio amletico. Sono riusciuto però a prendere sonno. E la mattina dopo a svegliarmi con le molliche appiccicate al naso: colazione.

Monday, November 07, 2011

"Dreams", by Akira Kurosawa, 1990



Sunday, November 06, 2011

Chissà cosa avrebbe scritto Zhang Chunqiao sul PCC di oggi




"Historical experience also teaches us that, as the dictatorship of the proletariat wins one victory after another, the bourgeoisie may pretend on the surface to accept this dictatorship while in reality it continues to work to restore the dictatorship of the bourgeoisie. This is exactly what Khrushchov and Brezhnev have done. They changed neither the name 'Soviet', nor the name of the party of Lenin, nor the name 'socialist republics'. But, accepting these names and using them as a cover, they have gutted the dictatorship of the proletariat of its actual content and turned it into a dictatorship of the monopoly capitalist class that is anti-Soviet, opposed to the party of Lenin and opposed to the socialist republics. They put forward the revisionist programme of 'the state of the whole people' and 'party of the entire people', which is an open betrayal of Marxism. But when the Soviet people stand up against their fascist dictatorship, they hoist the flag of the dictatorship of the proletariat in order to suppress the masses. Similar things have happened in China. Liu Shao-chi and Lin Piao did not limit themselves to spreading the theory of the dying out of class struggle; they, too, flaunted the flag of the dictatorship of the proletariat while suppressing the revolution."


Zhang Chunqiao, "On Exercising All-Round Dictatorship Over the Bourgeoisie", 1975

"Villain", by Lee Sang-il

Cappelle editoriali



Per caso sono capitato nel blog di un docente di scienze politiche, Adam Jones. Tra i suoi ambiti di ricerca ci sono storia dei genocidi e studi di genere.

Nel suo blog ha riportato un esempio di vergogna editoriale. Nella edizione Bloomsbury 2010 del libro "Mao's Great Famine: The History of China's Most Devastating Catastrophe" di Frank Dikötter, la casa editrice ha pensato bene di usare una foto di un piccolo mendicante cinese. Peccato che la foto non ha nulla a che vedere col tema trattato dall'autore.

Il libro e' uno studio sulla carestia dovuta alle errate politiche economiche durante gli anni del Grande Balzo in Avanti in Cina (1958-1961). La foto invece (come dimostrato nel blog) e' del 1946. Quando non solo in Cina non c'era il Grande Balzo in Avanti ma non era neanche stata ancora fondata la Repubblica Popolare (primo ottobre 1949). Si era ancora in piena guerra civile tra nazionalisti e comunisti.

La casa editrice Bloomsbury e' la stessa che pubblica i romanzi di Harry Potter.

Qui il posto nel blog di Adam Jones:

http://jonestream.blogspot.com/2010/10/did-dikotter-misrepresent-famine-image.html

Party on! Breve storia di una breve avventura punk

Pechino, Università del Popolo, dicembre 2010. Una studentessa neozelandese di origine cinese organizza una mega festa in uno dei bar del campus. La festa è gratuita ed aperta a tutti, la stragrande maggioranza dei partecipanti sono studenti stranieri. Una cinquantina di ragazzi e ragazze tra i 18 e i 28 anni, da una trentina di diversi paesi. Balli, danze etniche, spettacoli, sketch comici, musica, alcool. La festa è un successone, verso mezzanotte il bar ci caccia e ci rifugiamo in un altro bar fuori l'università. Torniamo in dormitorio rotolandoci per le strade di una Pechino a dieci gradi sotto zero. Nasce il “Party on!”.

A gennaio iniziano le vacanze del capodanno cinese e la festa di primavera. Il campus si svuota, gli studenti tornano a casa, io mi rompo tre costole ad un concerto punk e me ne sto zitto zitto chiuso in camera a scrivere la tesi di dottorato. A fine febbraio le costole stanno meglio, gli studenti tornano in università per l'inizio delle lezioni. Ricomincia il “Party on!”.
Il “Party on!” è un movimento sociale non organizzato, apolitico e alcolico. Non esistono tessere né membership, l'unica regola del suo ordinamento è l'assenza totale di regole. “Party on!” è formato da un numero non preciso di studenti e studentesse stranieri/e dell'Università del Popolo. Ma non solo. Scopo del “Party on!” è il divertimento condiviso e generalizzato, tramite creazione di feste improvvisate e occupazione di spazi pubblici e privati. “Party on!” è anche il motto del movimento stesso. “Party on!” è un urlo di battaglia. “Party on!” è libertà e desiderio di evasione.

Marzo 2011. Una lunga serie di feste a ripetizione con cadenza diaria segna pesantemente il corpo e lo spirito del gruppo. Mal di testa, gonfiori in faccia, assenza alle lezioni e bocciature agli esami scritti segnano i membri del “Party on!”. Il gruppo non molla. Anzi, raddoppia.
Feste nelle camere da letto del dormitorio, occupazioni forzate di appartamenti di persone non meglio identificate, irruzione presso feste di compleanno, risse ed incidenti di percorso, una cirrosi per amica, paura e delirio per i locali del quartiere studentesco Wudaokou. Il peggio deve ancora arrivare: estate.

Organizzazione di cene a base di birra negli spazi del campus, picchetto quotidiano sotto il grande albero di fronte all'ingresso del dormitorio. Intervento sporadico di forze dell'ordine. “Party on!” ormai è uno stile, un modo di vivere e di vivere il divertimento. Un'occupazione del prato al centro del campus con tanto di barbecue ci costa caro: stavolta la sbirranza non ci passa sopra. “Avete superato il limite” ci mandano a dire dalla direzione. Figuriamoci. Occupazione del terrazzone sul tetto del dormitorio, barbecue e birre aspettando l'alba. Tornano le guardie, ci fanno sgombrare. “Vietato stare in terrazzo. È pericolo” dicono. Torniamo armati di materassi e coperte. Ma siamo pochi. Stanchi. Il “Party on!” è al suo tramonto. Le vacanze sono alle porte, gli studenti torneranno ai loro paesi d'origine e il “Party on!” resterà un dolce ricordo dalla fiatella etilica. Tornano le guardie. Da studente più anziano (in ogni senso) mi faccio avanti e ricordo questo lungo dibattere con un cinese in divisa. Io a protestare per salvare il culo al “Party on!” e gli altri buttati a terra ubriachi a gozzovigliare. Non c'era più unità, solidarietà. O forse non c'è mai stata. È stata solo la mia fantasia a “politicizzare” il “Party on!”, vedendo in esso una sorta di libertaria e alcolica comune di studenti stranieri. Vedere un movimento sociale in un gruppetto di giovani studenti con la sola voglia di far festa e sballarsi. Colpa mia, evidentemente. Troppo romantico, forse.

Il “Party on!” finì quella notte stessa. Ne è valsa la pena, oh, se ne è valsa pena! È stato un piacere. Ed un onore.
Evviva il “Party on!”!

p.s. Questo post è dedicato ai ragazzi e alle ragazze che sono state “Party on!”. Buona vita, ovunque voi siate ! “Party on!”!

Scrivi una lettera

Ci deve essere un modo per uscire dalla depressione. Io ne uscii ANCHE scrivendo. Era il gennaio del 2002, io uno studente rincoglionito all’università di Roma. Una sera, per caso, trovai una vecchia macchina da scrivere a casa di amici. “Me la presti?”. Me la prestò. E cominciai a scrivere. Dalla mattina alla sera. Scrivevo lettere. Ad amici lontani. Anzi, erano solo amiche. “Amichette”, diciamo. Torino, Genova, Parma, Napoli. Riempivo le cassette postali delle mie amiche con le mie lunghe lettere. Non so quanto spendessi in francobolli. Ma ricordo che, tolto l’affitto della casa e le bollette, avevo tre tipi di spese: il misero mangiare, il molto bere e le Poste Italiane.
Non scrivevo per qualcuno. Scrivevo a qualcuno. Tanto per condividere il mio malessere e i racconti della mia vita balorda. Bei tempi. Insomma.

Non usavo internet allora. Non avevo un portatile né tantomeno una connessione internet. Scrivevo lettere e le imbucavo. Arrivavano dopo una settimana circa. E mi rispondevano (se rispondevano) dopo un mesetto. Tutta un’altra storia, rispetto alle e-mail di oggi.
Sapete cosa? Mi mancano le lettere. Riceverle. E mandarle. Tornare a casa di corsa e aprire la cassetta delle lettere. Restare deluso, se vuota. Riempirmi il cuore di gioia in caso contrario.

Lettere ne ho scritte negli ultimi anni a due detenuti nelle carceri italiane. Un modo, credo, per farli sentire meno abbandonati. Una misera consolazione. Una donna che sconta tre anni. Ed un ergastolano. Poi non mi hanno più scritto. Non so perché. Forse li hanno trasferiti. Ad ogni modo erano le uniche persone che, per causa di forza maggiore, ricevevano volentieri delle lettere anche da uno sconosciuto come me. E rispondevano. Ora ho cominciato una corrispondenza con un prigioniero politico irlandese. Vediamo come va. Ma le lettere avrei piacere di scriverle non solo a persone che sono dietro le sbarre.

Torniamo a scrivere lettere. E dai!

Un cuento chino




Il film argentino "Un Cuento Chino" ha vinto il Festival Internazionale del Film di Roma 2011. Il film argentino "Un Cuento Chino" mi e' piaciuto moltissimo.

http://www.uncuentochino.com.ar/

Saturday, November 05, 2011

Barba. Mezza barba. Poca barba. Niente barba.