Sunday, November 30, 2008

Un giorno indimenticabile


19 July 1966, FIFA World Cup

Democratic People's Republic of Korea - Italia------> 1 : 0

Middlesbrough, U.K.

"The Rage and the Pride"



"Non vi rendete conto che gli Osama Bin Laden si ritengono autorizzati ad uccidere voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la barba lunga o il chador, perché andate al teatro e al cinema, perché ascoltate la musica e cantate le canzonette, perché ballate nelle discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina state ignudi o quasi ignudi, perché scopate quando vi pare e dove vi pare e con chi vi pare? Non v'importa neanche di questo, scemi? Io sono atea, graziaddio. Irrimediabilmente atea. E non ho alcuna intenzione d'esser punita per questo da quei barbari che invece di lavorare e contribuire al miglioramento dell'umanità stanno sempre col sedere all'aria cioè a pregare cinque volte al giorno."


Oriana Fallaci, La rabbia e l'orgoglio





"Non lo consumammo... Ero proprio un bambino... Non sapevo da che parte incominciare... E invece d'aiutarmi lei piangeva. Piangeva, piangeva. Ergo, mi misi a piangere anch'io. Poi stanco di piangere mi addormentai, e l'indomani la lasciai per recarmi a studiare in Inghilterra. L'avrei rivista soltanto dopo il mio secondo matrimonio, quando ero ormai innamorato della mia seconda moglie e... Come dirlo? Io non sono un cultore della castità, e spesso vengo accusato di essere un donnaiolo. Eppure dalla mia prima moglie non ho avuto figli. Voglio dire, non l'ho mai messa in condizione d'aver figli... Nonostante la sua grazia e bellezza, l'incubo di quella notte me lo ha sempre impedito. Non ci sono mai riuscito. E quando vado da lei che vive sola come un cane abbandonato a Larkana, che morirà senza aver mai toccato un uomo perché se tocca un altro uomo commette adulterio e finisce lapidata, mi vergogno di me stesso e della mia religione. E' una cosa spregevole, la poligamia. E' una cosa spregevole il matrimonio combinato..."


Oriana Fallaci, La rabbia e l'orgoglio

"v'era sempre qualcosa di triste, in Mao Tse Tung. Qualchosa che inteneriva. Aveva sempre le scarpe sudice e il fiato grosso, fumava una sigaretta dopo l'altra anzi accendeva una sigaretta dopo l'altra, e non discuteva che di marxismo. Solo una volta allusa al buddhismo, e riconobbe che era una buona religione. Non diceva mai una sciocchezza"

Dalai Lama Kon-dun intervistato da Oriana Fallaci, 1968.

Foto: Oriana Fallaci e Alexandros Panagulis

Saturday, November 29, 2008

古代中国的通奸与妒嫉的一些引文


"Se vuoi la moglie non gelosa,
altra via non hai che l'evirazione"
He Manzi, antica canzone cinese

"Se vuoi che io sia fedele ad un solo uomo, dovrai cucire il mio sesso davanti e dietro"
K. McMahon, Misers, Shrews, and Polygamists

Semplification...


简单化:

- 多配偶制属于旧社会;

- 一夫一妻制属于毛泽东主义时代;

- “一夜情”属于当代社会;

说对吗?

Friday, November 28, 2008

中国古代的妒嫉与奸情

La civiltà cinese, sino a pochi decenni orsono, era caratterizzata dalla poligamia. Anche se la prima donna aveva il titolo di moglie e le altre che il marito introduceva in casa erano semplici concubine, così come a corte l'mperatore aveva una sola moglie accanto ad un harem molto affollato, il rapporto fra varie donne nello stesso ambiente poteva far sorgere sentimenti di gelosia. Non è un caso che nella scrittura cinese il carattere "donna" è ripetuto due volte, esso viene a fornire un diverso ideogramma che significa "disputare", se ripetuto tre volte indica il concetto di "disordine, inganno, perfidia". Come a dire che è bello avere più di una donna, ma metterle assieme può anche procurare dei guai.

Presentazione di Lionello Lanciotti al "Gelosia nella Cina Imperiale" (1996), di Paolo Santangelo.

Le corna e il carcere: il caso sudcoreano

E' di ieri la notizia che la "stella dei film di Seul rischia due anni di galera per adulterio". Trattasi di Ok So-ri, famosa attrice sudcoreana denunciata dal marito per una relazione extraconiugale che potrebbe costarle due anni di carcere. Oltretutto mi han detto che il gigolo' dell'attrice e' un italiano, che rischia invece "solo" sei mesi di carcere. Due anni di carcere per una scopata fuori dal matrimonio?! Non so se in Europa una notizia del genere provochi incrudilita' o risate da tenersi la pancia... Certo, Clinton s'e' giocato la Casa Bianca per del sesso orale con la segretaria, in Italia siamo sempre piu' avanti e se hai l'amante alla peggio hai solo migliori possiblita' di fare carriera... Anche io, letto l'articolo sono rimasto allibito, pensavo di non aver capito bene, ho letto e riletto il breve articolo. Due anni di carcere. Semplicemente pazzoide. Beh, c'e' poco da fare, i coreani sono piu' confuciani di cinesi, giapponesi e vietnamiti messi insieme, un danno all'interno della famiglia e' un danno allo societa', e se danneggi la societa' vieni punito, anche se hai miliardi in banca, santi in paradiso o camorristi in Parlamento. La legge ogni tanto e' uguale per tutti. Non contento della semplice spiegazione che mi sono dato, sono sceso al piano di sotto del mio dormitorio, a chiedere a qualche amico coreano...

Dopo una chiacchierata con tre ex compagni di studio coreani (tutti sui ventidue/tre anni, una ragazza e due ragazzi, studenti di cinese, economia e relazioni internazionali). Mi han spiegato che:

- anche loro sono d'accordo nel punire l'adulterio, anche se pensano che due anni di carcere siano troppi;
- l'adulterio e' punito in molti altri paesi, in alcuni paesi islamici anche con la morte ("Ma come, in Italia la legge non punisce l'adulterio?!" "Ehm... no... anzi... lo premia se non sbaglio... e' scritto nella Costituzione e si chiama 'mignottocrazia' o qualcosa del genere");
- in generale nessuno si reca in tribunale per casi di tradimento: queste storiacce si risolvono in famiglia, anche perche' nessuno vuole rovinare un matrimonio, perdere la faccia, sputtanarsi e creare problemi ai figli per quella che potrebbe essere solo una cosidetta "scappatella";
- come negli altri "paesi sviluppati" anche in Corea del Sud c'e' il boom di divorzi, matrimoni in crisi e tradimenti, ma, come appena detto, raramente si va a cercare polizia e giudice;
- spesso la stampa straniera "manipola" questo genere di notizie per gettare cacca addosso ad un paese che, nonostante molto sviluppato da un punto di vista economico e tecnologico, resta fortemente tradizionalista.

Ecco. Sapevo che i giornali non l'avevano raccontata tutta. Ora ci vedo un po' piu' chiaro. Resta il fatto che per me e' assurdo rinchiudere una donna due anni in carcere per adulterio (o peggio ancora lapidarla o impiccarla o spararle con la lupara!), ma dopo le spiegazioni degli studenti coreani le cose hanno un po' piu' senso. Grazie.

Wanna be a reporter?!

Undici consigli di Beppe Severgnini, giornalista del Corriere:

"1. Leggi molto.2. Viaggia, guarda, ascolta. E, già che ci sei, ragiona su quanto hai fatto, visto e ascoltato.3. Allenati nella scrittura ("taluni consigli"? "sogno nel cassetto è diventare in futuro..."? Blah). 4. Impara a capire, parlare, scrivere l'inglese. Bene, anzi benissimo. Quindi: capire la tv e seguire una riunione, parlare in pubblico, scrivere un articolo.5. Iscriviti a una facoltà che ti piace. La noia accademica è l'anticamera del fallimento.6. Dopo la laurea, frequenta una buona scuola di giornalismo (IFG Milano?)7. Studia, sfrutta e bazzica i nuovi media: l'occupazione è lì (altrove sarà soprattutto preoccupazione).8. Sii tenace come il tuo omonimo, quello che "fortissimamente volle" (anche se era un po' folle).9. Sappi che diventare ricchi, nel giornalismo. è difficile almeno quanto restare onesti.10. Non presentarti a nome di papà.11. Spera di essere fortunato, altrimenti i consigli da 1 a 10 serviranno a poco"

Tolto il punto 6, sembra la descrizione dell'80% degli amici che frequento. Nessuno di loro e' giornalista.

"There is nothing less constant than interest. Today, it unites me to you; tomorrow, it will make me your enemy"

Emile Durkheim, "The Division of Labour in Society"

"Si e' detto che in questo periodo gli adulteri sembrano essere piu' frequenti come anche la letteratura testimonia. Certamente tra i ceti piu' bassi della societa' le rigide norme della morale confuciana, che prevedevano una netta separazione dei sessi, non erano praticate, per motivi economici piu' che per rigetto di quelle norme. Allo stesso tempo, pero', tra la gente comune era altrattanto forte il senso di vergogna e di umiliazione quando le persone si trovavano ad essere coinvolte in vicende non in linea con le regole di condatta appropriate"

Paola Paderni, "Furori d'amore. Gelosia maschile e identita' di genere nella Cina del XVIII secolo"

"Sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re"...

"Madagascar, Daewoo and neocolonialism", from Beppe Grillo's blog:

"What have Madagascar and South Korea got in common? On the face of it, nothing. The former is a country in development, the second is an economic power. One is in Africa, the other in Asia. The Malagasy have uncontaminated land. The Koreans lack cultivatable land. Madagascar has 28 inhabitants per square kilometre. South Korea has 493 inhabitants per square kilometre. Two countries that are different from each other but that today have Daewoo in common as well as neocolonialism without capital. Tronchetti and Colaninno have been leading the way even abroad. Once upon a time they gifted necklaces and shining stones to indigenous people in exchange for every type of good. Today not even that. South Korea needs corn, palm oil and agricultural goods. Madagascar has land. Daewoo signed an agreement with the Malagasy government. The handing over of 1.3 million hectares of cultivatable land for 99 years. More than half the cultivatable land in the country (2.5 million hectares). It’s all for FREE. In exchange, Daewoo is committed to taking on the Malagasy as peasants. According to Mr Hong, a Daewoo manager: “It is land that is totally not developed, and uncontaminated. And we will provide work and make it cultivatable, and this is good for Madagascar.” The produce of the 1.3 million hectares from Madagascar will be sent to South Korea for its needs and it is probable that not even a cob of maize will remain for the Malagasy. Madagascar is part of the World Food Programme from which it receives food for 600,000 people who live at subsistence level. People on the bread line to which can be added thousands of small farmers and their families. The 1.3 million hectares are mostly forests. They will be destroyed with severe effects on the climate. The Malagasy peasant has his land taken away from him, the food is sent abroad, his environment is destroyed. In exchange he can work for Daewoo. What luck! Those who have resources have no money. Those who have money, buy resources. But what is money? Where does it come from? Guess. From the resources of those without money. Africa has the greatest amount of uncultivated fertile land in the world and the greatest number of starving people. There must be a reason."

Wednesday, November 26, 2008

European Film Festival in China


Dal primo al 20 dicembre 2008, 24 Paesi dell'Unione Europea presenteranno a Pechino in quattro sedi una panoramica della loro recente produzione cinematografica. 24 film giovani, noti e di successo per scoprire nuovi aspetti del Cinema europeo. Le proiezioni saranno in lingua originale con sottotitoli in inglese e cinese.

All'Istituto di Cultura Italiano (all'interno dell'Ambasciata d'Italia a Pechino):

8 dicembre: Utek do budina ( Slovacchia )
9 dicembre: The last king of Scotland ( Gran Bretagna )
10 dicembre: Röövlirahnu Martin ( Estonia )
11 dicembre: Le conseguenze dell'amore (Italia)
12 dicembre: Nuits d´Arabie ( Lussemburgo )
(ore 19.00, ingresso libero)

Per maggiori informazioni:

Ricordo anche il "North Korean Film Festival", domenica 30 dicembre, ore 19.00 allo Yugong Yishan, 愚公移山.

Monday, November 24, 2008

"tout ce que je sais, c'est que moi, je ne suis pas SOCIOLOGUE"

"中国是一个有着几千年文明史的国家,算学、医学等领域的研究都有悠久的历史, 中国人在哲学、历史、伦理、文学、天文、形成了自己独特的学术传统。但是到了近 代却在对自然界和人类社会的研究方面长期闭关自守,裹足不前,最后古老的中国终于败在西方国家的"坚船利炮"之下。 被一连串失败震动了的中国人,开始仿照西方国家开办新式学校,讲授西方的各种学科知识。发源于西方社会的自然科学、社会科学、人文科学、医学、工程学等开始进入中国学校的讲堂。这些变化使中国进入了一个新的时代,与世界接轨的时代,改变了中国的教育体系,改变了中国人的知识结构,也改变了中国人的思想观念"


费孝通,2003年6月20日

Friday, November 21, 2008

Depressione come una troia che non ti molla mai...

The depression stayed with me for over a year; it was like an animal, a well-defined, spatially localizable thing. I would wake up, open my eyes, listen -- Is it here or isn't? No sign of it. Perhaps it's asleep. Perhaps it will leave me alone today. Carefully, very carefully, I get out of bed. All is quiet. I go to the kitchen, start breakfast. Not a sound. TV -Good Morning America-, David What's-his-name, a guy I can't stand. I eat and watch the guests. Slowly the food fills my stomach and gives me strength. Now a quick excursion to the bathroom, and out for my morning walk -and here she is, my faithful depression: "Did you think you could leave without me?"

Paul Feyerabend

“自由思想,独立精神”,多谢陈寅恪老师!


During the study he managed Mongolian, Tibetan, Manchu, Japanese, Sanskrit, English, French, German, Tripitaka, Persian, Turkic, Tangut script, Latin, Greek and so on, especially Sanskrit and Tripitaka. Xia CengYou once said to him: "it is wonderful that you can read foreign language books. I have no books to read because I know Chinese only and I've read all the Chinese books."


Xia Cengyou parlando dello storico, linguista, studioso e letterato Chen Yinke (1890-1969). "Pensiero libero e spirito indipendente" il suo motto e metodo di ricerca.

Thursday, November 20, 2008

“革命不是请客吃饭。。。”


Ferrara, agosto 2008: la peggio gioventù





































Tuesday, November 18, 2008

Perso in un bicchiere di logica...

Asserzione n. 1: La migliore cucina cinese è quella del Sichuan.
Asserzione n. 2: La cucina del Sichuan è la più piccante in Cina.
Domanda: La migliore cucina cinese è quella più piccante in Cina?
Risposta: Mi son perso, non so, probabilmente sì da un punto di vista logico, ma empiricamente parlando sappiamo che non "Non tutta la cucina del Sichuan è piccante" e dunque sarebbe "La miglior cucina cinese è in parte piccante". E soprattutto vince sempre la "De gustibus non disputandum est" e dunque quale sia la migliore cucina cinese va chiesto persona per persona, cinesi e non.

Sunday, November 16, 2008

Grande concerto grande!!





























Saturday, November 15, 2008

Commento a qualche news...


Partiamo da un articolo di Repubblica sulla lotta alla prostituzione in Svezia. Come ben sappiamo, dagli scandinavi abbiamo sempre da imparare: suonano forti frasi come "La prostituzione è una violenza dell'uomo contro la donna" o "E la gente? Gli svedesi interpellati non hanno dubbi: stiamo con le ragazze, contro chi compra". La politica svedese contro lo sfruttamento della prostituzione ha ottenuto grandi risultati, pagare per fare sesso è per lo meno vergognoso (un po' come in Italia è vergognoso fare la spia o pagare tutte le tasse), "E' la cultura dell'eguaglianza di genere che può combattere la prostituzione" sostiene il politico John Trolle, ecco politico John Trolle, in fatto di comparazione tra Stati credo che lei abbia colpito nel segno, in Italia il problema è proprio culturale (prima ancora che politico e sociale), un italiano non capisce neanche la frase "cultura dell'eguaglianza", figuriamoci se poi ci aggiunge "di genere". E poi il fatto che "dove c'è prostituzione, dietro c'è sempre il crimine organizzato, sempre", questo in Italia lo si sa, ma in quanto campioni di ipocrisia, faremo sempre finta di non capirlo. Grazie per l'esempio signora Svezia, in Italia dobbiamo combattere tante altre battaglie prima di risolvere il problema della prostituzione con una semplice "cultura dell'eguglianza di genere". Un po' come (azzardo un paragone che probabilmente non c'entra molto) quel mio amico nord coreano che mi disse "Nel mio paese non esiste disoccupazione". Sì, neanche nel carcere di Rebibbia esiste disoccupazione e la gente ha da mangiare tre volte al giorno e un tetto sotto cui stare; ma non è l'idea di socialismo che ho in testa io.

Dopo la sentenza di Genova di un paio di giorni fa relativa alla mattanza alla Diaz, penso solo che davvero in Italia non cia sia limite alla vergogna. Se un macellaio dovesse perdere il posto di lavoro sa che in Polizia trova sempre il benvenuto. Anche agli antiautoritari piace avere dei "modelli", degli "esempi" da seguire, e a un giovane italiano di oggi spero sembri più opportuno seguire un Gandhi più che un Renato Curcio; e so anche che è terribilmente difficile farlo quando si assiste ad un epilogo del genere sui fatti di Genova, viene naturale pensare che non solo non esista una Giustizia, ma piuttosto sia l'Ingiustiza al potere, legalizzata e instituzionalizzata. Dispiace ammetterlo, ma col passare degli anni e nonostante i miei sforzi, capisco sempre più quella frase sul muro del mio Liceo Scientifico a Macerata, dal sapore vagamente settantasettino, "Finché la vostra Violenza si chiamerà Giustizia, la nostra Giustizia si chiamerà Violenza".

E in tema di slogan, ne voglio ricordare uno di quando io ero unversitario a Roma, perché a volte un "NO!!!" forte e deciso è un dovere, non si può sempre scendere a compromessi, abbassarsi i pantoloni e darlo via al potente di turno, uno slogan che mi garbava e che vedo più che mai appropriato oggi: "L'unico Generale che ci piace si chiama SCIOPERO!".

Stipendi e privilegi della casta politica (e non solo) lievitano, tendono cartesianamente all'infinito, armonicamente... Tanto quanto armonicamente nella merda finiscono sempre più famiglie che in Italia perdono il lavoro, fisso o precario che fosse. A giudicare per lo meno dall'ultimo governo eletto dagli italiani direi che va bene così, gli italiani non si scandalizzano più di niente, va tutto male, segno evidente che tutto va bene così, viva l'ancien régime, Marco Porcio Catone alla sua celebre frase "I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori" si è dimenticato di aggiungere "e agli italiani fa piacere e comodo così!"...


One former Italian prime minister, Francesco Nitti, writing to Austen Chamberlain in 1925, called Italy the least revolutionary country in the world, the one country which had never undergone a real revolution in its whole history.

Denis Mack Smith in "Revolution and Counter Revolution in Modern Italian History".

Thursday, November 13, 2008

Cina e Assemblea Parlamento ONU

中国与联合国议会的成立过程
中华人民共和国在联合国的议会成立过程中的角色和利益
-戴艺伟-

这篇文章想简单地分析联合国议会大会的意义、作用与目标,在联合国的议会成立中中华人民共和国的角色,同时讨论这个过程能否给中国带来什么样的好处和利益。

世界贸易组织后时代和全球化时代是一个经济、贸易、交通方面有国际化特征的时代;跟这些方面相关的问题也越来越不是一个国家内部的问题而是国际问题:

- 环境方面:全球暖化或环境污染并不局限与某一国家的边境;

- 疾病:艾滋病、严重急性呼吸道症候群、禽流感等等都不是出现在单个国家的病症;

- 恐怖主义:尤其是2001年9月11日之后,恐怖主义受到全世界的关注;

- 研究与教育:文化交流与出国留学有了很大的发展。

通过一个国际方法来解决世界金融危机也是美国新总统贝拉克•奥巴马的外政目标。
[1]这些不仅仅是国际问题,它们都是互相关联的。例如,国际的恐怖主义跟国际的非法武器交易和毒品贩卖有关系,还有另一个例子,就是国际环保跟每个国家的贫苦状况也有关系。

上述这些情况虽然能被轻易描述,但是国际组织却很难解决这些难题。 这是因为一般这些问题都是由国家国内的机关来解决的。“国际问题与国内解决”的广大问题在于各个国家的机关、议会、政党等等没有一个国际和开放的目光。这种矛盾的原因在于:1)最有权的国际机关一般过于专业;2)它们愈来愈没有民主主义的合法性基本;3)它们离每个国家的公民太远(民主主义的缺乏)。
尤其是民主主义立法性的缺乏意味着国际的机关(如联合国、世界贸易组织、世界卫生组织等等)缺少权力,缺少效率,并且缺少国际人民的支持(缺赞成、缺同意、缺支持)。为了国际机关的真实效率与成功,基本上必须有一个民主主义的立法性。
如果要实现国际的民主主义立法性应该实现一个“总体新意识”:瓦茨拉夫·哈维尔,捷克共和国的前总统,说明倘然在人类意识的领域没有一个全部的革命,就无法实现人类存在的发展与进步。
[2]

为了政治机关被国际承认,每个主权国家必须有自己的军队和保护国内安全的警察;按照国际法所有的国家可以决定把它自己的国家主权交给上面的机关。联合国是1945年4月25日成立的,它是第二次世界大战的结果与当时世界的需要,代表新的国际政治制度,并且它的成立对国际法带来不少的影响和崭新的因素。
[3]
联合国不是一种民族主义的组织,因为最有权的机关(联合国安全理事会,United Nations Security Council)只有五个常务委员:英国、法国、美国、俄罗斯和中华人民共和国。
[4] 况且,大概只有五分之三联合国的成员在它们国内采取民主主义的制度:根据Freedom House组织的统计,联合国成员的192个国家中有117个采取民主主义的政治制度。[5]

如果要跟欧洲议会
[6]比较的话,就会发现虽然欧洲议会的成员国家都是民主主义的政治制度但是欧洲议会还没有立法权,因为每个国家的立法和主权比欧洲议会还有权。欧洲议会只有代表和担保的角色而不能出立法。
反正,欧洲议会肯定是成立联合国议会的一个主要模范。欧洲议会的前身是1952年9月10日成立,斯特拉斯堡市为所在地;1979年它采取了普选体制,目前有342百万个选举者每五年通过投票来选择785位欧洲议会成员:这些785位成员得代表492百万个公民。
[7] 它的主要宗旨为:立法权(但是有每个国家的国内立法的限度),民主主义的控制权,预算权。
根据欧洲议会的例子,在进一步的发展阶段中,应当逐渐赋予联合国议会大会信息,参与和控制的真正权限。
当然,只有联合国议会能比国家议会和规定有权它才能有意思,才能有处事能力;换句话再说,如果联合国议会不能有它的自治和独立特征,它就没有含义,没有作用,是个国际费用的耗损而已(按照欧洲议会的存在费用来算,联合国议会的每年费用应该是120百万欧元左右)。

目前世界上也有其他的国际议会,主要之中有:拉丁美洲议会(1987年成立),泛非洲议会(2004年成立),阿拉伯议会(2005年成立)。联合国议会概念的成立过程是20年代开始的,冷战时它遇到一个困难的时期,但是90年代,随着国际经济发展与交流,它又兴起了:国际自由组织在1992年的一个报告中更建议通过直接选举,长期性地组成联合国大会的第二议院;1993年加拿大下院常务委员会外事和国际贸易委员会也支持建立一个联合国议会大会
[8];1999年德国议会向政府要求“建立各国议会联盟作为联合国的议会组织”;在2000年的决议中欧洲理事会议会大会把“议会组织”归类为联合国中权限类似欧洲理事会议会大会的一个机构;2000年提出了联合国议会大会的概念;在2003年10月的第22次大会上社会主义国际明确表示它们赞成联合国议会大会;2004年初欧洲议会第一次明确表示赞同联合国议会大会;在2004年2月的报告中国际劳动组织所建立的全球化社会事务世界委员会呼吁在国际级别上将全球政策和行动的责任性扩大到“议会集团”。

在根据实际分配进行协商之前,建议对代表总数的上限进行限定;总数大约在700至900之间。关于联合国议会成员的选举方式,基本上有两种选举方式的方法:

- 第一个是“直接选举”,但这种方法很不方便(费用较高、需要的时间较长、等等),并且带来不少困难,比如,没有民主主义政治制度的国家应该怎么办?这些国家在国内没有直接选举的方法,怎么能把代表人民主主义式送到联合国议会代表?

- 第二个是联合国议会的成员被国家议会选择与承担。这种方法方便多了,解决一些问题与避免一些麻烦情况,但是它的缺乏在于民主主义立法性方面。

随着欧洲议会的例子,联合国的议会也可以最初被每个国家的些代表人组成的,然后有可能部分或者全部由联合国成员国直接选举出(欧洲议会是从1979年开始有直接选举)
[9]。每个国家在联合国议会大会中的代表人在预备阶段由政府之间经过政治协商确定。协商的基础元策上应当根据现有议会国的人口多少确定。遵循欧洲议会、欧洲议会大会常务理事会或者各国议会联盟的事例,最小的国家代表最少,大的国家有多的代表。

联合国议会不会有立法权,它不是一个“世界的政府”而是一个顾问与协商的大会;基本上跟中国人民政治协商会议相像。不过在联合国议会的成立过程中要讨论的最敏感问题就是联合国议会成员的每个国家分配比率,也是对中华人民共和国最主要的一点。为了解决这个问题,目前联合国议会大会在讨论采用哪一种方法较好:1)“一个国家一张票”法是最不公平的体系,因为给人口少的国家太大的权力与对联合国制度太重的影响
[10];2)“一个人一张票”法反而是对人口多的国家带来最多的好处,因为它们会拿到最大的代表数量(如中国、印度、美国、印度尼西亚、巴西、巴基斯坦、等等);3)“Schwartzberg”选举法是美国明尼苏达大学的Joseph E. Schwartzberg教师提议的一种方法[11]:它按照每个国家的人口比率和对联合国金库的投资来算没个国家的重度和代表比率;结果,人口多与经济发达的国家有最大的代表率(如美国、中国、日本、等等),这种方法在于“一个人一张票”与“一个国家一张票”的中间。

按照上面说明的含量与观察就可以发现,成立联合国议会对中华人民共和国能带来的好处和利益并不少。当然最主要的效果应该是联合国议会成员比率的代表数量:如果联合国议会大会决定采用“一个人一张票”或者是“Schwartzberg法”的选举体系,中国能获得全投票率的百分之19。82和7。67分别
[12]。这样的话中华人民共和国对联合国议会的影响和决定权会非常重要。


2008年11月11日

中国人民大学
社会与人口学院
博士研究留学生

戴艺伟
[1] http://news.xinhuanet.com/english/2008-11/08/content_10324747.htm
[2] http://www.peterrussell.com/GB/Preface.php
[3] http://www.un.org/chinese/aboutun/unhistry
[4] http://www.un.org/chinese/aboutun/prinorgs/sc/index.html
[5] http://www.freedomhouse.org
[6] http://www.europarl.europa.eu/parliament.do?language=en
[7] http://en.wikipedia.org/wiki/European_Parliament
[8] http://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_Parliamentary_Assembly
[9] http://www.europarl.europa.eu/parliament/public/staticDisplay.do?id=45&pageRank=3&language=EN
[10] http://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_Parliamentary_Assembly
[11] http://en.wikipedia.org/wiki/Schwartzberg%27s_weighted_voting
[12] http://en.wikipedia.org/wiki/United_Nations_Parliamentary_Assembly

Make your choice!!

Questo sabato, 15 novembre:

Al "dos kolegas", ska-reggae party, ore 21.00, 40 rmb: qui il link.
Al "D-22", concerto pop-rock, ore 22.00, quattro gruppi, 40rmb (prezzo studenti): qui il link.
Al "club13", concerto rock, ore 21.00, 40 rmb (prezzo studenti): qui il link.

Inoltre, in tema di arte contemporanea cinese, guardatevi questo link...

Wednesday, November 12, 2008

Amalia's b-day party!
















Approposito delle lingue a Taiwan...

对于台湾的语言有若干东西我还不太懂。。。
目前台湾的正式语言是普通话。不过,在那边闽南话和原民主的方言也是常用的。1949年跑到台湾的国民党成员是从中国全国好多不同的地方来的,他们互相交流用普通话交流。结果,在台湾这些国民党成员散步普通话这个语言,把它成为国语。从这个角度来看,我们可以说1949年国民党成员跑到台湾岛的时候,语言方面他们没有带来主要的变化,没有引起大的后果:1949年之前台湾人用普通话,闽南话和原民主方言,而1949年之后也是。
我说的是对的吗?

Tuesday, November 11, 2008

Marzo 2004, prima volta in Cina: punk e beato tra le donne!




Monday, November 10, 2008

Mai capito: la "faccia". 关于丢面子


"Faccia" in cinese si dice 面子 "mianzi". "Perdere la faccia" è 丢面子 "diu mianzi", che in Cina è forse la cosa peggiore che ci sia. Alla domanda se è peggio essere un ladro, una prostituta o perdere la faccia molti cinesi non sanno cosa rispondere e probabilmente si butteranno sulla terza opzione, giustificandola col fatto che uno non sceglie di perdere la faccia, ma può scegliere di rubare o di affittare il proprio corpo per soldi (e che comunque "perdere la faccia" comprende quasi sempre anche i primi due casi). Mai capito il "perdere la faccia". Una delle cinesi a cui sono più legato e a cui sarò eternamente grato per "avermi aperto gli occhi sulla Cina" (come ho scritto nella pagina dei ringraziamenti nella mia tesi di laurea specialistica) è una cinese che ha perso la faccia in giovane età, per essere divorziata e con figlio. Basta poco per perdere la faccia. E per esser costretti dalla condanna sociale a vivere di vergogna ed essere perennemente in fuga, nascosti. Del perdere la faccia non capisco innanzitutto una cosa: se dipende (ed è circoscritto) alla tua realtà familiare e di amicize/conoscenze, non basta uscire (scappare) da quella realtà per redimersi, o almeno "riacquistare" la faccia persa, riconquistare l'onore, costruirsi una nuova dignità, ambiente, realtà? Per quanto un cinese sia legato alla famiglia e al villaggio d'origine, sono incontabili i cinesi che per motivi di lavoro, studio e altro vivono a centinaia o migliaia di chilometri da famiglia, affetti, luogo d'origine. La mia domanda è dunque: quale miglior motivo (sebbene a malincuore) per scappare via se non quello di riscattarsi dall'aver perso la faccia?! Se PincoPallino ha perso la faccia a Canton, chi può saperlo in una città lontana e alienabile come Pechino (o Shanghai, o Parigi, o Buenos Aires)?!

Il problema non riguarda solo la Cina. In Sicilia forse potremmo paragonare il "diu mianzi" cinese al "perdere l'onore" siculo o al "essere un'infame" italiano. Non mi azzardo a tanto. Ma un infame di Reggio Calabria è una persona "a posto" a Torino. Un borseggiatore veneziano che si è fatto cinque anni di carcere è un cittadino pulito a Roma. Un indiano indù se ne guarda bene dal consumare alcool e carne in patria, ma non si fa troppi scrupoli a Londra, lontano dalla propria comunità. Chiedeteglielo! Non credo abbia problemi a "confessarlo" ad un uomo bianco. Un bengalese musulmano non mangia carne di maiale nel suo villaggio d'origine, ma nel nostro dormitorio a Pechino (in assenza di altri bengalesi o musulmani) non si fa tanti problemi a mangiare ravioli cinesi con verdure e carne di maiale. Una studentessa kazaka musulmana di buona famiglia ragiona col "niente sesso prima del matrimonio" a casa, ma a Pechino nei weekend non scherza quanto a birra e piselli occidentali nei bar della perdizione. Unica paranoia, che tornando a casa il futuro sposo scopra la mancata verginità la prima notte di nozze. E saran dolori a giudicare dall'ansia con la quale molte ragazze fedeli al dogma della verginità pre-matrimoniale affrontano il discorso, quando il discorso possano affrontarlo.

Non capisco. Non capisco questa propensione all'obbedienza sociale, al rispetto di norme che non appartengono alla società moderna ma solo a consuetudini morali legate alla tradizioni e ritenute sciocche praticamente da tutti. Regno dell'ipocrisia. Posso bere purché non mi vedano. Posso scopare purché non mi sentano. Posso essere ateo purché non lo scoprano. Posso "essere", purché non lo sappiano. In Italia non che le cose vadano meglio. Quanti giovani (compreso il sottoscritto forse) fuggono dalle loro piccole realtà di quartiere o di provincia per andarsi a conquistare spazi di libertà individuale e sociale nelle grandi metropoli. Dio salvi l'università! Grande scusa per fuggire dalle grette e conservatrici realtà dei paesini del Trentino, delle Marche, della Basilicata per approdare negli ambienti libertari di Bologna, Firenze, Roma. E quanti giovani italiani ho visto scappare dallo stivale per venire "a far la vita" in Cina, lontano da occhi indiscreti (???), a poter finalmente "essere" e non "apparire", per approfittare della lontanaza da casa e del potere d'acquisto per vivere di shopping, ristoranti, discoteche, lussuria. Ma è diverso: una volta che si torna a casa si racconta tutto con vanto ed emozione a amici, parenti, familiari. C'è poco da vergognarsi. Invece perdere la faccia in Cina non è solo una vergogna, è una condanna che si subisce. E idem in molti altri paesi.

Non capisco. Ammesso che si sia perso la faccia per qualcosa di imperdonabilmente grave, come aver osato di essersi concessi a libertà intollerate, per aver anche solo per un attimo provato ad "essere" anziché "apparire" sotto lo sguardo degli altri, io vedo nella fuga una facile e fattibile soluzione. Capisco molto di più una situazione del genere: una ragazza che per motivi di studio se ne vada dal suo microcosmo di un paesino del Kurdistan (regione geografica presa a caso) e arrivi nella Berlino del 2008; bene, mettiamo che questa ragazza per tutta una serie di motivi, con grande coraggio e indiscutibile conflitto interiore, si dia ad uno stile di vita tutt'altro che lecito o socialmente accettato nel suo luogo d'origine, prendendo familiarità con persone di cultura e religione diversa, indossando minigonne, andando a letto con ragazzi (o ragazze) ogni volta sempre diversi, mangiando carne di maiale o dando qualche tirata di sigaretta: di cosa dovrebbe vergognarsi stando a Berlino?! Capisco che se decidesse di tornare in Kurdistan, magari con un "amico" tedesco, dovrebbe rivedere un po' il suo modus vivendi, spiegando il suo atteggiamento e mostrando una parte di sé probabilmente inaspettata al tedesco. Questo lo capisco. Anche se non lo condivido troppo.

Vedo, in conclusione, una forte paura dell'altro, paura della società e dei suoi giudizi sulla mia persona nel fatto del "diu mianzi". Un po' ovunque, ma ovunque a modo suo. Anche le società che appaiono più "aperte e liberali" mantengono fortissime caratteristiche conservatrici che obbligano sempre e comunque l'individuo a dover scegliere la via dell'apparire e dell'avere, piuttosto che, semplicemente e naturalmente, dell'essere. C'è qui tutt'altro che da meravigliarsi: la cultura dello stare attento al giudizio altrui e della vergogna ce la insegnano sin da piccolissimi, se non in famiglia nelle scuole. E allora capisco quando Gaucci ci dice che in pubblico è sempre doveroso apparirci con una "bella fica", capisco le modelle sudamericane nei programmi di calcio italiani e il sabato di shopping per le vie del centro. A cosa servono due orologi placcati d'oro, due mogli e tre amanti, quattro auto di lusso, servitù dai paesi del terzo mondo, elicottero privato, badante romena e massaggiatrice colombiana se non per la "faccia"?! Cos'altro dovremmo fare se non apparire?!


Boh. Penso che il fine settimana me ne andrò via da qualche parte: forse a Pingyao con delle amiche italiane o forse in qualche sperduto villaggio rurale, la cosidetta "Cina vera". Ho voglia di passare la notte al freddo, bagnarmi di pioggia. E me ne frego di quello pensano gli altri. E non mi vergogno di quello che dico. Anche se probabilmente dovrei.

My personal barber is back!!





"Well, someone told me yesterday
That when you throw your love away
You act as if you dont care
You look as if youre going somewhere
But I just cant convince myself
I couldnt live with no one else
And I can only play that part
And sit and nurse my broken heart, so lonely
So lonely, so lonely, so lonely
So lonely, so lonely, so lonely
So lonely, so lonely, so lonely
So lonely, so lonely"
The Police, So Lonely

Sunday, November 09, 2008

Got it!

Carissimo,
non te l'aspettavi vero?! Onestamente parlando, neanche io. Ma non era troppo complicato. Le cose piu' semplici sono le piu' difficili da comprendere. E ti piombano addosso all'improvviso. Sono tutti bravi a improvvisarsi epistemologi; l'importante e' non avere la presunzione di esserlo. Ora non ti resta che afferrare lo zaino e riprendere il cammino; porta con te solo una matita e un quaderno; e quel libro, che mostra e non insegna, l'Atlante, che sin da piccolo riempiva le tue fantasie, stanco delle troppe bibbie che cercavano di venderti. Porta con te soltanto le parole di quella giovane insegnante. E quella poesia di MacKay, che tanto ti piaceva e recitava: "Sono un anarchico! E non comandero' ne' saro' comandato!"

Parole sante: evviva l'antimilitarismo!!

Articolo di Sansonetti su Liberazione On-line, 9 novembre 2008:

"Ieri a Roma sono iniziate le celebrazioni per il novantesimo anniversario della Vittoria. Per Vittoria si intende la conclusione della prima guerra mondiale. Le celebrazioni inneggiano alla partecipazione italiana a quella guerra, e alla carneficina che ne fu conseguenza. Nei giorni scorsi il massacro era stato festeggiato in varie città, tra le quali Vittorio Veneto. Ieri è stato festeggiato nella capitale, la città dalla quale il papa di allora, Benedetto XV, maledì quella guerra definendolo "inutile strage". Al circo Massimo è cominciata una festa che durerà anche oggi. Si espongono armi, missili, elicotteri, libri di guerra. Ci sono molti padiglioni dove, per tutta la giornata, si è giocato alla guerra: percorsi di sopravvivenza, divise, elmetti. Il gioco ha richiamato migliaia di bambini ai quali è stato consegnato questo messaggio: la guerra è bella, uccidere è bello se serve alla patria.Noi oggi vorremmo ribadire non solo il nostro impegno pacifista, ma anche il nostro fortissimo convincimento antimilitarista. Nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica Napolitano ha pronunciato un discorso di commemorazione della guerra del 15-18 nel quale ha dichiarato superati il militarismo e l'antimilitarismo. Ci permettiamo di dissentire. Di dissentire fortemente. Non si possono mettere sullo stesso piano - né dal punto di vista storico, né da quello politico o morale - il militarismo e l'antimilitarismo. Il militarismo è una piaga per la civiltà. L'antimilitarismo, qui da noi, evoca nomi nobilissimi, gradi intellettuali, grandi maestri: Danilo Dolci, don Mazzolari, padre Balducci, Aldo Capitini. Ci dispiace che il Presidente non lo abbia ricordato, non abbia speso i loro nomi. E ci dispiace anche che abbia concluso il suo discorso con quel grido orrendo: «Viva le forze armate!». Come si fa, Presidente, a inneggiare alle armi e alla forza?Noi gridiamo: viva l'antimilitarismo!"

November: appointments...

Tuesday, November 11th
Punks on Wood. D-22, 8 pm

Wednesday, November 12th
Korean Student Party. D-22, 9 pm, 20/10 rmb (students)

Saturday, November 15th
Skarving: Ska band. 2Kolegas, 9 pm

Wednesday, November 19th
Come out and let Genghis into your heart: Mongolian folk band. Yugong Yishan, 9 pm, 30 rmb

Wednesday, November 26th
University Night: Student Bands. D-22, 9 pm, 20/10 rmb (students)

Saturday, November 29th
Carsick Cars, Ourselves Beside Me, 24 Hours, LAVA. D-22, 10 pm, 50/40 rmb (students)

Sunday, November 30th
Norh Korean Film Festiva. Yugong Yishan, 7 pm, 50/20 rmb (students)

A book: "Factory Girls", by Leslie T. Chang
A movie: "Saw V"
Another movie: "Nero Bifamiliare"

Friday, November 07, 2008

汗死!吃完肯德基之后的惊人之作(组图)

Dal blog di Desiree, un link a questa serie di "belle" foto (tema: KFC "scarnificato").
给大家看一些对于肯德基的照片。。。

Thursday, November 06, 2008

Il dibattito continua...

Dal blog "Te la do io la Cina"

Tomcat:

"Non per fare l'anti-comunista ma credo che le condizioni di poverta' che sicuramente influiscono sugli atteggiamenti che forse noi etichettiamo troppo frettolosamente come culturali sono il frutto di decenni di regime comunista istaurato da Mao e soci i quali hanno annichilito completamente dal punto di vista intellettuale, culturale sociale e fisico almeno un paio di intere generazioni di cinesi arrestando completamente lo sviluppo della Cina. La Cina potenzialmente non e' un paese povero... e' grande, ha risorse... solo recentemente aprendosi all'occidente la Cina ha ricominciato a svilupparsi e progredire. Il fatto che io e tanti come me non vengano a raccogliere pomodori ha un senso e non lo disprezzerei tanto come del resto non lo disprezzano i cinesi che non sono degli sprovveduti. Io credo di essere piu' bravo a fare altro piuttosto che raccogliere pomodori e al momento loro non hanno bisogno che io gli insegni a raccogliere pomodori. Che ti piaccia o no da me stanno imparando... e molto in fretta. Quando avranno finito di imparare mi saluteranno e mi daranno un bel calcio nel didietro e mi rimanderanno a casa come e' probabilmente giusto che sia. E non sono d'accordo che la Cina non si stia occidentilazzando... secondo me lo sta facendo... se parli con i ragazzi cinesi loro vedono l'America come riferimento... qui non mi metto a sindacare se sia un atteggiamento giusto o meno... sta di fatto che la Cina sta andando in quella direzione. Un saluto dal treno super veloce che a 250Km/h mi sta riportando a Nanjing... treno fatto in Cina con tecnologia Francese (la stessa del TGV). I Francesi volevano venire qui a fare Crepes ma i cinesi hanno preferito il treno super veloce... vai a capirli..."

Io:

"Gentile sig. Tomcat, che la Cina sia un grande paese l'avevano gia' detto Napoleone e Lenin e forse molti altri prima di loro. Che i 30 anni di maoismo abbiano rallentato la sviluppo economico (cosi' come lo concepiamo in occidente) e' innegabile, ma l'autore di quel mancato sviluppo e di quello che anche lei vive oggi e' lo stesso Partito Comunista Cinese, che di comunista oggi ha solo il nome. Starei poi sempre attento a parlare di progresso... dov'e' il progresso in un paese che ha ancora la pena di morte, uno squilibrio sociale che tende a quello americano, educazione e sanita' private e troppo spesso nega anche le liberta' piu' basilari?! Le porteranno il liberismo? Non ci crede piu' neanche Tremonti. E poi la poverta' di gran parte della popolazione cinese fa troppo comodo a molti investitori occidentali. Non e' forse d'accordo?! Pur non conoscendola, sono sicuro che lei avra' moltissimo da insegnare ai cinesi; ma non mi dica che e' venuto qua ad insegnare qualcosa a qualcuno, neanche gli accademici o gli scienziati hanno una tale arroganza: lei, un po' come tutti, e' venuto qui per ingrossare il suo portafoglio e fare cose che in Italia non avrebbe potuto fare. Non la biasimo per questo, non mi fraintenda! Ipocrisia non serve, almeno nei blog! Se c'e' una cosa che i cinesi sanno fare e' imparare; credo che saremo in molti a prendere calci nel culo. L'America e' un mito gia' passato: il nuovo mito ora si chiama benessere e consumismo, il nuovo Dio si chiama denaro. A noi occidentali ci stimano per la tecnologia, l'innovazione e l'arte di far soldi. A Mickey Mouse neanche i cinesi credono piu'. Se vuole vedere altre scene tipo quella del pedicure prenda treni piu' economici: quelli che ci mettono due ore per fare 40 km e con polli e galline a bordo. Se capita da queste parti magari ne prendiamo uno per farci due risate assieme. Cordialmente, daniele"

"Ma sii saggia: e filtra vino,/ e recidi la speranza/ lontana, perché breve è il nostro/ cammino, e ora, mentre/ si parla, il tempo/ è già in fuga, come se ci odiasse!/ così cogli/ la giornata, non credere al domani" Orazio, Ode 1.11

"Non c'è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione " Immanuel Kant, Per la pace perpetua

"Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla" Giordano Bruno dopo aver ascoltato la sentenza che lo condanna al rogo

"no psychopatic state bears a regular and indisputable relation to suicide. A society does not depend for its number of suicides on having more or fewer neuropaths or alcoholics" Emile Durkheim, Suicide: a Study in Sociology

"I should say that in my view the extra benefits Americans today can gain from eating animals do not justify doing it. So we shouldn't" Robert Nozick, Anarchy, State and Utopia

Silvia mi ha parlato di un posto dove ci sono piu' pecore che persone... si chiama Nuova Zelanda, appena sbrocco con la Cina o mi cacciano dal dottorato ci vado a nuoto. E di corsa.

Wednesday, November 05, 2008

Commento ad un post di un blog su "una" Cina

Il blog di TomcatUSA si chiama "Te la do io la Cina! Fatti e situazioni di un Italiano in Cina". Riporto un commento che ho scritto ad un suo post, datato 4 novembre 2008, dove parla di differnze culturali e di abitudine fra italiani e cinesi:

non per fare il marxista, ma a me che vivo e studio la cina da tempo appare evidente che molte delle abitudini che voi occidentali (io tendo a non farlo) bollate come "culturali" in realta' sono dettate da una "miseria" (o meglio, una "semplicita' di vita"... chiedete ai vostri nonni italiani) tutt'altro che cancellata in cina. in sudan non e' "culturale" passare le giornate a stomaco vuoto, nelle periferie di bogota' non e' "culturale" dormire nelle baracche, a bombay non e' "culturale" per un bambino andare alla ricerca di rifiuti da rivendere nelle fogne a cielo aperto. se un cinese avesse soldi per comprarsi una casa e non dover passare 24 ore al giorno chiuso nel suo negozio credo che lo farebbe volentieri. c'e' molto poco di "culturale" in questo. la cina non si sta occidentalizzando, casomai per fortuna o purtroppo oggi un ragazzo a roma legge manga e guarda telenovele coreane mentre un coetaneo cinese (uno con abbastanza soldi) a pechino va da mcdonald's e veste (falso) gucci. che noi occidentali siamo troppo spesso intransigenti e' ahime' vero. come i cinesi, siamo troppo pieni di noi stessi. un'ultima considerazione: un problema enorme a livello di comunicazione culturale e di abitudini e' il fatto che gli italiani in cina non vanno a raccogliere pomodori per 5 euro al giorno, vendere capi contraffatti per strada o accudire le anziane cinesi. gli occidentali vengono per fare da padroni nelle ditte e nelle fabbriche, o al massimo per studiare e fare turismo. venissero oggi in cina i calabresi che negli anni '70 erano a torino a costruire palazzi forse non si scandalizzerebbero tanto, ne' degli sputi ne' del pigiama dietro il bancone. bel blog. saluti da pechino daniele