Tuesday, June 30, 2009

Robespierre


"Ho fatto l’esame di seconda elementare nel 1975.
Il socialismo era come l’universo: in espansione.
La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre.
Le risposi che i Giacobini avevano ragione e che, terrore o no, la Rivoluzione Francese era stata una cosa giusta.
La maestra non ritenne di fare altre domande.
Ma abbiamo anche molti ricordi di quel piccolo mondo antico fogazzaro.
L’astronave da trecento punti di Space Invaders
Enrico Berlinguer alla tv
Le vittorie olimpiche di Alberto Juantorena in nome della Rivoluzione Cubana
I Sandinisti al potere in Nicaragua
Il catechista che votava Pannella
Gli amici del campetto passati dalle Marlboro direttamente all’eroina, alla faccia delle droghe leggere
I fumetti di Zora la vampira porno e la Prinz senza ritorno
Il referendum sul divorzio e non capivamo perché se vinceva il No il divorzio c’era e se vinceva il Si non c’era
Anna Oxa a Sanremo conciata come una punk londinese
I Van Halen
La prima sega
La vicina di casa, un travestito ai più noto come Lola che mia madre chiamava Antonio con nostro sommo sbigottimento
Jarmila Kratochvilova
Il Toblerone, qualcuno sa perché
Una scritta degli ultras della Reggiana dopo il raid aereo americano su Tripoli negli anni ottanta. Diceva: “grazie Reagan, bombardaci Parma”
E poi la nostra meravigliosa toponomastica:
Via Carlo Marx
Via Ho Chi Minh
Via Che Guevara
Via Dolores Ibarruri
Via Stalingrado
Via Maresciallo Tito
Piazza Lenin a Cavriago
E la grande banca non più locale con sede in
Via Rivoluzione d’Ottobre
E infine il mio quartiere, dove il Partito Comunista prendeva il 74% e la Democrazia Cristiana il 6%"



Offlaga Disco Pax, Robespierre

Monday, June 29, 2009


Vincent Van Gogh, La ronda dei carcerati

Sunday, June 28, 2009

Goodbye Beijing! Good morning Palestine!











Quando c'avevamo i capelli e sapevamo come usarli...


Thursday, June 25, 2009

Cristiano Ronaldo e il calcio che tifate

"No es habitual que una organización sindical se meta en temas de deportivos, de fútbol en concreto, pero el dineral que se ha gastado un club de fútbol, el Real Madrid, hace que no podamos pasar por alto este asunto. Por indecente.


Porque indecente es que mientras un país se desangra en parados y en tasas de pobreza casi africanas (en España hay 2.192.000 familias en las que viven 8.509.000 personas que viven bajo el umbral de la pobreza, y sigue aumentando, según Cáritas) se gasten casi 100 millones de euros en la contratación laboral de una persona que, en el mejor de los casos, tiene una vida “laboral” de 5 años por delante."

...

http://sevilla.cnt-ait.es/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=207&Itemid=1

Metafore di vita

È una metafora di vita. I 40 gradi di mezzogiorno e l’aria condizionata fastidiosa portatrice di malattie. Metafore di vita. Il dormitorio che si svuota tutt’altro che lentamente. Esodi di massa. Metafore di vita. Se ti fermi a sorseggiare una birra gelata sui gradini fuori dall’ingresso ti ritroverai a dover aiutare un esercito di minuscole coreanine in procinto di trasloco: armadi, frigoriferi, valigie, scatoloni di scarpe e vestiti che non indosseranno mai. Non puoi tirarti indietro. Devi aiutarle. Lo sanno loro e lo sai anche tu. Metafore di vita. E quando è passata la mandria delle coreane e delle giapponesi è il momento delle mongole. Infine delle insegnanti australiane, americane, inglesi. Ma quelle hanno i mariti a fargli da facchini. Per fortuna. E la birra da gelata diventa tiepida e sudata. Una pugnalata allo stomaco. Metafore di vita. Tra studenti, donne delle pulizie, donne della reception, tassisti e addetti ai traslochi la domanda che più ricorre non può che essere “Torni a casa? Quando torni a Pechino?”. Partenze. Partenze? Forse ritorni. No, neanche ritorni. A me sembra di tornare a casa per il weekend, Pechino-Italia come Roma-Macerata. A casa per l’estate e poi di nuovo qua. Tutti insieme. E allegramente. Metafore di vita. Né partenza né ritorno né addio. Weekend fuori porta diciamo. Metafore di vita. Esco a comprare il giornale perché non so più davvero cosa fare, cosa inventarmi, stretto tra birre annoiate e un dormitorio fantasma, aspetto solo che passi il mio aereo. Esco a comprare un giornale. “Torni a casa?”, “No, esco a comprare il giornale”. Un giornale. Uno qualsiasi. Mi ero riproposto di non leggerne più. Esco a compare un giornale. Uno in inglese. Compro il Secolo XXIesimo. Ma solo perché ci scrive un ragazzo che conosco. Ho comprato un giornale. Me ne posso anche tornare al dormitorio. Tra tassisti, frigoriferi e coreane. Tra metafore di vita. Ho comprato un giornale e torno al dormitorio. “Torni a casa?”, “No, ho comprato un giornale e torno al dormitorio”. Metafore di vita.

Monday, June 22, 2009

Tens of thousands of Chinese fight the police in Shishou

"It was a dramatic weekend in the relatively small city of Shishou in Hubei province.

Tens of thousands of rioters torched a hotel and overturned police cars, after the authorities allegedly tried to cover up the murder of a 24-year-old man as a suicide."



(Read more here)

http://blogs.telegraph.co.uk/malcolmmoore/blog/2009/06/22/tens_of_thousands_of_chinese_fight_the_police_in_shishou

Saturday, June 20, 2009

“Sex and Social Development” Conference in Beijing, Renmin University of China

“性与社会发展” 第二届中国“性”研究国际研讨会,北京,中国人民大学

Nelle ultime cinque settimane questa università (Renmin University of China) ha ospitato varie conferenze in ambiti diversi. Due in particolare sono state le due più interessanti alle quali io abbia mai assistito: “Social Inequality and Social Change” e “Sex and Social Development”. Soprattutto la seconda, degli ultimi tre giorni. Un orgasmo in diretta.

Organizzata soprattutto grazie al mio prof cinese di “Sex Studies”, massima autorità (credo) in Cina sull’argomento. Uno dei primi a tirar fuori le palle e scriverne (la sociologia cinese è stata bollata come scienza borghese nei primi anni cinquanta e ripescata solo nel 1979), oltretutto in una materia in Cina decisamente tabù. Un mito di persona, ultra simpatico, cinquantenne, sorrisi e sigarette, la sera beve birra furtivo e invita le signore a ballare, anche preside dell’ “Institute for Research on Sexuality and Gender” (www.sexstudy.org). L’hanno aiutato la sua assistente e due mie colleghe di dottorato. Invitati a parlare e dare letture in tema di sessualità esperti e ricercatori da diversi paesi. Principalmente cinesi (soprattutto da Hong Kong e Taiwan), ma anche da Australia, Stati Uniti e Regno Unito. Moltissime donne (classiche quarantenni femministe capelli corti e sandali). Gente appassionata. Che si occupa di cose nelle quali si sente chiamata in ballo in prima persona. Numerosissima la comunità di gay e lesbiche.

Ufficialmente era richiesta l’iscrizione on-line per partecipare alla conferenza come spettatore, di fatto nessuno ha chiesto nulla a nessuno, la conferenza era poco pubblicizzata (non a caso, credo) e chiunque poteva accedere senza alcun problema. Una sessantina di presentazioni in powerpoint, un paio di video, esposizioni e dibattiti (come sempre qualcuno dei quali decisamente acceso). Lingua: mandarino. Ma qualcuno ha presentato in inglese o portato materiale in entrambe le lingue. Pochissimi occidentali. Fra questi, una professoressa che insegna in America e una cinese inglese di adozione, entrambe già presenti con diversi libri e articoli nella bibliografia della mia futura ed utopica tesi di dottorato. “E così siete voi le autrici dei libri sulle quali ho passato notti di birra e sudore… vi facevo più grandi e grosse, con occhi iniettati di fuoco e lunghe lingue biforcute!”. E invece sono proprio loro. E avevo anche scritto loro. Di solito rispondono. Tre righe magari, ma rispondono. Peccato non poter dire lo stesso dei docenti italiani.

Tematiche non sono la partita di calcio di mercoledì scorso o le lasagne al forno. Tematiche sono, ad esempio, sviluppo dell’industria del sesso nelle campagne cinesi, religione e pratiche sessuali, confucianesimo e “civiltà dei castrati” (gli eunuchi), sfruttamento sessuale, educazione sessuale nei figli dei migranti, sesso e vita coniugale, prostituzione maschile, gay lesbiche bisessuali e trasngender nella Cina contemporanea, gay e matrimonio, lavoratrici migranti lesbiche, prevenzione di HIV e AIDS e così via. Tutto riguardante la società cinese contemporanea con diversi riferimenti storici e culturali.

Insomma un pieno orgasmo. Avete presente quando vi frulla in testa qualcosa come “ecco… in questo momento e per il prossimo non mi importa nulla, se non la consapevolezza che per quanto grande e bello sia l’universo io in questo momento (in questo preciso momento) è precisamente qui che dovrei stare, non esiste posto per me più adatto di questo. E così sia. Amen”. Tre giorni pieni di dibattiti e discussioni, un altalenarsi di professori e attivisti ed esperti e curiosi. Presente anche una ricercatrice italiana che lavora fra Milano e il Regno Unito. E il banchetto con tè e biscottini e la sera fiumi di birra. Eccolo il paradiso!

Seduto appassionato rivolto su te stesso, gomiti sulle ginocchia, bicchiere vuoto in mano, l’altra mano a grattarsi la barba che non ho e i capelli che quasi, fisso sul gesticolare sicuro della persona che espone, a cercare di seguire i ragionamenti e rosicarne la tua porzione di conoscenza… E ogni tanto, un po’ così, arreso sul poggia schiena e le gambe allungate, a fantasticare e pensare che forse un giorno, chissà, se San Gennaro fa il miracolo, dall’altra parte del leggio ci sarai tu, a parlare di qualcosa che hai studiato, ad elencare eventuali scoperte e discuterle con altre persone venute da mezzo mondo. Ma solo quando avremo qualcosa che davvero valga la pena di essere detta. Fino ad allora, silenzio. Silenzio e questo blog.

Parlando invece di contenuti: una personale osservazione e la solita personale critica…

1) in una Cina di un miliardo e quattro (cinque?!) cento milioni di persone di cui più della metà contadini e un paio di centinaia di milioni di contadini fuggiti in città, il tema del sesso e della sessualità è atomico. Atomico come l’ignoranza che regna generale. “Non ci sono gay in Cina” è quello che probabilmente si sente più spesso dire in giro (parlo di città come Pechino e Shanghai, ma soprattutto non di loro)…

A mio vedere, questa affermazione delinea due cose:

a) i cinesi non sanno neanche dell’esistenza dell’omosessualità, bi e trans, o la vedono come una perversione degna solo di un popolo decadente e già decaduto: quello occidentale

b) in una civiltà dove tradizionalmente scopo primo e ultimo della vita è quello di mettere al mondo della prole, l’omosessualità è vista necessariamente come malattia, aberrazione, estraneità, sbaglio di calcolo, cervello al contrario. “E gli eunuchi?!”, direte voi. Non vi preoccupate, la Cina basata su un’etica confuciana trovò posto anche per loro. Nel magico mondo di Confucio ognuno ha la sua posizione sociale, il suo ruolo nella società (e il commerciante è allo strato più basso. Ma questo non c’entra niente).

Secondo me, indipendentemente da come si possa o si voglia credere e pensare l’omosessualità, i cinesi hanno il diritto (e forse il dovere) di sapere come “realmente” stanno le cose. Diritto di sapere che esiste l’eterosessualità così come esiste l’omosessualità, non solo nella lontana (e degradata) America (nome per “mondo occidentale”) ma anche e soprattutto a due passi da te, nel Celeste Impero. Diritto a sapere cosa sia un gay, una lesbica, un queer, un trans, un bisessuale e via dicendo. Il diritto della comunità omosessuale ad essere riconosciuta e rispettata. Anche e soprattutto in questo senso si muovono in Cina (e nel mondo) organizzazione e attivisti di vario tipo. In Cina sono pressoché sconosciuti. Ne elenco alcuni (che tanto, ripeto, siamo già censurati da tempo!):

www.aibai.cn
www.tongyulala.org
blog.sina.com.cn/bjlgbtcenter
www.lalabar.com
www.lesplus.org
blog.sina.com.cn/gayspot
www.queercomrades.com


2) proprio per questo credo che il primo dovere di un ricercatore sia quello di far uscire la conoscenza fuori dalle quattro mura dell’università e dei centri di ricerca. Far arrivare la scienza alla gente comune, specie nei paesi dove l’educazione e la cultura sono negate ad ampi strati della popolazione. Altrimenti un ricercatore non ha senso di esistere. Le sue produzione scritte sono carta straccia. Non contribuisce alla sviluppo sociale. E neanche a quello scientifico. Perché quella sarà una scienza elitaria, verticale, gerarchica. Padronale. Gli scienziati sociali non sono e non devono essere un Circolo di Bridge.
Le cose che escono fuori alle conferenze, i risultati di studi e ricerche vanno diffusi, fatti conoscere, non vanno relegati ai baroni delle università. I libri scritti dagli esperti presenti a questa conferenza sono pubblicati e letti da un pugno di esperti come loro. E dallo stronzo in questione, che su quei testi scriverò la tesi finale, il risultato di anni di studio, interviste, ricerca. E non sto parlando di testi scientifici di medicina o astrofisica o alta filosofia, sono studi sul sesso e sul genere, riguardano tutti noi e dovrebbero essere letti da tutti, insegnati nelle scuole insieme a matematica ed inglese.
Il linguaggio e i contenuti usati nella conferenza erano tranquillamente fruibili ad ogni strato della popolazione. Peccato che i materiali distribuiti resteranno nelle valigette di studenti e professori. Non so quanto contenta sia la polizia a trovarti per strada con addosso materiali con falli enormi, baci tra gay e volantini inneggianti alla libertà e contro il controllo sessuale!

Durante i tre giorni di conferenza non sono mancati litigi, urla, studiosi in difficoltà, la femminista Chen Yaya in lacrime, il filosofo taiwanese Ning sudato di sette camicie, le lesbiche in rivolta contro il maschilismo gay, l’intellettuale filo governativo massacrato dagli anti accademici, il sinologo distrutto dagli antropologi. Tensione scienza passione confronto scontro. Abuso sui minori, cultura sadomaso, pedofilia. La prostituzione tra diritto e sfruttamento. Tempeste di applausi e finale col botto.
Durante un momento di pausa mi è caduto l’orecchio su due lesbiche cinesi che parlavano di lavoro salariato: “Vorrei avere soldi solo per vivere lo stretto necessario. Che stronzata ammazzarsi di lavoro per guadagnare! Fare soldi è una stronzata! Più soldi fai più spese hai, più guadagni e più paghi! Si riprendono tutto!”. Da sposarle. Entrambe.

p.s. Di studi di sesso e genere non me ne intendo neanche io, la mia ricerca tocca solo in parte questa materia. Diciamo che sono un simpatizzante, un curioso, un appassionato. In quel che ho scritto qui saranno frequenti imprecisazioni, generalizzazioni, errori. Chiedo scusa. Il fine era solo quello di fare un report della conferenza ed esporre in modo più chiaro e semplice possibile la generale situazione dell’omosessualità in Cina e il mio personale punto di vista. Spero, come sempre, non di esserci riuscito ma neanche di esserci andato troppo lontano.

II p.s. Per i più giovani. E anche per tutti gli altri. Esiste uno strano aggeggio. Si chiama preservativo (o profilattico, o condom). So che è scomodo e toglie gran parte del piacere. Ma è meglio usarlo. Anche se Dio o Confucio pensano il contrario.

III p.s. Nel caso tra i/le lettori/rici di questo blog qualcuno/a stesse facendo ricerca in questi campi è vivamente pregato/a di contattarmi. Ho del materiale in cinese e qualche info che condividerei volentieri.

Friday, June 19, 2009

Interview to an Hong Kong woman

- What do you think about sex?

- I think sex is a need, it is like eating, something that you can not avoid.

- So you think sex is a need?

- Yes. But not me. My husband.

Thursday, June 18, 2009

首届中国多元性别艺术展 The First Chinese Art Exhibit on Gender Diversity

"别性"
首届中国多元性别艺术展
2009年6月14日/21日
平民电影工作室(北京宋庄)

"DIFFERENCE GENDER"
The First Chinese Art Exhibit on Gender Diversity
June 14th / 21th
The Citizen Film Studio (Beijing, Song Zhuang)

blog.sina.com.cn/qaeplan (censored in Mainland China)
010-51916192
qaeplan@sina.com

L’Orgoglio Gay di Shanghai. E la fidanzata del lavoratore migrante.

Anche quest’anno la manifestazione dei giorni scorsi a Roma dell’Orgoglio Gay ha destato non poche polemiche. La giornata di festa trascorsa tra sfilate, carri in maschera e nessun incidente si è celebrata alla fine di una lunga serie di dibattiti e scontri politici e burocratici.

Polemiche del tutto assenti invece per il Gay Pride svoltosi in Cina. I giornali cinesi hanno riportato la notizia senza particolari clamori: 7-14 giugno 2009, la settimana dello “Shanghai Pride”, l’Orgoglio Gay in versione cinese. La ricca e industrializzata città ha infatti ospitato la prima manifestazione in Cina di lesbiche, gay, bisessuali e transgender.
Non c’è stato nessun tipo di corteo o sfilata per le vie di Shanghai, ma non sono neanche mancati incontri e dibattiti di sensibilizzazione, film, esibizioni artistiche e performance teatrali, feste nei locali del centro e matrimoni non ufficiali tra coppie di lesbiche e gay.

Fine ultimo della manifestazione è ovviamente quello di guadagnare visibilità, “pubblicizzare” il fenomeno dell’omosessualità, farlo uscire dalla sua stessa comunità per essere conosciuto anche al di fuori e stringere contatti con le altre comunità della città. Un fenomeno ancora letteralmente “sconosciuto” ed ignorato da gran parte della popolazione cinese.

Non da tutti però: lo scorso 4 giugno il East Asia Economy and Trade News dà notizia di un giovane migrante cinese accortosi solo dopo quattro anni di relazione che la sua fidanzata fosse in realtà un uomo. La cosa non ha però shockato più di tanto il ragazzo. Si è invece offerto di pagarle l’operazione chirurgica per diventare donna “a tutti gli effetti”. E le ha anche chiesto di prenderlo in sposo.

Wednesday, June 17, 2009

Violent eviction in Beijing 北京市的暴力拆迁

Pictures and article:

http://www.danwei.org/beijing/picking_up_some_durian_fruit_o.php

"Abbiamo fatto una cazzata"

"Hanno accostato con la pattuglia di servizio. Un normale controllo antiprostituzione, all’apparenza, uno dei tanti previsti dalle ordinanze del Comune. Il cliente, impaurito, ha fatto scendere la ragazza, ha messo in moto ed è sgommato via. Lei, romena, una ventina d’anni, davanti ai due uomini in divisa grigia e basco verde era pronta a recitare la solita formula: «Non ho documenti, non ho un fidanzato, qui si lavora poco, la multa non so come pagarla». Invece di vedersi recapitato il verbale da 450 euro, la lucciola è stata invitata a seguire il capopattuglia in auto. Qui è stata costretta a un rapporto orale, poi ancora a un rapporto completo mentre l’autista, fuori, voltava lo sguardo da un’altra parte."

fonte: Indymedia (leggi tutto l'articolo)
http://emiliaromagna.indymedia.org/node/5882

Tuesday, June 16, 2009

加建筑,加移民,加城市化。。。















Sunday, June 14, 2009

Gay Pride. In Shanghai.


Source: China Daily

长春市:性的手术

"A young migrant worker was shocked but remained open minded to the fact that his girlfriend of four years is actually a man.
His girlfriend surnamed Xia informed him when they met recently in Changchun, Jilin Province.
Before he told him the truth, "she" bought many sleeping pills to commit suicide out of fear that he would not accept her as a man.
To "her" surprise, Long even agreed to give him money for a sex change operation and marry her."

China Daily, June 4th.

Classmates & Karaoke 跟同学去KTV唱歌






















International Party 联合国晚会




















Saturday, June 13, 2009

Quando c’era Berlinguer...

“La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, corrotti, concussori nella politica e nell’amministrazione, bisogna scovarli, denunciarli e metterli in galera. La questione morale fa tutt’uno con l’occupazione dello Stato da parte dei partiti e correnti, con la loro guerra per bande”

Enrico Berlinguer (25.5.1922 – 11.6.1984)

E pazienza se arriviamo tardi

“È chiaro che la posta in gioco non è solo la ripresa economica, ma la trasformazione del nostro
modello socioeconomico. Non dobbiamo solo passare a un’economia della conoscenza: bisogna
anche sottrarre alle regole del mercato una parte della vita quotidiana. Coltivando pomodori per mangiarli. Integrando l’auto con la bicicletta. Lavorando meno e guadagnando meno, ma godendo di più delle cose belle della vita grazie alla nuova ricchezza di tempo disponibile. Prendendosi
cura del proprio corpo invece di comprare medicine. Scambiando musica e film in rete invece di pagare canoni medievali ai monopoli corporativi. Prendendosi cura dei bambini degli altri mentre gli altri si prendono cura dei nostri, approfittando del fatto che molti hanno più tempo libero. Andando a trovare i nostri genitori prima che muoiano di solitudine. E riscoprendo il piacere di una passeggiata al sole, e pazienza se arriviamo tardi”

Manuel Castells, sociologo spagnolo, “La Vanguardia” (Barcellona)

Thursday, June 11, 2009

Chi si laurea festeggia. Chi non si laurea pure.















1912-1931, viva la Resistenza Libica! Colonialismo vergogna fascista!


Summer job opportunity in Yunnan

Want a month´s summer teaching experience while doing some travelling in one of the most beautiful parts of China?
Help out on our summer English camp and you will receive reimbursement money (7000 RMB) towards expenses and travelling!
And also get free accommodation and food, to see China, valuable work experience, to make new friends
Location - Qinglai School, Mile, Yunnan, China.
This is a non profit making project taking place in a non profit making school.

You need to be a native English speaker (or have near-native fluency in English); aged 18 or above on 20th July 2009; free from 10th July to 17th August, 2009; open to new cultural experiences and enthusiastic about teaching and working with 5 - 18 year old students!
See details and how to apply on www.intochina.co.uk

Wednesday, June 10, 2009

Mali B-day party... Party party!!!!




































Tuesday, June 09, 2009

Un volta tanto, un applauso al governo di Israele...

"Yehezkel Abrahamoff, Capo esattore, ha bloccato i fondi per costringere le istituzioni ecclesiastiche a pagare le tasse, senza attendere le conclusioni del negoziato che vertono anche sullo statuto fiscale della Chiesa in Israele"

fonte: AsiaNews

Delle banane, dei menestrelli, delle veline: spaghetti, mafia e mignottocrazia.

"e se credete ora, che tutto sia come prima,

perché avete votato ancora alla sicurezza, alla disciplina,

convinti di allontanare la paura di cambiare,

verremmo ancora alle vostre porte

e grideremo ancora più forte"

De Andrè, Canzone di maggio

Monday, June 08, 2009

Galera od ospedale


“Mai visto niente più bello di te”
“Ho 14 anni”
“Scherzavo”
Scherzo. Io ne avevo 15. La prima cantante rock che ho conosciuto: te.
Chiusa tra in una cuffia nera e una chitarra sgualcita, chiusa in disparte: non giocavi con le altre signorine.
Sorrisi e accordi stonati, una vera stella del punk. Quella canzone non era tua, ma lo scoprii solo diversi anni dopo. Avevo solo 15 anni. E non scherzavo.
E ora che, sempre con lo stesso sorriso, sei grande e donna e anarchica, un ultimo sguardo prima che ognuno per la sua strada, prima che ognuno per la sua rivoluzione. E una solenne promessa: “Galera od ospedale”.
“Mi piaci quello che scrivi”
“Tu non capisci quello che scrivo”
Quell’indirizzo piovuto dal cielo con su scritto “Alberta”. “Alberta”?! Spero sia il nome di tua sorella. E non quella provincia del Canada dove i soldi crescon sotto i funghi e la gente non capisce un cazzo. Come nell’Italia targata “Noemigate”. “Alberta!” gridavi, “il paese di chi un paese non ha, la terra dei senza terra”, un po’ così, “senza alcuna definizione etnica”: Alberta!.
Che fine ha fatto il ragazzo che era con me? “Non me lo chiedere. Lascialo stare. Quello è a Nuova York e suona i Ramones”. Ad ognuno la sua rivoluzione.

Sunday, June 07, 2009

"Che dici, Teresì... ci andiamo a infrattare a San Luca? Eddài che c'abbiamo più di una mezzora, diciamo che ci stava traffico sui viali... cos'è quel gesto lì, mi mandi affanculo? Ah, no, è l'anello... e allora? Pure io sono sposato... e lo eravamo pure l'altra volta, no?"

Da "Almost Blue" di Carlo Lucarelli.

Saturday, June 06, 2009

Domanda spontanea...



Domanda spontanea: cazzo di fine hanno fatto i sovversivi del 1989 pechinese?! Tolti i morti per la causa, tolti i martiri ancora in prigione, tolti quelli che han raggiunto sponde Pacifiche, che fine hanno fatto i sovversivi de 1989?!?!

Mica saranno come quelli del sessantotto e del settantasette italiano, seduti ai posti del POTERE e dell’AUTORITA’?!?!


"Then came the People's army
with trucks and tanks and guns.
The government was frightened
of their daughters and their sons.
But in the square was courage and
a vision true and fair,
the Army of the People would not harm
the young ones there"

"Blood is on the square"

北京人民广播电台 La mia esperienza alla radio di Pechino

Siete mai stati in uno studio radio? Io no, fino a ieri: la mia prima volta. Esperienza affascinante, mi sono divertito come un bambino.

Tra i vari lavori e lavoretti del cavolo che noi giovani stranieri tiriamo su a Pechino, stavolta è toccata l’intervista alla radio. Un amico italiano mi fa: “Ho conosciuto un tizio cinese, mi ha proposto un’intervista alla radio, in diretta, un’ora di tempo, 300 yuan (35 euro circa)”. Non male, penso. E decido di provare anche io. Il sig. Wu (nome fittizio) mi chiama per sentire come parlo cinese, poi mi fa chiamare dal sig. Lu (altro nome fittizio) per fissare la data dell’incontro e della diretta radio. Mi presento puntualissimo agli edifici della Radio di Pechino (dalle parti di Jianguomen), che raccolgono moltissimi uffici di radio, televisioni e giornali vari. I media insomma. Il sig. Lu è un ragazzo che fa il presentatore di professione, una delle faccia più simpatiche mai conosciute, parla un mandarino più che perfetto, alto e robusto, mongolo di etnia, faccione sorridente, il Fiorello cinese. È uno che sa fare il suo mestiere: ha quell’arte tipica del presentatore di farti sentire completamente a tuo agio. Mi fa superare le burocrazie e le guardie armate che sono nell’edificio. E saliamo nello studio.

Uno studio di registrazione radio è una ficata pazzesca! Nello studio di fronte un ragazzo occidentale e una ragazza cinese, entrambi muniti di cuffione, discutono in inglese di un viaggio nel Laos e di massaggi cinesi. Da dove sono posso sentire la loro registrazione. Lu mi allunga la busta con i 300 yuan. Facciamo amicizia, mi chiede cosa faccio a Pechino, da dove vengo, cosa mangio e stupidaggini simili. Mi gioco le uniche carte che ho: 1) vengo dallo stesso paese di Matteo Ricci 2) faccio ricerca sulle ragazze migranti. La nostra conversazione in radio verterà principalmente su questo.

Alle 21.00 precise la nostra diretta comincia. Il programma è un incontro settimanale che fanno su Radio 744 e si chiama “La vita degli stranieri a Pechino”. Essendo in diretta sono un po’ agitato, fisso il grosso microfono che ho davanti e chiedo a Lu “E se non capisco la domanda?”, Lu mi guarda come si guarda ad un bambino cretino “E se non capisci la domanda te la ripeto”. Facile no!? Parte la diretta, Lu ci sa davvero fare, parte con le presentazioni, la mia ansia svanisce subito, cominciamo un lungo dialogo allegro e spensierato, mi diverto come un coglione, battute e risate, parlo di questa sconosciuta Macerata e del geografo Matteo Ricci, parlo dello Sferisterio e del museo delle carrozze, poi passiamo al mio dottorato e alla mia ricerca, alle interviste e alle storie che ascolto dalle ragazze migranti, di vita e d’amore. La prima mezz’ora vola, parte la pubblicità. Anche durante la pubblicità io e Lu continuiamo a parlare del più e del meno. Mi fa leggere i commenti degli ascoltatori su internet, dicono che parlo bene cinese e fanno domande sul cibo italiano e sul calcio. Riprende la diretta, Lu fa un breve riassunto, concludiamo il discorso sulle migranti e sull’amore, arrivano le domande sul calcio italiano e sulla cucina. Mi tengo sulla cucina, che di cucina ne so poco ma di calcio non ne so niente. Viva la pizza e la cucina mediterranea, abbasso gli anglo sassoni e i loro maledetti fast food! Parliamo delle città italiane, della campagna, del mangiare, della salute e dei miei progetti per il futuro. Vola via anche la seconda metà della puntata.

Il tempo non mi è mai passato così in fretta. Far soldi in un modo così divertente e spensierato sarebbe da orgasmo. Peccato che non riprendono stranieri già intervistati. E detto questo saluto il mio amico Lu che mi accompagna all’ingresso, quello sorvegliato dalle guardie armate. Sono da poco passate le dieci di sera. Splendida sera pechinese.

- Perchè io vi conosco a voi donne della polizia... quelle come lei, ispettore. Sempre incazzatissime per far vedere che sono meglio degli uomini...
- Non è vero.
- ... solo lavoro, lavoro e lavoro. Scommetto che è figlia di un poliziotto, scommetto che non ce l'ha un fidanzato, scommetto che se la tiene stretta finché non è arrivata almeno a commisario capo...
- Non è vero.
- ... e poi, Cristo, vestitevi un po' da donne!
Grazia incrociò le braccia sul seno e 'fanculo al dolore gonfio che sentiva, 'fanculo alle mestruazioni e 'fanculo a tutti.
- Mio padre aveva un bar e voleva che facessi la barista pure io e invece faccio il poliziotto perché mi piace questo mestiere e mi piace farlo bene. Non ci divento commissario capo perché non sono laureata e mi ci vestirei anche da donna, ma poi la pistola dove cazzo la metto?

Da "Almost Blue" di Carlo Lucarelli.

Se avessi utilizzato il tempo perso con te per costruire una casa, sarebbe stata una reggia, bellissima, in quel deserto arido di emozioni che ti appartiene e che più ti si addice.



Da "L'angelo della morte", Marco Bellantese

Friday, June 05, 2009

"Women of China. Imperialism and Women’s Resistance, 1900-1949", Bobby Siu, 1982.


报告:中国妇女。帝国主义与妇女抵抗


Bobby Siu是一位美国社会学家,在这本书中他来研究中国当代历史的妇女角色,尤其是在1900年至1949年这段时代中(反帝国主义、战争和抵抗的时代)妇女的历史角色。
首先,作者在他前言给读者简单地介绍这本书的目的:作者希望通过这个历史作品大家会多一点理解在1900年至1949年时代中的中国妇女角色和贡献,并且他希望这本书能够为了全世界的人类和妇女的解放而给大家一些建议、启发和期望。

在作者的眼中,不少历史学家忽略了中国妇女对“历史创作”(“history-making”, p.2)的贡献。其实中国妇女参加许多不同的的政治活动,如批评中国政府、封建社会、外国帝国主义、等等。那么这本书的目标就是指出帝国主义和妇女抵抗活动的关系、说明在中国社会变化中的妇女角色与压迫性和抵抗的关系。
作者选谈1900年至1949年这个时期因为他认为在这个时间中中国妇女活动发生了最大的变化和发展,况且因为这50年也是中国历史的非常主要革命和变化的时期。

作者的分析是从十九世纪的经济历史开始,也就是说从英国、美国、日本这三个国家在中国实施帝国主义的历史。简单地说,欧洲工业革命之后,为了保持国内经济的发展和利润帝国主义强国需要出国找新的市场。通过不同的方法它们来到中国国土实现它们的经济政策,而给中国制度和人民巨大的军事、文化、政治和经济影响和压迫(大家可以想到外国宗教的教育、鸦片战争、最惠国待遇、商埠、土地的所有权、毒品的买卖、关税的控制、等等)。这些政策和经济现象在十九世纪已经获得高级的效率,可是在二十世纪外国投资的数量得到了最高的阶段。

十八世纪的时候中国开始进口英国的纺织品。这个事情对中国社会和经济发生了重要的变化:中国本地人开始用外国的纱线与开始穿外国的服装。家庭的纺纱和制造收到很大的影响而家里的纺织生产逐渐停了。外国的产品捕获中国的市场。由于帝国主义、封建统治和治理的错误,农民的生活情况很快变得非常辛苦。后来外国的强国在中国的东方地区建筑了工厂,因此不少农民从中西部跑到这些工业地区找工作,包括女民工。十九世纪末中国有四千五百万人口,之间,三千五百万人口当农民,之间,百分之五十是女生。

另外,中国共和国建立之后,中国国内的社会、经济和政治情况并不安而困难多了,因此国民党发生过的政治和经济错误并不少。况且,在1911年至1949年中国发生过很多的暴力活动(包括反帝抵抗和内战)、军事化、饥荒和通货膨胀(资本主义的后果)。

在这种经济和社会情况下,最受到伤害的肯定是妇女:她们经常会被外兵强奸、辱骂、强迫变成“三陪”或者妓女。而且,市区的工厂里最容易受到剥削的老百姓都是妇女(比如,她们的工资不超过男人工资的百分之六十);农村里女孩裹脚与女孩的买卖行为还没有被取消。
那么就在这种剥削和辱骂的情况下,中国的妇女活动就站起来了。从1900年到1949年159个妇女杂志发表了,中国的妇女文学到底还是站起来。从这种新文学中大家可以看到中国女人的主要观点:1)女人应该参加抵抗战争2)女人应该跟男人在一起保卫中国 3)所有国家的女人都应该反对帝国主义和法西斯主义。为了妇女的解放,她们推荐一些变化的战略(经济的、教育的、家庭的、法律的)而且她们早就知道为了一个强力的妇女活动和成功的抵抗,重点是女人教育的发展和女人组织的能力性。
中国妇女第一次的抵抗活动发生在日本,在1902年。这次参加的女人都是受过教育的。从1902年到1912年妇女活动发生挺快的发展,尤其是1919年之后中国女人成立一些妇女组织,目标为了解放女人的教育和权利,并且参加反帝国主义抵抗和新文化活动。在1926年国民党和共产党的战争发生了,国民党击毁了不少工会和左派组织,包括女人的组织,可同时他们招募市区里的高文化或受过教育的女人。这是跟共产党很主要的一个差异:不管是在市里或者农村里的有没有受过教育的女人,共产党都招募。
无论是在共产党或者国民党,妇女的组织不断出来而成立,它们的组织总共超过四百个。从这个就可以发现并且了解中国妇女对反帝国主义抵抗与妇女解放的贡献是那么重要。

1949年共产党战胜国民党的战争的原因有不少,我们不是来这里谈这个,可在这里最后必须说出共产党和国民党跟中国女人和妇女活动的关系、战略、政策和结果。从二十年代起,共产党开始发动女人的政治活动而且招募所有的女人,尤其是最受苦的(如女工人和女农民);关于妇女从开始共产党要把她们执行反对1)帝国主义2)旧社会(封建社会的制度)3)资本主义。共产党要男女的性别平均主义和妇女的教育和权力解放。反而国民党对妇女的政策不太一样:国民党发动所有女人的企图失败了。他们最后发动和招募的是受过教育的市区女人。他们支持中国传统的女性模范,没有支持女工人和女农民的要求,它们无法代表全中国的女人,因此他们的政策和企图失败了。
三十年代末,妇女活动和共产党发生了主要矛盾:共产党员觉得男女的性别平均主义一得到了就不用再坚持女权主义的要求,而不管男的女的都要追求阶级斗争。妇女活动根本不同意而要生长女权主义的要求。其实这种争论在其他的社会主义国家也有,而在中国到了八十年代,目前也还存在。

这本书给大家看妇女在中国当代历史的贡献和角色。可惜不少历史的资料和学者忽略妇女的贡献和角色。简单地说,妇女对中国历史的贡献主要是在这三点:1)妇女是社会变化的行为者2)妇女的组织和发动有用于反对剥削与老百姓的解放 3)中国妇女的抵抗历史解释阶级斗争强于性别斗争 4)女人不会被压迫或纪纲而控制。
如果没有这段时期(1900年至1949年)中国妇女历史的觉悟就无法理解1949年后的妇女活动和女人情况。特别是无法理解80年后的妇女新世代。

目前,中国女人的解放可以说不是完全的实现,但也可以说现在的中国女人和一百年前的情况和要求不太一样。简单地说,目前中国的女人有新的挑战:自己的身份和同一性、职业和生涯的机会和权力、存在封建因素的解放、离开家乡出去打工的现象、家庭情况和生育政策、男女性的不平等工资的问题、家里暴力和不公社会情况、等等,可不管怎么看,这些问题而它们的解决方法和想法都是从中国当代历史上的妇女活动和女人情况出来的,因此必须看重这段时期女人的历史和角色来理解而解决一些的目前问题。从这个而讲,Bobby Siu的这本书和它的贡献肯定非常重要而不能被忽略的。



Daniele Massaccesi

Tuesday, June 02, 2009

Messaggio agli elettori: nelle urne Dio ti vede, Stalin no. Portatevi la carta igienica.




Pechino, primavera di vent’anni fa: a qualcuno fa comodo e piacere non ricordare; fortunatamente a qualcun altro no.



Il 4 GIUGNO 1989 a Pechino il governo del Partito Comunista Cinese del “piccolo timoniere” Deng Xiaoping mandò esercito e carri armati a MASSACRARE gli studenti in protesta a Piazza Tiananmen. Il 4 GIUGNO 1989 nessuno sa (o forse qualcuno sì) quanti studenti VENNERO UCCISI per le strade del centro di Pechino. Quegli studenti, migliaia di ragazze e ragazzi cinesi, erano stufi di corruzione e burocrazia, chiedevano più trasparenza e serietà, sputavano in faccia all’ingiustizia. Li hanno ricambiati col piombo. Li hanno dati in pasto ai cingoli, ai proiettili, alla furia omicida di militari addestrati per non chiedere, ma per obbedire.

A mio parere, del 4 GIUGNO 1989 si parla troppo poco. Questo blog, dal suo più piccolo, vuole dare un minuscolo spazio di memoria al sacrificio di quelle giovani, di quei giovani. Questo blog vorrebbe che il 4 GIUGNO 1989 diventasse la giornata mondiale degli studenti e delle studentesse dei paesi tutti. La giornata della lotta contro il potere meschino e dogmatico. La giornata contro le ottiche di lobby e di partito. La giornata per le democrazie dal basso. La giornata della solidarietà studentesca.

Questo blog ricorda le ragazze e i ragazzi del 4 GIUGNO 1989. E a loro dedica il grido sempre vivo della ribellione giovanile contro potere e autorità.



“Uscir di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere, piacere d’incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere. La grande folla chiama, canti e colori, grida ed avanza, sfida il sole implacabile, quasi incredibile passo di danza.”

Francesco Guccini, Piazza Alimonda

Monday, June 01, 2009

1946, Giugno Secondo: quando quelli dello Stivale scelsero la libertà e al cesso la Corona...


Raramente non mi vergogno di essere italiano. Il due giugno è uno di questi giorni. Viva Bresci e abbasso Savoia, viva l'Italia e ABBASSO IL RE!!