Saturday, April 30, 2011

劳动节万岁!! Primo primo!!

E anche un'altra vigilia di primo maggio se ne è andata. E con essa, un altro concertone da lasciarci le corna.

Grazie alle due ore tra metro e bus per raggiungere il parco fuori Pechino. Grazie ai tecnici del suono e ai maestri del palco. Grazie per il punk, per il rock, per l'elettronica e (vabbé dai) anche per la pop. Grazie per il pogo selvaggio. Grazie per il sangue dal naso. Grazie per le scarpe da buttare e il fango fino alle ginocchia. Grazie per la bandiera di Mao e per quella con il Che. Grazie per l'ennesimo body surfing (stavolta le costole non sono rimaste offese) e per il girotondo. Grazie per i fiumi di birra, la grappa e il mojito. Grazie per il threesome nei bagni chimici. Grazie per il polverone e le polveri sottili talmente sottili da costringere i presenti a fumare per non subirne gli effetti. Grazie alle telecamere e alle foto. Grazie a quella tipa di Venezia talmente giovane e talmente veneta che la capivo meglio se mi parlava in cinese. Grazie per esser tornato a casa non troppo sano ma salvo, le orecchie sfondate, la testa in sisma costante ma ancora sorridente e molleggiante.

Grazie a chi ancora una volta ha reso questa giornata speciale.

E grazie perché domani è ancora primo maggio! Buon primo a tutti/e!

Thursday, April 28, 2011

Me ne voglio solo andare ma...

Lo ripeto da mesi, come un mantra. Ogni volta che qualcuno mi chiede “Cosa fai in Cina?”, meccanico rispondo “Aspetto solo di andarmene via”. E parto sbrodolando il mio desiderio di prendermi una pausa dalla Cina e andare alla ricerca di nuovi orizzonti. Perché? Perché dopo quasi sette anni tra Pechino, Wuhan, Guangzhou e campagne varie, dopo tre anni di devastante ricerca per il dottorato, dopo tante troppe serate di feste e volti sempre nuovi ho un bisogno impellente di cambiare, cambiare io, cambiare aria, cambiare cibo e marca di sigarette. E di farlo lontano da Pechino, dalla Cina, dall'Asia e dall'emisfero boreale in generale. Con tutto il rispetto e la gratitudine per la Cina, i cinesi e tutta la gente che mi ha sopportato negli ultimi sette anni.

Poi però. Poi capita che me ne voglio solo andare ma. Tipo stasera. Una serata tra bar e amici come tante. E l'incontro casuale con tre casuali cinesi.

Primo casuale incontro. Nel bar. La cinese di fronte a me domanda di dove sono e cosa faccio. “Lavorare? Io?! Neanche a pensarci! Studio”. E lei, come un pesce d'aprile caduto dal cielo “Ah sei italiano! Mica conosci l'Università di Macerata?”. Sbigottito, mi faccio ripetere “Macerata” una decina di volte, per esser sicuro di aver capito bene. E sì, è proprio Macerata. La tipa ha fatto domanda per andare a fare un master in economia all'Università di Macerata... Ma cazzo è casa mia!! Mai successo prima, mai pensato che sarebbe successo! Beccare per caso una tipa cinese che ti chiede dell'università della tua minuscola sconosciuta città. Se davvero andrà a studiare a Macerata avrò l'opportunità di ricambiare tutto l'aiuto e l'amicizia che i cinesi mi hanno dato dal febbraio 2004 ad oggi. Ne ho da ricambiare!

Secondo casuale incontro. Avevo già visto questa ragazza. Cinese anche lei, parla italiano abbastanza bene, studia opera lirica italiana al Conservatorio di Wudaokou. Era l'ultima persona presente nel bar, tolti i camerieri e Simone (per il quale l'unico rimpianto che ho è di non averlo conosciuto prima). Sentirla cantare per noi “Con te partirò” è stata la gioia più grande della settimana. “Da sposarla subito”, come osserva giustamente Simone.

Terzo casuale incontro. Prendo un taxi per tornare al campus universitario. L'autista sta praticamente dormendo e io ne approfitto:
“Ehi amico, posso fumare una sigaretta? È tardi, non ci dice niente nessuno”, domando, cosciente del divieto di fumo in taxi.
Si volta e mi fissa con sguardo perso: “Almeno apri il finestrino”.
Evvai. “Vuoi una sigaretta?”
Pausa. “Ho le mie”.
Accendo la mia.
“Che sigarette fumi?”, mi chiede.
“Honghe. Morbide”.
Mette una mano in tasca e mi mostra il suo pacchetto. Honghe. Morbide.
Grande il tipo, penso ridendo.
“Non fumi sigarette straniere?”, mi fa.
“Sei matto? Quelle cinesi sono buone e costano poco”.
Stavolta a ridere è lui.

E insomma sì, me ne vorrei solo andare, ma so già che Pechino e i cinesi mi mancheranno un casino. Sto già preparando un post dal titolo “Lista delle cose che so già mi mancheranno della Cina”.

Pensando al ragazzo cinese che indossava la maglietta con su scritto “I do not need sex. The government fucks me everyday”, vi saluto che è tempo di nanna...

Giù il cappello

"Da professoressa a puttana"

Intervista de Le Iene ad una prostituta che insegnava latino e greco in un liceo romano

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/223209/intervista-tenera-valse.html

Porro sulla Cina

"I tassisti cinesi non parlano l’inglese. E quelli di Hong Kong lo stanno disimparando. In compenso a Shanghai si sono inventati (non è poi così difficile) la public transportation card. Una sorta di ricaricabile con la quale pagare tutti i mezzi di trasporto pubblici in città: dall’autobus alla metro, dal battello al taxi. Il tassista lo poggia sul suo tassametro e il gioco è fatto. Sono poche le cose meno care dei tassisti di Shanghai, anche rispetto al lavoro infernale che gli tocca fare. Il trenino che porta dal centro di Shanghai (a due passi da Pudong) all’aeroporto impiega 8 minuti. Chiamarlo trenino è in effetti un’offesa per il Maglev: procede a circa 450 chilometri l’ora. E costa una decina di euro. È favoloso, ma dà anche l’idea di come ai cinesi manchi ancora qualcosa. È tutto perfetto. La stazione è comoda. Il treno è puntuale. Il costo è contenuto. La frequenza è ottimale.Ma l’intonaco della stazione si è scrostato: e ha meno di due anni. Non conferisce quell’aria blasé di una vecchia stazione fascista, ma dà il senso del mal fatto. Riscalda, cinicamente, il cuore: non tutto è perduto. Come quando si prova la schiuma da barba cinese, venduta a pochi cent, e che in un caso ogni tre ha una perdita sotto l’erogatore. Sono bravi, bravissimi: ma tutt’altro che perfetti. Magra consolazione."


Leggi tutto l'articolo: "Diario da Shanghai: se questa Cina non è un Paese per italiani", di Nicola Porro
http://www.ilgiornale.it/esteri/diario_shanghai_se_questa_cina_non_e_un_paese_italiani/cina-pechino-shanghai/28-04-2011/articolo-id=519845-page=0-comments=1

May the 1st, Ningxia Afternoons! - 2 Kolegas

Lineup:

Buyi Band Folk. Buyi Band (布衣乐队) make refreshing and natural music, expressing the original disposition of the people of north-west China.

Nucleus Rock. Nucleus (核) first burst into Beijing in 2005, haunting venues over the next year and a half.

Migratory Bird Folk. Invoking Northwest Chinese sounds, Migratory Bird (立东乐队) seeks to make simple folk music.

Wu & The Side Effects Psychedelic. Wu & The Side Effects (吴的反作用乐队) is one of Beijing's most energetic and exceptional live acts.

Skarving Ska. Skarving Orchestra is a true to type SKA BAND which composed by 7 professionals in 2007 fall.

Meng Zhi Folk. Meng Zhi (孟志) is a soulful guitarist playing in the Beijing area.

The Rudeness Ska. The Rudeness (previously The Scar) is a five-piece ska group who reinvented themselves in 2010.


Where: 2 Kolegas

21 Liangmaqiao Lu 亮马桥路21号

Source:
http://www.beijinggigguide.com/en/gig/1932/14:00:00

May the 1st, MIDI Music Festival - Jinglangdao Park

Song Stage Lineup:

13:00 → 13:30
K362 Metal. K362 is an indie metal group from Jilin living in Beijing.
13:50 → 14:20
Misandao Punk. Misandao (蜜三刀) is an old-style punk band in Beijing.
14:40 → 15:10
DH & Chinese Hellcats Jazz. DH & Chinese Hellcats (地狱猫)are a fun mix of swing, jazz, and pop that gets everyone's toes tapping。
15:30 → 18:10
Mya Audrey Pop, Jazz (Switzerland). Mya Audrey is a pop/jazz singer and pianist from Switzerland.
16:30 → 17:10
Descendants Metal. Descendants (末裔) is an avant-garde metal band with a twist.
17:30 → 18:10
Dengel Metal. Dengel is a local goth-metal six-piece band formed in 2004, taking their name from the combination of the English words "Devil" and "Angel".
18:30 → 19:10
SMZB Punk. SMZB (生命之饼) was founded in 1997, as the first punk band in WuHan, one of the earliest punk bands in China.
19:30 → 20:10
Paradise Metal. Paradise (天堂) have been around in some formation or another since 1992.
Tang Stage Lineup:
13:30 → 14:00
The Ghost Spardac Emo, Metal, Rock. The Ghost Spardac (斯巴达), the emo-ish rock band, was founded in 2008.
14:20 → 14:50
The On Fires Punk, Rock (Australia). Who knew that a chance meeting of two teenagers at a swimming camp on Australia's Gold Coast would lead to an international touring act playing Party Punk'n'Roll?
15:10 → 15:40
Finger Family Rock. Formerly W.ING, the newly-named Finger Family (指人儿) is a diverse indie rock band with many varying influences.
16:00 → 16:30
Nanwu Folk. Nanwu (南无乐队) has a highly melodic style, integrating Chinese and Western music.
16:50 → 17:30
Left-Right Band Hard Rock. Left-Right Band (左右), is a new generation of force the Chinese music market.
17:50 → 18:30
Brain Failure Punk. (脑浊 Nao Zhuo) The first punk band in China ever to self-release an album, Brain Failure has been playing Beijing venues since 1998.
18:50 → 19:30
Mongol800 Punk, Ska (Japan). MONGOL800 (モンゴル800) is a Japanese rock band that has found popular success over the past years.
20:00 → 22:00
Mr. Big Hard Rock (USA). Mr Big is a hard rock band started in the USA in the 1980s who have become popular the world over.

Where: Jinglangdao Park

北京市门头沟京浪岛公园

Source:
http://www.beijinggigguide.com/en/gig/1964/13:30:00

Wednesday, April 27, 2011

Submission of information about alleged crimes against humanity in Syria

For the attention of Mr. Luis Moreno-Ocampo

Prosecutor of the International Criminal Court


Dear Sir,

My name is Karim Fael and I'm writing this letter, on behalf of several fellow syrian citizen, to formally submit an allegation against the syrian regime to your office. Although I strongly believe that only a syrian court has the right to prosecute and judge - in the name of the syrian people - those who are responsible for what is going on, I'm aware that this can't happen before the downfall of the regime. The reality in Syria, is that the state and its apparatuses have managed to eliminate all other forms of institutional life within the country, and at the same time they managed to oppress any individuals and any group whose aim was to build such structure. This fact adds further difficulty to the hard mission of the people of syria calling for a radical change. And these are some of the reasons that pushed me to write this communication.

As underlined by Brandon Henander in a recent article, governments have attacked and killed civilian protesters across North Africa and the Middle East. These events have resulted in action by the International Criminal Court against Libya but inaction against similar atrocities in other Middle Eastern states.

Reading the Rome Statute, Syria in particular seems to have met unequivocally the qualification for an official scrutiny by the Office of The Prosecutor of the ICC.

This communication is therefore intended to be the first step towards the submission of a full case - providing informations, evidences and international law referrals - against the Syrian regime for an official investigation for crimes against humanity.

Below I quote the article 7 of the Rome Statute:

For the purpose of this Statute, `crime against humanity´ means any of the

following acts when committed as part of a widespread or systematic attack directed against any civilian population, with knowledge of the attack:

1. Murder;

2. Extermination (includes the intentional infliction of conditions of life, inter alia the deprivation of access to food and medicine, calculated to bring about the destruction of part of a population);

3. ...

4. Deportation or forcible transfer of population;

5. Imprisonment or other severe deprivation of physical liberty in violation of fundamental rules of international law;

6. Torture;

7. ...

8. Persecution against any identifiable group or collectivity on political, racial, national, ethnic, cultural, religious, gender as defined in paragraph 3, or other grounds that are universally recognized as impermissible under international law, in connection with any act referred to in this paragraph or any crime within the jurisdiction of the Court;

9. Enforced disappearance of persons;

10. ...

11. Other inhumane acts of a similar character intentionally causing great suffering, or serious injury to body or to mental or physical health.

The brutal crackdown against protesters calling for reform has left some 400 people dead since mid-March.

The Syrian government - said Salil Shetty, Amnesty International´s Secretary General - is clearly trying to shatter the will of those peacefully expressing dissent by shelling them, firing on them and locking them up. The Syrian government and its security forces have long felt able to operate with total impunity, and we are now seeing the result of that in the kinds of bloody acts that they have been committing on the streets of Syria in recent days. President al-Assad and those around him have to understand that their actions will have consequences, namely that if they gun down their own citizens the international community will hold them individually criminally responsible before the ICC or national courts of states exercising universal jurisdiction.

The government last week announced the lifting of the 48-year-old state of emergency, but violence has since spiralled, with at least 120 people killed on Friday, until then the bloodiest day so far. Amnesty International has received the names of 393 people killed since protests began, but the real number is likely to be higher. In a number of incidents, snipers have targeted wounded people lying in the streets and people trying to assist them, according to Amnesty International's sources.

After the Syrian army deployed in Dera'a on 25 April, tanks were reportedly used to shell residential buildings where there was no evidence that the persons inside were armed. At the moment the city is still under heavy and inhuman siege.

Also according with Amnesty International several hundred people have been arrested across the country, the vast majority held incommunicado and with their whereabouts unknown. Many of those who have been released have reported that they were tortured in detention. The human rights violations by the Syrian authorities reported in the last few weeks include murder and torture and appear to have been committed by members of the security forces as part of a widespread - as well as systematic - attack on the civilian population.


Best Regards,

Karim Fael

Superba (e sempre inascoltata) Li Yinhe

Sul femminismo cinese

"La Cina deve risolvere il problema della rettificazione del nome femminismo, opporsi allo sciovinismo maschile presente tanto nella nostra vita politica, economica e sociale quanto all’interno del nostro sistema di valori; opporsi alla discriminazione di genere che coinvolge le donne, aumentare il numero di donne all’interno della Conferenza del Popolo e nella forza lavoro. Bisogna altresì aumentare il reddito medio delle donne (attualmente equivale a circa il 70% del livello degli uomini), migliorare lo status della donna all’interno della vita famigliare, realizzare un femminismo che sostenga l’uguaglianza tra uomo e donna, creare un’ideale società femminista di parità."


Sulla prostituzione in Cina

"Dato che il rapporto maschi/femmine è di 120 bambini per 100 bambine, una volta che queste generazioni arrivano all’adolescenza, si verifica la situazione per cui centinaia di migliaia di ragazzi non trovano una donna, e diventano una potenziale massa di popolazione che necessita di servizi sessuali; non si può pretendere che migliaia di persone si affidino alla masturbazione per appagare un desiderio sessuale."


Traduzioni intere (di Lucia de Carlo):
http://carattericinesi.china-files.com/aprile08.php


p.s. Dedicato a Laura :)

Analysis: Shandong postcard: big changes sweep rural China

"A cheery woman about 50 tending a potato field said she earns 40 yuan ($6.15) a day. It's not a king's ransom, but it's nearly twice as much as she was getting three years ago. At the side of the field stands her electric bike, a must-have for those with money to spare for the first time."

Read all the article:

http://www.reuters.com/article/2011/04/25/us-china-economy-rural-idUSTRE73O32820110425

Hard job

"Separated from her mother by the Cultural Revolution, the author Xinran grew up with her grandparents and considered herself an orphan. Years later, with her own child, she found herself making the same mistakes"

Read all the article:

http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/2011/apr/24/xinran-childhood-motherhood

Tuesday, April 26, 2011

北京国安 - 大连实德 3 : 0 Beijing Guoan - Dalian Shide 3 : 0









Monday, April 25, 2011

Una poesia che non mi stanco mai di postare...

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA


di Piero Calamandrei (1889-1956)

... e buon 25 aprile a tutti/e!!

Sunday, April 24, 2011

Party's always on!!











北京科技大学越南文化节 Vietnamese Culture Festival at Beijng Science and Technology University








Gobineau and China

"Gobineau on China: Race Theory, the 'Yellow Peril', and the Critique of Modernity"

by Gregory Blue

Source: Journal of World History, Vol. 10, No. 1 (Spring, 1999), pp. 93-139 Published by: University of Hawai'i Press

http://www.jstor.org/stable/20078751

Caochangdi Photospring Festival - Beijing

LIVE!

http://www.24h.com/

China Cancels Academic Debate

"Communist Party officials this weekend abruptly canceled a debate competition among students from 16 universities on the topic of China’s 1911 revolution, one official said, in another apparent sign of the party’s determination to quash gatherings that might inspire dissent against the government."


Read all:
http://latestchina.com/article/?rid=33914

Saturday, April 23, 2011

Marco Polo croato?

"L'ex presidente croato Stjepan Mesic, scrive l'agenzia Hina, «ha inaugurato il museo dedicato a Marko Polo nella città cinese di Yangzhou». «Marko» Polo? Con la «k»? Esatto. Mesic ha anzi ricordato solennemente quel «viaggiatore del mondo nato in Croazia che ha aperto la Cina all'Europa». I cinesi, pare, hanno applaudito. Prova provata che le nostre autorità non sanno fare il loro mestiere: è mai possibile farsi scippare Marco Polo?"


"«Ecco Marko Polo, esploratore croato». Se Zagabria ci scippa l'eroe del Milione
L'ex presidente va in Cina e celebra «il viaggiatore di Curzola» che ha avvicinato i due mondi"

di Gian Antonio Stella

http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_22/per-conquistare-la-cina-marco-polo-diventa-croato-gian-antonio-stella_4857d1de-6ca2-11e0-902f-2f9ba9bc9f1b.shtml?fr=box_primopiano

Thursday, April 21, 2011

Rivoluzionari di professione: 李张鲁 parla dei nonni

李张鲁 (anche chiamato Dennis Roudenko) è uno studente cinese della Beijing Foreign Studies University. Ha una ventina d'anni. È alto, magro, capelli biondi ricci, occhi azzurri. A mandorla. È nato e cresciuto a Pechino, cinese madrelingua, parla russo e inglese fluentemente. Rivendica la sua nazionalità, quella cinese, e la sua etnia, quella han. È un figlio della storia contemporanea cinese, perché nipote di quattro celebri personaggi della Cina comunista. Suoi nonni sono stati 李立三 (sindacalista e importante leader del PCC), Elizhabeth Kishkina (aristocratica russa che ha servito la causa bolscevica), Zhang Bao (comunista cinese vissuto in America ed Unione Sovietica) e Nadia Roudenko (assistente segretaria sovietica del Comintern).
Questa sera all'Università delle nazionalità 中央民族大学 ha dato una lettura sulla storia della sua famiglia, una famiglia del tutto particolare: due nonne sovietiche sposate a due leaders comunisti cinesi, le cui vite si sono intrecciate con i personaggi più famosi della storia comunista cinese e russa. La lettura è parte di una serie di interventi organizzati dal sociologo americano Mark LeVine: quando il professore ha chiesto a Dennis quale fosse il mestiere dei suoi nonni, il giovane cinese ha risposto: “Rivoluzionari di professione!”.

In realtà i nonni di Dennis hanno passato la vita a sputare sangue: sbattuti da un paese all'altro, sposati sin da giovanissimi alla causa comunista, sempre in fuga da fascisti e americani prima, da stalinisti e maoisti poi, i quattro nonni hanno passato gran parte della loro esistenza in esilio o in carcere. Zhang Bao è stato quasi vent'anni in un gulag sovietico. 李立三 è morto per le torture subite durante la Rivoluzione culturale. Le povere nonne hanno subito doppiamente le pene sofferte dai loro mariti cinesi.
Dennis ci ha parlato di Russia pre comunista, di sindacati clandestini in Cina e negli Stati Uniti, del giornale 救国时报 bandito nella Cina repubblicana, del movimento anti-imperialista 五卅运动 del 1925, del grande sciopero dei minatori ad Anyuan 安源路矿工人大罢工 in cui hanno partecipato anche (oltre al nonno) Mao Zedong e Liu Shaoqi, di purghe staliniane, di 毛岸英 figlio del presidente Mao, morto durante la Guerra in Corea, delle famose 批斗会, ovvero degli incontri di critica anti-borghese durante la Rivoluzione culturale. Nonne e nonni hanno foto coi principali leaders cinesi, da Mao, a Zhou Enlai a Deng Xiaoping. “Mio nonno Zhang Bao è stato diciassette anni in un gulag. Ed è sopravvissuto. Perché era un comunista. Uno vero”, ha detto alle decine di persone presenti all'incontro.
Spietato contro i servizi segreti americani e i nazifascisti tanto quanto contro gli eccessi dello stalinismo e del maoismo, Dennis ha rivendicato il suo orgoglio cinese (patriottismo ottocentesco, alle mie orecchie) e la passione per la civiltà contadina cinese: ha fondato un'organizzazione on-line che raccoglie fondi per i contadini del Gansu. “In America ci sono i farmers (“contadini”, ndt), ovvero gente che lavora nelle fattorie e ha un mucchio di soldi. In Cina ci sono i peasants (“contadino”, ma in senso più dispregiativo, ndt), miserabili che vivono in condizioni pessime. É a loro che dobbiamo pensare, per la Cina e lo sviluppo della nostra grande nazione”, ha detto a termine della sua lettura. Qui il sito da lui tenuto:

http://www.yinongdai.com/index.shtml

Devo ammettere di essere rimasto decisamente colpito da questo ragazzo nipote di rivoluzionari, nel bene e nel male. Mi ha fatto molto riflettere sul senso della storia con la “S” maiuscola. Di certo, mentre lui parlava a cinque metri da me, mi sembrava di avere un pezzo di storia in carne ed ossa a portata di mano.

21 aprile 1921-21 aprile 2011: in ricordo di un antifascista

"Non dobbiamo illuderci che sia solamente il fascismo che terrorizza le piazze d'Italia; è la borghesia col suo governo, le sue spie, i suoi armati, che cerca tutti i mezzi per strangolare la volontà dei lavoratori... Non sono le sole organizzazioni fasciste, perché allora basterebbero le forze giovanili nostre per ridurre al silenzio questa gente, ma è tutta l'intera borghesia"

Ferruccio Ghinaglia (1899-1921), ucciso dai fascisti

Una volta tanto

Ennesima nottata passata a bisbocciare con studenti di varie nazionalità di fronte al dormitorio di noi espatriati del campus. Ennesima nottata a birre, ravioli, musica dal cellulare e dibattiti intellettuali senza capo né coda. Ennesima nottata passata a disturbare i poveri studenti che dormirebbero ben volentieri se non fosse per il nostro chiasso. Quando verso le quattro di mattina si sono accese delle luci e qualcuno alla finestra ha urlato “Volete farla finita!? Fra poche ore abbiamo gli esami!”, un bisbocciante da sotto ha risposto “Ed è per questo che beviamo!”.

Mah. Ricordo un'accesa discussione con uno studente ucraino di giornalismo, un filosofo finlandese e un olandese che si occupa di scienze politiche su temi quali “Se il denaro sia il male assoluto”, “Se sia una colpa essere ricchi”, “Se sia imperialista esportare idee di parità sessuale”, “Se l'alcolismo russo abbia o meno eguali”. E più in là ragazze latino americane ballavano danze tribali al ritmo di un cellulare che sbraitava musica non meglio definita.

La cosa eccezionale di ieri notte è in realtà una cosa per nulla eccezionale, ma della quale ho goduto: una volta tanto la lingua franca dominante non è stata l'inglese bensì lo spagnolo. Per una strana coincidenza ieri sera il numero di studenti africani, sudamericani e italiani in grado di comprendere e parlare in spagnolo ha superato il numero di studenti fluenti con l'inglese. Una volta tanto la secondo lingua imperialista (lo spagnolo) ha dominato sulla prima (l'inglese).

Aspettando che il cinese diventi la lingua più parlata al mondo da non cinesi, vi saluto e vi do appunamento alla bisboccia di stanotte, stesso posto stesso ora.

Art can be dangerous: Salman Rushdie on Ai Weiwei's arrest

"Art can be dangerous. Very often artistic fame has proved dangerous to artists themselves. Mr. Ai’s work is not polemical — it tends towards the mysterious. But his immense prominence as an artist (he was a design consultant on the “bird’s nest” stadium for the Beijing Olympics and was recently ranked No. 13 in Art Review magazine’s list of the 100 most powerful figures in art) has allowed him to take up human rights cases and to draw attention to China’s often inadequate responses to disasters (like the plight of the child victims of the 2008 earthquake in Sichuan Province or those afflicted by deadly apartment fires in Shanghai last November). The authorities have embarrassed and harassed him before, but now they have gone on a dangerous new offensive."


Read all:

http://www.nytimes.com/2011/04/20/opinion/20Rushdie.html?_r=2

Fare del proprio meglio nel misurarsi con i problemi a noi contemporanei

"Tratterò del problema di parlare di scienza come tale nel mondo antico nel prossimo capitolo. Ma la teologia è ancor più perniciosa, poiché muove dal presupposto che gli antichi mirassero ad avvicinarsi a idee moderne - e che nella misura in cui non vi riuscivano, inevitabilmente dovessero fallire miseramente. Ma ovviamente essi non potevano prevedere il futuro. Come noi, facevano del loro meglio nel misurarsi con i problemi a loro contemporanei."


Geoffrey E. R. Lloyd, "Grecia e Cina: due culture a confronto"

Leggendo Pasolini

Essi sempre umili
Essi sempre deboli
essi sempre timidi
essi sempre infimi
essi sempre colpevoli
essi sempre sudditi
essi sempre piccoli,
essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,
essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi
in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,
essi che si costruirono
leggi fuori dalla legge,
essi che si adattarono
a un mondo sotto il mondo
essi che credettero
in un Dio servo di Dio,
essi che cantavano
ai massacri dei re,
essi che ballavano
alle guerre borghesi,
essi che pregavano
alle lotte operaie...

... deponendo l'onestà
delle religioni contadine,
dimenticando l'onore
della malavita,
tradendo il candore
dei popoli barbari,
dietro ai loro Alì
dagli occhi azzurri - usciranno da sotto la terra per uccidere -
usciranno dal fondo del mare per aggredire - scenderanno
dall'alto del cielo per derubare - e prima di giungere a Parigi
per insegnare la gioia di vivere,
prima di giungere a Londra
per insegnare ad essere liberi,
prima di giungere a New York,
per insegnare come si è fratelli
- distruggeranno Roma
e sulle sue rovine
deporranno il germe
della Storia Antica.
Poi col Papa e ogni sacramento
andranno su come zingari
verso nord-ovest
con le bandiere rosse
di Trotzky al vento...



"Profezia", di Pier Paolo Pasolini

Feeling Vietnam

感受越南

开幕时间:2011年4月23日(星期六)13。30
地点:北京科技大学
主办单位:在京越南留学生联谊会
协办单位:越南驻华大使馆,北京科技大学
节目内容:运动会,民间游戏,文化展览,美食展示,文艺表演

Feeling Vietnam

Time: 13.30, April 23rd, 2011
Venue: University of Science and Technology
Organizers: Vietnamese Student Association in Beijing
Co-organizers: Vietnam Embassy in China, University of Science and Technology

Wednesday, April 20, 2011

ThinkIN China, 7th meeting

Dear all

ThinkIN China i pleased to invite you to next event

是否选择韬光养晦?
Taoguang Yanghui or not?

China’ s discourse on foreign policy strategy

by Zhang Qingmin, China’s Foreign Policy, U.S. Foregin Policy Professor,
Center for International & Strategic Studies, Beijing University

the 26nd of April at 7PM

The Bridge Cafe
Rm 8, Bldg 12, Chengfu Lu
成府路五道口华清嘉园12号楼8号
010-82867026

Looking forward to seeing you there!

Sunday, April 17, 2011

There may be at last 200 million climate refugees by 2050

"Home", a documentary I strongly recommend. By Yann Arthus-Bertrand, 2009.

Difendere la tesi di dottorato con un tassista abusivo...

Stranamente Pechino non smette ancora di stupirmi. Di post sui tassisti in Cina ne avrete letti a bizzeffe, in ogni blog e social forum di stranieri a Shanghai, Pechino, Canton e via dicendo... Tuttavia la breve avventura con un tassista abusivo di ieri ve la voglio raccontare.

Solitamente non prendo "heiche" (letteralmente "auto nera"), ovvero taxi abusivi. Il motivo è semplice: costano di più e non hanno alcun tipo di assicurazione.
Ore due di notte, zona Torre del tamburo, dove ero a bisbocciare con un'altra ventina di giovani espatriati. Sul ciglio della strada attendo un taxi che mi riporti a casa. In lontananza vedo avvicinarsi un'auto col cartellino a luce rossa: "Taxi libero". Evvai. Passano i secondi e comincio ad avere i primi dubbi: l'auto è nera, di tipo diverso dal classico taxi pechinese... e non ha neanche la maniglia. Il tipo mi apre la porta e io monto in macchina. Ha il tassametro e un GPS (mai visto in altri taxi) ma è palesemente un abusivo. "Ok amico - penso - è il miglior finto taxi che abbia mai visto".

Ovviamente il tale non conosce la strada fino alla mia università, ma sembra iperattivo e ben disposto a parlare. Io dormirei volentieri, ma il tipo mi snocciola le solite domande: "Da che paese vieni? Cosa fai a Pechino? Quanto guadagni al mese?". "Non lavoro. Non guadagno. Faccio ricerca. Sto aspettando di discutere la tesi e poi me ne vado. Voglio solo andare via" borbotto. E lui "Di cosa tratta la tesi?". Sorpreso dalla sua domanda ma per nulla scomposto "Donne. Migranti. Emancipazione femminile". E ancora con maggiore sorpresa inizia un'accesa discussione tra me e lui di una ventina di minuti su donne cinesi, relazione tra emancipazione e migrazione, infine (immancabili) Confucio e Mao Zedong. Toni accesi davvero, ho dovuto praticamente fargli un riassunto particolareggiato delle mie 150 pagine di tesi con particolare attenzione ai passaggi chiave, che lui attaccava e contestava senza tanti problemi. Minchia che faticata. Alla fine ha preso a dirmi la sua sulle donne cinesi e a parlarmi della moglie.

Per fortuna arriviamo alla porta dell'università. Una corsa del genere di solito mi costa tra i 3 e i 3 euro e cinquanta. Infatti anche il suo tassametro segna tre euro. A me non mi freghi, caro mio tassista abusivo con indole contestatrice e proto accademica. Ma con mia grande sorpresa il tipo fa "Sono 2 euro". Lo guardo "Sicuro?". "Van bene due euro". Gli lascio l'equivalente in renminbi e esco dall'auto. "Sei un grande", gli faccio.

Cazzo, un grande davvero.

Umani restiamo

Storie di migranti cacciati da un capo all'altro del Vecchio continente e di pacifisti rapiti e uccisi da estremisti religiosi fuori di testa...

A Gaza, come a Lampedusa e Ventimiglia: RESTIAMO UMANI!

Un détenu se suicide avec son kit anti-suicide

"Un jeune détenu de 23 ans est mort après s’être pendu en utilisant son kit anti-suicide, jeudi au centre pénitentiaire du Havre.

Le jeune homme, qui avait été placé dans une cellule du quartier disciplinaire, «a roulé comme un journal» le pyjama en papier déchirable de son kit de protection, qui est ainsi «devenu plus dur», a expliqué Jean-Philippe Lemaitre, secrétaire local UFAP-UNSA et surveillant à la prison du Havre."


Source:
http://www.liberation.fr/societe/01012332201-un-detenu-se-suicide-avec-son-kit-anti-suicide

Dedicated to Seva and Beiwai's Blue Chairs crazy time

Hey chick, come outside,
I brought my guitar specially for you,
I'll play some cool tunes for you,
But if you won't come out I will punch you in your face!

By your house
By your house
By your house
By your house

Hey, friend come out to a porch,
And stop listening to your parents arguing.
I will carefully take you to a hayloft,
But if you won't come out,
I will pee all over your fences!

By your house
By your house
By your house
By your house

Hey chick, come out to listen to some Rock,
I brought a tape recorder specially for you
But if you won't come out,
Keep in mind you bitch,
I will be singing shit songs by your house all night long!!

By your house
By your house
By your house
By your house

Friday, April 15, 2011

Candle vigil for Vittorio Arrigoni

Dear all,

Please join a candle vigil in Bethlehem tonight at 7pm in the memory of ISM activist VITTORIO ARRIGONI killed last night in Gaza.

Bring candles and please circulate.

E' stato morto un ragazzo

"È stato morto un ragazzo. Federico Aldrovandi che una notte incontrò la polizia"

un documentario per capire in che razza di paese viviamo. Di Filippo Vendemmiati.

Omaggio al compagno Gagarin

Banda Bassotti "Compagno Gagarin"

http://www.youtube.com/watch?v=1oNCnqKKyfo

Burma punk

"Festa dell'acqua, sfilata di giovani punk a Rangoon"

http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/37136/

Thursday, April 14, 2011

Un estratto in italiano della tesi di dottorato di Liu Xiaobo

"L’uomo è nato libero, ma ovunque è in catene. Questa celebre frase di Rousseau [Il Contratto Sociale, ndt] indica che l'umanità intesa come esistenza limitata nel mondo reale difficilmente si può liberare dal suo destino tragico. Non bisogna credere che io apra con questa frase per sorprendere. Chiunque desideri realmente ripensare sé stesso, può pensare che questa frase indichi solamente una verità semplice e certa.

Tuttavia la paura istintiva dell'uomo la copre strato dopo strato. Non importa che l'umanità con chissà quanta intelligenza e abilità nasconda questa semplice verità; verrà un momento critico in cui l'intelligenza di qualcuno la svelerà, facendo così sospirare i pavidi studiosi. Il sistema delle regole oggettive non prende mai in considerazione i desideri soggettivi. L'umanità non ha altra scelta che assecondare questi desideri o reprimerli, a prescindere da quanto essi siano virtuosi. Le regole della fisica hanno da sempre permesso che dal gelo l'umanità possa far sgorgare sangue caldo, che la vita si risolva in un meccanismo soggetto alle inevitabili regole del determinismo della materia inorganica come una particella del cosmo infinito.

Ma in tutto questo l'individuo?"


[Traduzione inedita di un estratto di Estetica e libertà dell’uomo, tesi di dottorato di Liu Xiaobo, già apparsa il 1 Aprile su Saturno, inserto culturale de Il Fatto Quotidiano, e che su China Files pubblichiamo per la prima volta integralmente]
di Cecilia Attanasio Ghezzi e Edoardo Gagliardi

http://china-files.com/it/link/10004/bellezza-e-liberta-trascendenza-dellesperienza-estetica

Who's your daddy?

"Living in Beijing I have managed to develop a relatively high level of tolerance to inquiries which many Westerners perceive as personal. I am now fine with strangers asking me about my salary, my age, my weight, my medical history, my girlfriend's age, when I plan to get married and a number of other nonsense questions, answers for which are usually reserved for the closest friends back home. Yet, the tactlessness of strangers gets to me the most when I am in the company of my Chinese girlfriend's 4-year old daughter from her first marriage. The curiosity must be driving these strangers mad, so that they go through extra effort to approach the four-year-old in a supermarket, a restaurant, or a park and ask her "Why don't you look like your Daddy?" Curiosity killed the cat. That's how I feel towards these curious characters."


Read all:
http://beijing.globaltimes.cn/two-cents/miscellany/2011-04/643094.html

Wednesday, April 13, 2011

Come cambiano le norme sessuali in Cina

Due articoli dal blog della sessuologa e sociologa cinese Li Yinhe, tradotti in italiano da Lucia De Carlo.

"Le cronache ufficiali e non ufficiali dei quattromila anni di storia cinese riportano numerosi personaggi e storie d’amore omosessuale, episodi da cui sono nate espressioni correnti ed eufemismi, per esempio la pesca morsicata, che si riferisce a una storia d’amore all’epoca del periodo delle Primavere e Autunni, e la manica tagliata, che fa riferimento a un episodio dell’epoca degli Han occidentali: l’imperatore Ai Di preferì tagliare la manica della propria veste su cui dormiva l’ amato Dong Xian per non svegliarlo.

Le ricerche storiche di Pan Guangdan (1) mostrano come all’epoca degli Han anteriori quasi ogni imperatore avesse un compagno omosessuale. Il quarto imperatore Han, Wendi, aveva tra i propri favoriti Deng Tong, che poté vantare enormi ricchezze grazie al favore dell’imperatore, che gli concesse lo sfruttamento di giacimenti minerari per battere moneta; Deng Tong diventò uno dei tanti personaggi storici che potevano valersi della propria ‘sensualità’ per trarre vantaggi. Durante le dinastie Ming e Qing una legge proibiva ai funzionari di governo di andare a prostitute: si rivolgevano quindi ai fanciulli, in cerca di ‘una strada sostitutiva’."


Leggi tutto:
http://carattericinesi.china-files.com/aprile04.php

Navigare necesse est, vivere non est necesse

Finalmente un buon libro...

"Bastò forse un secondo, in cui ebbi coscienza di quel mio stato di impazienza, perché subito me ne vergognassi. Ecco, dissi irato con me stesso: tu compi sul più sicuro e piacevole dei transatlantici la più bella traversata, avendo a tua disposizione ogni agio della vita. Se la sera hai troppo freddo nella tua cabina, basta che tu prema un bottone perché l'aria si riscaldi; se la luce meridiana dell'equatore ti dà noia, con due passi sei nei saloni ventilati o poco più in là hai una piscina. A tavola puoi scegliere sulla lista di questo perfettissimo albergo natante ogni bibita o vivanda che più ti piaccia: tutto è pronto come per incantesimo, come recato a volo dagli angeli. Puoi goder la solitudine e la lettura, oppure trovare a bordo musica e compagnia quanta ne vuoi. Ti è data ogni comodità e insieme ogni sicurezza. Sai dove ti rechi, conosci quasi esattamente persino l'ora dell'arrivo, sei certo essere atteso da amici. [...] Paragona per un istante questo viaggio con quelli di un tempo, soprattutto con le prime spedizioni di quei temerari che scoprirono gli immensi mari e il mondo intero per noi, vergognati al loro confronto! Prova a immaginarli quando s'imbarcavano sui loro minuscoli velieri, spingendosi verso l'ignoto, ignari del percorso, perduti nell'infinità oceanica, sempre esposti ai pericoli, sempre in balia di ogni bufera o di ogni tormentoso disagio. Non luce la notte, nulla da bere fuorché l'acqua salmastra e tiepida delle botti o quella penosamente raccolta dalla pioggia, nulla da mangiare fuorché gallette rinsecchite e lardo salato e rancido; spesso erano anzi privi di ogni nutrimento per giorni e giorni. Non un letto per dormire, una camera per riposare: caldo feroce e gelo spietato, e in più la coscienza di esser soli, irrimediabilmente soli, nel deserto desolato delle acque. A casa nessuno sapeva per mesi e mesi, anzi per anni, dove essi fossero, essi medesimi ignoravano la meta. La sofferenza li accompagnava, la morte li circuiva in molteplici forme per terra e per mare, la minaccia di uomini ed elementi stava in agguato, la più spaventosa solitudine li ossessionava per mesi e per anni sulle loro miserabili imbarcazioni. [...] Bastò che io richiamassi alla memoria le prime spedizioni dei grandi esploratori perché sentissi acuta la mortificazione di esser stato impaziente."

Da "Magellano", di Stefan Zweig

4月16日,小毛驴市民农园第二届“开锄节”欢迎您!

小毛驴市民农园第二届开锄节暨农夫市集欢迎您

大地长出绿油油的庄稼,
母亲哺育了我们成长,
请原谅我对你无心的伤害,
谢谢你给了我们幸福的生活。
——《大地之歌》

小毛驴市民农园创建于2008年4月,占地230亩,位于北京市海淀区苏家坨镇后沙涧村西,现为北京市海淀区农林委员会、中国人民大学乡村建设中心共建的以“市民参与式合作型现代生态农业”为核心的产学研基地,具体运营由国仁城乡(北京)科技发展中心负责。
三年来,小毛驴市民农园通过将生态农业的种养模式与社区支持农业(CSA)、市民农园的经营管理模式相结合的运作,初步形成一个包含有机农产品产销、市民租地、生态农业示范、参观体验、社会参与、培训教育、人才培养、技术研发、环境保护、理论研究与政策倡导等多领域的综合发展平台,在北京市乃至全国各地、世界生态农业领域引起了强烈关注。
在刚刚过去的2010年,在CSA份额成员和社会各界人士的关注与参与下,小毛驴市民农园取得了令人欣慰的成绩:成员数量比2009年增长了将近10倍,全年共接待万余人次的参观考察与访问交流活动;包括新华社、中央电视台、人民日报、北京电视台等在内的海内外媒体报道超过100家。最令人高兴的是,在小毛驴模式的带动下,全国以CSA模式运作的生态农场已达50余家,全国范围内的生态农业与城乡互动外部环境得到了很大的改善。
2011年,将有接近200户劳动份额成员、400户配送份额成员加入到小毛驴大家庭,“共担风险、共享收益、相互养育”,继续为共同创造新生活、新文化而努力!



http://www.littledonkeyfarm.com/articleinfo/detail_5_9_264.aspx

Tuesday, April 12, 2011

An African-American activist in the court of Mao: The life of Robert F. Williams

"In the United States, February is Black History Month: that last bastion of separate (blacks aren’t part of US history in November?) and unequal (the shortest month of the year). But it did get me thinking about African-American influences in China. One notable example was Robert F. Williams, the civil rights activist and “militant revolutionary nationalist” who moved to China with his wife Mabel at the invitation of Mao Zedong in 1966. Williams and his wife lived in China for three years and if you think your average lao wai gets stared at now, imagine being a black man walking the streets of Beijing at the height of the Cultural Revolution. Williams returned to the USA in 1969, and in his later years this former autoworker and fugitive became a scholar-in-residence at the University of Michigan Center for Chinese Studies."


Source:
http://granitestudio.org/2007/02/16/an-african-american-activist-in-the-court-of-mao-the-life-of-robert-f-williams/

China accuses US of human rights double standards

"China accuses US of human rights double standards
Beijing report says Washington demands internet freedom overseas while imposing harsh restrictions at home

The Chinese government has attacked the US for targeting WikiLeaks while campaigning for internet freedom overseas.

Beijing has a doctrine of non-interference in other countries' internal affairs, but the State Council Information Office releases an annual report on the US human rights record as a riposte to Washington's criticisms. The document says it underlines the hypocrisy of the US and "its malicious design to pursue hegemony under the pretext of human rights"."

Source:
http://www.guardian.co.uk/world/2011/apr/11/china-us-human-rights-double-standards


Here's the English translation, from the China Daily website, of the report:

http://usa.chinadaily.com.cn/us/2011-04/11/content_12303177.htm


Here's the annual US State Department human rights report, to which the Chinese report is a response:

http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2010/

Monday, April 11, 2011

Mamma non ti paga la retta universitaria? Ammazzala a coltellate!

"A man studying abroad was detained this week after he allegedly stabbed his mother, who had come to meet him off his flight home, Shanghai police said yesterday.

The victim, surnamed Gu, who had been in a coma, was still in hospital last night, although she was in a stable condition.

The attack took place on Tuesday afternoon in a terminal hall at Pudong International Airport after the suspect, surnamed Wang, returned from Japan.

Gu was there to pick him up, said airport police.

But soon after Wang arrived, the two started to quarrel about his tuition fees at the airport.

Wang suddenly took out a knife from his luggage and stabbed his mother several times, local police said yesterday.

Wang was taken into custody by airport police.

Wang is not wealthy and had disputes with his family about education expenses in the past, according to one of his relatives interviewed by Shanghai-based Xinmin.cn."



Source:
http://www.china.org.cn/china/2011-04/09/content_22320632.htm

They helped build new China

THEY HELPED BUILD NEW CHINA: Early Contributions by Foreign Friends to Building of New China

The fifth in a series about foreigners who came to China from the 1920’s to 1960’s and aided in the founding and building of New China

Hear about the lives and work of

P.V. Sarma (沙尔玛) Singaporean

An English language expert, during the 1940s he was the founder of the Singapore Teachers Union and one of the founders of Singapore’s first political party, the Malayan Democratic Union. His leading the teachers in fighting against the British colonial education system in 1940s-1950s, resulted in 2 1/2 year jail term and finally to his deportation to India as a political detainee. Coming to China in 1959, he and his wife Sarada contributed to China’s efforts to build a socialist society, working extensively in the English language field. He left China in 1991 and passed away in Singapore in 1994.

Sarada Sarma(沙拉达) Indian

One of the founders for of the Tamil language department at China Radio International, she was the first Tamil language teacher in Beijing Broadcasting Institute after new China was founded. She moved to China with her husband in 1959 to participate in the Chinese Socialist Construction. She worked extensively in the field of education field and trained a many Chinese students in Tamil language. Her students are the current Tamil language experts in China. Sarada left China in 1991 and settled in Singapore.

As told by their son

Dr. Abhilash Sarma (沙尔玛)-- Singaporean

Born in China and educated in China and the United Kingdom.Dr. Sarma has been working in China since 1999, mainly focus at bridging foreign investment into China and leadership development in fast growing Chinese economy. He currently works for an American education and training company called DynEd China. His considerable experience in China, provided by his upbringing and education, add great value to his work in present-day China.

Tuesday, April 12, 2011 7:00-9:00 pm Wen Hua, East 1203

Sponsored by Minzu University

SCHOOL OF FOREIGN STUDIES and OFFICE OF INTERNATIONAL RELATIONS

Civil law in Cina

"Il diritto cinese è, infatti, molto più simile a quello detto per brevità di civil law che a quello di common law e molti cominciano a capire che non è tanto la cultura giuridica anglo-americana che può fornire ispirazione alla Cina del XXI secolo ma appunto quella del continente europeo"



"Lo spettro e l'esorcista", di Pasquale Pasquino, in "La Cina, luci e ombre. Evoluzione politica e relazioni esterne dopo Mao", a cura di Carla Meneguzzi Rostagni

Sunday, April 10, 2011

Alcoholic club: non solo un gruppo di ubriaconi

Titolo di questo post avrebbe potuto essere anche “Le piccole cose” o perché no “Cheers to that!”.

A marzo si sa arriva la primavera. E con essa la voglia di vita. E trasgressione. Un po' ovunque. Io racconto quella che passa qui tra le quattro mura della nostra università.

È da un po' che non scrivo. E questo mi dispiace. Significa che qualcosa non va. È un periodo di ansia e malessere generico, puntualmente guarito con laute bevute alla boia d'un Giuda e risvegli a casa di chissà chi.

Per non perderci in discorsi noiosi al sottoscritto in primis, vorrei oggi parlarvi del club alcolico dell'Università del Popolo, Pechino. Fondata da un tale Daniele Massaccesi nel lontano settembre 2010, consiste in un esiguo numero di studenti stranieri che trascorrono le notti nei locali del dormitorio del campus medesimo bisbocciando più o meno allegramente in attesa dell'alba a venire.

Il club non ha soci ma solo partecipanti. Non sono richieste quote d'ammissione, ma solo una passione spontanea ed irrazionale per il brindisi. Recita il motto ufficiale “Party on! Party on! Party on!” (da un testo punk della band belga Funeral Dress) e lo slogan più blasonato è “Everyday is hangover day”. Partecipano semiquotidianamente al club giovani ragazzi e ragazze di etnia e passaporto non ben definito: dai coreani ai brasiliani, dai giapponesi ai canadesi. Età variabile, comunque intorno agli anni venti. Segretario generale per l'anno 2010/2011 è stato scelto il più anziano (qui presente), vice segretario il più giovane, un diciassettene mongolo.

Sempre alla quotidiana ricerca di feste in giro per la città, il club ha come unico obiettivo il piacere nell'incontro collettivo, la formazione di comunità spontanee che si fasciano (termine pessimo) e sfasciano secondo frequenze anarchiche. A nessuno importa di chi sia la festa, l'importante è la condivisione di ogni mezzo alcolico e culinario, secondo la primitva e sacrcosanta ottica del “Felicità esiste solo se condivisa”.

È il perpetuarsi di uno stile. Il tramandare un'arte fondata chissà quando. In essa coinvolgono pratiche universalmente riconosciute quali quelle dell'ospitalità e della libera associazione. Come quando i più anziani (i.e. sempre il qui presente) deliberatamente informano gli ultimi arrivati a proposito di uno stile comunitario e festaiolo che prescinde dalla frustrante equazione “divertimento uguale mettere mano al portafoglio e consumare” e contro la moda di scuola anglosassone del “clubbing”. E se c'è una festa chiami dieci quindici persone e se ne presentano quaranta. E se arriva la polizia si scappa via in massa. E se finisce la birra si divide anche l'ultimo bicchiere. E se scoppia una rissa ne usciamo tutti col naso rotto oppure incolumi. E se c'è solo un letto disponibile allora ci entriamo anche in cento. Un po' così, insomma.

Non è facile intuire la funzionalità del progetto, specie se va sotto il nome di Alcoholic club. Bisognerebbe essere studenti stranieri in un paese e/o realtà distanti da casa. Vivere per mesi o anni lontani dai propri cari e dai propri costumi. In questo caso il testo risulterà familiare. E da spiegare non ci sarà più niente.

Questo post è dedicato a Chingyi, Yu, Jason, Fernando, Blanca, Daniel, Noa, Torian, Ji, Valerio, Leo, Scott, Tram, Vina, Weiwei, Mali, Iwona, Key, Emma, Eki, Ben, Murun, Jiji, Yuri, a tutti gli altri e a tutte le altre.



Scritto ascoltando ripetutamente “Going up the country” dei Canned Heat. Un saluto particolare a chi ha reso speciale la mia scorsa estate maceratese. Flò, Luca ed Alelì in primis.

I migranti a Manduria

I migranti in fuga e la solidarietà del popolo di Manduria: qualcosa di cui andare fieri. Fucilate a parte.

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/219500/golia-in-fuga-da-manduria.html

Giappone: battaglie antinucleari

"Mentre camminiano tra piccole case e una lunga strada deserta, chiedo a Kaori come si senta. «Sono incazzata, mi risponde, perché tutto questo poteva essere evitato». Ha la faccia stanca, un piercing al naso, si muove rapida, peserà 45 chili: è in costante attività dall'11 marzo, il giorno dello tsunami. Facciamo insieme un breve percorso verso la metropolitana, per uscire definitivamente da Sanya, nord ovest di Tokyo, ricettacolo di homeless e disoccupati giapponesi, un posto che non è neanche sulle mappe della città perché il governo se ne vergogna, ma che è diventato un centro di smistamento per gli aiuti alle zone terremotate. "

di Simone Pieranni, per ChinaFiles
http://www.china-files.com/it/link/9980/giappone-tra-gli-organizzatori-della-manifestazione-no-nuke

Storia del punk cinese

"Se l’apertura cinese al mondo esterno ampiamente promossa da Deng Xiaoping dal 1978 fosse cominciata un decennio prima, è probabile che la scena musicale asiatica come la conosciamo oggi si sarebbe sviluppata in maniera radicalmente diversa.

Soprattutto per quanto riguarda quelle frange più estreme del caleidoscopio post rock and roll che generalmente prendono le macronomenclature di metal, punk e alternative, e invariabilmente funzionano da definizioni ombrello per contenere decine e decine di sottogeneri, sottoculture e stili musicali. "


di Marco Ferrarese, per ChinaFiles
http://www.china-files.com/it/link/9975/breve-storia-del-punk-cinese-prima-parte

Fukushima: aiuti, punk e radiazioni

«Vogliamo andare avanti perché vogliamo dare da mangiare ai cani rimasti»

di Simone Pieranni, per IlPost
http://www.ilpost.it/2011/04/09/a-10-chilometri-da-fukushima/

Saturday, April 09, 2011

Ancora problemi di latte in Cina

"LATTE AL NITRATO UCCIDE 3 BAMBINI NEL GANSU

Pechino, 8 apr.- Continua a mietere vittime il latte cinese: tre bambini sono morti e 35 si sono ammalati dopo aver ingerito latte contenente nitrato. E’ accaduto negli ultimi giorni nella provincia nordoccidentale del Gansu. Il governo locale ha fatto sapere che i ricoverati, tutti di età inferiore ai 14 anni, avrebbero bevuto latte prodotto da due aziende locali i cui dirigenti sono stati posti sotto indagine."


Leggi tutto:
http://www.agichina24.it/repository/categorie/in-primo-piano/sanit

Chinese journalism

"The Plight of the Chinese Newspaper Reporter

By Christina Larson

"There is a saying that Chinese people are afraid of officials, and officials are afraid of foreign reporters," my friend Yang, a wily reporter for one of Beijing's city newspapers, told me as we were driving to dinner one evening. That was last spring, well before the government's recent efforts to intimidate foreign reporters attempting to cover calls for a "jasmine revolution," but it has been true a long time. "You have the power in China," he said, teasing me."


Read the article:
http://www.theatlantic.com/international/archive/2011/03/the-plight-of-the-chinese-newspaper-reporter/72803/

Thursday, April 07, 2011

Sapevo sarebbe successo

"Blitz in un negozio cinese
C’erano quattro italiani in nero"

Leggi l'articolo qui:
http://www.cronachemaceratesi.it/2011/04/06/blitz-in-un-negozio-cinese-cerano-quattro-italiani-in-nero/

European Enlightenment in Beijing

"China’s new Age of Enlightenment
National Museum in Beijing looks to 18th-century Europe for its grand reopening

Imagine you are a rising global superpower of 1.3bn people. You have spent three decades ramping up a $5 trillion economy and upgrading your infrastructure. Now you are reopening your national museum—where you tell your story to your citizens and visitors—after a four-year renovation and expansion that has made it the largest museum building in the world. The immense columned edifice overlooks your capital’s historic central square, a hallowed site that echoes with painful memories of the not-so-distant past. What topic do you choose for your first international exhibition?
For the National Museum of China, on Beijing’s Tiananmen Square, the topic is the European Enlightenment."


Source:
http://www.theartnewspaper.com/articles/China’s+new+Age+of+Enlightenment/23495

Tuesday, April 05, 2011

Police Raid Shanghai Gay Bar and Detain More Than 60

"BEIJING—More than 60 patrons and employees at a gay bar in Shanghai were swept up in a police raid early Sunday morning and held for more 12 hours, according to the state media and several of those detained.

Shanghai Daily, a state-owned English language newspaper, said the police were investigating reports that a male go-go dancer had been performing a “pornographic” show at the bar, named Q Bar, which recently opened on the city’s revitalized historic waterfront."


Read all:
http://www.nytimes.com/2011/04/05/world/asia/05shanghai.html?_r=1

Cervelli in fuga?

La documentazione sulla Condizione occupazionale dei laureati, presentata alla recente Conferenza Internazionale di Bologna, è online sul sito di AlmaLaurea.

Per esplorare tutta la documentazione analitica (per Ateneo, gruppo disciplinare, Facoltà, corso di laurea, tipo di laurea, puri/ibridi e genere):

http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/tendine.php?config=occupazione

Per consultare il testo completo del Rapporto:

http://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione09/volume.pdf


Video:

Laureati e aziende si raccontano
http://www.almalaurea.it/info/video/bologna2011/index.shtml

Il contributo di Romano Prodi
http://www.almalaurea.it/info/video/bologna2011/index.shtml

Sintesi della presentazione del XIII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati italiani
http://www.flashvideo.it/codec/292/1329/

New Radical Thought

"In the government’s latest effort to bolster China’s Social Management campaign, Peking University’s Communist Party Committee has announced plans to instate a screening program in May that would identify and take measures to correct students prone to having “radical thoughts.” The health screening and consultation process requires that all students be screened and pass a ten-point checklist to help those suffering from a range of problems including psychological fragility, “radical thoughts”, poverty, and internet addiction. According to university officials, the program’s main goal is to help students finish school, “achieve an all-around and healthy development,” and “create an environment for healthy growth.”"

Read all: China Scope 65: Reviving the Cultural Revolution – China’s social management campaign targets “Radical Thought”
http://chinaelectionsblog.net/?p=15003

Saturday, April 02, 2011

Hanno. Pagato. Adesso.

Se ne parlava già da un po', finalmente oggi è accaduto sul serio: porcavacca han privatizzato il servizio internet! Per i non laureati in economia, significa che da oggi dobbiamo pagare un tot al mese per poter avere l'accesso ad internet. Bel cazzo di pesce d'aprile.

Immaginate due dormitori pieni zeppi di studenti stranieri che dall'oggi al domani non hanno più internet in camera... Giovani di diverse nazionalità brancolare nei corridoi, in ascensore, nelle scale, al piano terra, lanciarsi sguardi allucinati e contrariati: “Non abbiamo internet. E ora!?”.

Il processo per riavere l'accesso a internet non è neanche troppo complicato: bisogna pagare un euro al centro servizi tramite tessera studentesca magnetica. Entro 24 ore riabilitano il servizio. Problemi: 1) gli studenti senza borsa di studio del governo cinese non sono collegati ad una banca, dunque non hanno soldi nella tessera studente 2) alcuni studenti con borsa di studio sono collegati ad una banca diversa dalla Bank of China, e per questi il servizio non funziona 3) per tutti, dobbiamo aspettare almeno 24 ore prima di essere ricollegati alla rete. Tragedia!

Non avendo internet, gli studenti non hanno più ragione di starsene in camera. Sì, c'è ancora qualcuno che studia su libri di carta, altri giocano al computer, qualcuno dorme sul letto, altri ancora ammazzano la noia scopando. Ma di base il problema è apocalittico: l'assenza del web.

Ed allora eccoci ad occupare fisicamente corridoi e pianerottoli, cercando di farci venire in mente qualcosa da fare. Orgia collettiva? Idea subito bocciata da grande parte delle studentesse vergini e/o ammogliate. Assalto alle banche? La percentuale di marxisti e anarco-insurrezionalisti è pietosamente bassa: idea bocciata. Andiamo a protestare contro la ditta che ha vinto l'appalto per la privatizzazione del servizio? Troppo tardi. Pic-nic di fronte al dormitorio? Oggi piove e la pioggia spara a terra le simpatiche radiazioni che provengono da Fukushima. Meglio non uscire di casa.

E allora che si fa? Alcuni studenti hanno letteralmente assaltato l'internet café più vicino al dormitorio. Non si vedevano così tanti studenti stranieri in una internet café dai tempi della disfatta di Caporetto. Qualcuno ha anche proposto di improvvisare una festa nelle aule computer stesse: basta chiudere le porte, alzare il volume della musica e portare una decina di casse di birra. Buona idea. E allora stasera festa, se ci cacciano dal café occuperemo la lobby del dormitorio, se ci cacciano anche da lì occuperemo la mia stanza o al massimo ci godremo in po' di pioggia radioattiva.

“Ma d'altronde l'imbarazzo è solo un residuato dell'ideologia borghese”
dal film “Porci con le ali”, 1977

“Io non sono un antiproibizionista. Io sono un drogato”
dal docu-film “Siamo fatti così”, 2003