Monday, December 29, 2014

Interessarsi alla Cina è interessarsi a se stessi.

"Se la Cina è quasi assente da queste pagine, non è perché non mi interessasse: non è necessario essere adulti per buscarsi quel virus che a seconda dei casi meriterebbe il nome di sinomania, sinolalia, sinopatia, sinolatria o addirittura di sinofagia - appellativi da modulare in base all'uso che il soggetto fa del paese eletto. Si comincia appena a capire che interessarsi alla Cina è interessarsi a se stessi. Per ragioni molto strane, che hanno senz'altro a che vedere con la sua immensità, con la sua antichità, con il suo livello ineguagliato di civiltà, con il suo orgoglio, con la sua raffinatezza mostruosa, con la sua crudeltà leggendaria, con la sua sporcizia, con i suoi paradossi, più insondabili che altrove, con il suo silenzio, con la sua bellezza mitica, con la libertà di interpretazione permessa dal suo mistero, con la sua pienezza, con la sua reputazione di intelligenza, con la sua sorda egemonia, con la sua continuità, con la passione che ispira, infine e soprattutto con la sua ingratitudine - per queste ragioni poco confessabili, quindi, gli individui provano un impulso viscerale a identificarsi con la Cina, peggio, a vedere nella Cina l'emanazione geografica di se stessi. E sull'esempio delle case chiuse, dove il bravo borghese si reca per realizzare le sue fantasie più inconfessabili, la Cina diventa il territorio in cui è permesso abbandonarsi ai propri istinti più bassi, cioè a parlare di sé. Infatti, con un mascheramento assai comodo, parlare della Cina finisce sempre per voler dire parlare di se stessi."

A. Nothomb

Sunday, December 28, 2014

L'11 settembre a Ponte Sant'Angelo




"Vittima degli eventi" (2014), di Claudio Di Biagio 

Condannati alla qualità (?!)



"Mica ci condivano l'insalata, i cinesi"

Fonte:
http://china-files.com/it/link/44240/dragonomics-lolio-di-zhou

La solitudine della seggiovia...


All'attacco dei ghiacci


Saturday, December 27, 2014

Tutti bene, grazie...


La sete era tanta...


Friday, December 26, 2014

... e anche questa è andata!







Tre sorelle e il loro 87esimo Natale assieme. Stima ed invidia.


La città di Fermo e l'angoscia esistenziale...












Thursday, December 25, 2014

Citta d'arte e il Natale







San Severino Marche (Macerata)

"Perché poi mi dite che non so vivere"


La prima colazione


Dylan Dog punk



"Contro tutto. Contro tutti. Contro il sistema che ci sfrutta e ci trasforma da cittadini a consumatori. Contro la politica che serve solo a se stessa. Contro i borghesi e il loro benessere. Contro gli operai e la loro incapacità di reagire. Contro la famiglia e le sue catene. Contro l'individuo e le sue piccolezze. Contro di loro. Contro di noi."

Dylan Dog n. 339 - Anarchia nel Regno Unito

Wednesday, December 24, 2014

Se anche l'ambulante magrebino parla cinese...

Macerata. Mercoledì mattina. Mercato. Tra le varie bancarelle, noto un ambulante magrebino discutere con alcuni ragazzi di colore: "no, no, questo costa 20 euro, se vuoi il cinese è là, costa 8 euro". Contrattano il prezzo di un giubbetto o qualcosa del genere, tutti parlano italiano più che bene. Continua il magrebino: "Devi decidere cosa vuoi, nihao o haohao!". E qui mi fermo sorpreso... "nihao" in cinese significa "ciao" ed è una delle poche parole che gli stranieri sanno in lingua cinese, mentre "haohao" (di fatto simile a "nihao" come pronuncia) significa "bene, buono" o anche "molto buono".
Ricapitolando: in un mercato italiano un insegnante italiano di lingua cinese sente per caso degli stranieri di diversa origine etnica e linguistica parlare tra loro in italiano con qualche parola di cinese qua e là. Forse anche questo è "globalizzazione"; di certo a me piace.

Tuesday, December 23, 2014

Bene, e anche per quest'anno...



Photo credit:
http://bologna.repubblica.it


Auguri a tutti e a tutte, auguri ad ogni divinità nata il 25 dicembre e ad ogni famiglia possibile ed immaginabile: auguri!

C'è del marcio in Danimarca: l'Inquisizione.




"Dies Irae" (1943), di Carl Theodor Dreyer 

Non sono come tu mi vuoi. E di solito vagabondo.


"Fu nel giardino di un manicomio che incontrai un giovane, con un volto pallido e piacevole e pieno di stupore. E sedetti accanto a lui sulla panca, e dissi: “Perché sei qui?”. E lui mi rivolse uno sguardo stupefatto, e disse: “E’ una domanda indelicata, ma ti risponderò. Mio padre voleva fare di me una riproduzione di se stesso; così voleva anche mio zio. Mia madre, poi, voleva che fossi l'immagine di suo padre. Mia sorella mi propinava l'amico marinaio a perfetto esempio di come sarei dovuto diventare. Mio fratello pensava che dovessi essere uguale a lui, un bravo atleta. E anche i miei insegnanti, il dottore in filosofia, il maestro di musica e il professore di logica erano tutti ben convinti: ognuno di loro voleva che io fossi il riflesso del proprio volto in uno specchio. Per questo motivo sono venuto in questo posto. Lo trovo più sano. Almeno posso essere me stesso.” Poi, all’improvviso si rivolse verso di me e chiese: “Ma, dimmi, anche tu sei stato spinto in questo posto dall’educazione e dai buoni consigli?” E io risposi: “No, io sono un visitatore.” Allora egli disse: “Oh, tu sei uno di quelli che vivono nel manicomio, dall’altra parte del muro!”"

Tratto da "Il vagabondo", di Kahlil Gibran

p.s. Grazie M.

Made in Italy - Gucci



"Perché il lusso cavalca la bestia gialla degli operai con gli occhi a mandorla"

Fonte:
http://www.lanazione.it/firenze/report-gucci-gabanelli-cinesi-1.517605

Monday, December 22, 2014

Si alza il vento! ... bisogna tentare di vivere.




- Professore, ma lei li guarda i film di Miyazaki?
- No.
- Beh, dovrebbe!


“Si alza il vento” (2013), di Hayao Miyazaki

Cantare i cinesi


I cinesi sono diversi dagli americani.
I capi di stato cinesi, ci sanno meno fare dei capi di stato americani.
Ma il popolo dei cinesi, anche se fa l'antipatico e se ne sta sulle sue,
mi interessa di più del popolo degli americani.

I cantanti che hanno cantato prima di me
hanno parlato parecchio degli americani.
Ma adesso io sono convinto che la cosa che sta succedendo oggi sono i cinesi e non gli americani,
quindi io vorrei parlare dei cinesi.

Ma è difficile parlare dei cinesi,
farvi sognare cantando dei cinesi:
gli americani facevano il cinema e il rock'n'roll
i cinesi fanno i negozi dove tutto costa di meno ma si rompe subito.

Nel '68 i cinesi se ne stavano per i fatti loro,
c'erano più soldi e sicurezza di trovare lavoro,
ed uno come me non aveva il problema di fare una canzone sui cinesi,
quindi quelli che hanno fatto il '68 è unitile che si pensano che hanno fatto chissà che.

E quindi è proprio vero che per i giovani oggi è tutto più difficile,
e per quelli che non sono ancora giovani è un incubo vero
perché noi che dovremmo costruirgli un futuro, un'identità e un immaginario abbiamo i problemi che abbiamo
quindi chissà quali saranno il loro futuro, il loro immaginario e la loro identità.

Ve lo dico io quali saranno
Anzi: ce lo dicono i cinesi.
Perché oggi la realtà somiglia molto di più a un negozio di cinesi
che a quello che vediamo in televisione.
Perché su scala globale i cinesi sono molto più reali di noi,
e sono una delle poche cose che ci ricorda che il mondo intorno al nostro mondo è un altro mondo.

E che noi siamo come quelli che quando c'era la peste
si chiudevano in casa a fare le feste.


Giovanni Truppi, "I cinesi"
https://www.youtube.com/watch?v=UZSuI95wxWk

南山海上观音圣像




Statua della dea Guan Yin nel parco di Nanshan, isola di Hainan (Repubblica Popolare cinese). Con i suoi 108 metri, la statua è la quarta più alta al mondo.

Saturday, December 20, 2014

Italia, 1992: sciopero delle sigarette

I miei genitori erano fratello e sorella



"Un adulto in clinica può essere una spinta alla carriera, ma un bambino..."

Se "La grande bellezza" vi ha fatto cagare allora questo film non potete perdervelo...

"Maps to the Stars" (2014), di David Cronenberg

Gitafuoriporta #5: il museo di storia naturale era chiuso ma la rocca no.










Rocca Varano di Gagliole, Gagliole (Macerata). 

Gitafuoriporta #4: eremitismo.









Eremo di San Cataldo, nel comune di Esanatoglia (Macerata).
Un posto dove venire a ritirarsi quando si è ormai stanchi del vivere sociale, un posto dove venire a farla finita quando si è ormai stanchi del vivere in generale.