Friday, November 30, 2018

Morte di una pop star

Food, not money. A message from the Philippines.

Il 4 dicembre all'Università di Macerata


L’INTERSEZIONE TRA RAZZISMO E SESSISMO
Seminario permanente su razzismo, sessismo e altri sistemi di discriminazione e oppressione

Info:
http://studiumanistici.unimc.it/it/site-news/eventi/2018/l2019intersezione-tra-razzismo-e-sessismo

Congratulazioni Giulia!


"Da Calcutta a Gerusalemme, da Ahmedabad a Pechino, da Shenzhen a Tel Aviv, da Mumbai a Tokyo, La città in Asia propone casi di studio relativi alla macro-area asiatica che, con una prospettiva transdisciplinare, illustrano aspetti cruciali del rapporto tra uomo e spazio urbano". 

Wednesday, November 28, 2018

"废都" di 贾平凹. Ne sento parlare da tempo. Mai letto. Un libro scandaloso.


Uno dei romanzi cinesi più importanti degli ultimi trent'anni è stato recentemente tradotto in spagnolo. Non è ancora stato tradotto in italiano.

Jack Ma ha la tessera del Partito comunista. Chi l'avrebbe mai detto (!!!)


Fonte: Il Resto del Carlino


Fonte: Il Corriere della Sera

Tuesday, November 27, 2018

Vivere è anormale.


Da una rappresentazione dell'opera teatrale "Rinoceronte" di Eugen Ionescu

Instigare paura crea rabbia, infine odio. Dalla guerra alla Casta alla vittoria del governo giallo-verde.


"Alcuni articoli li pescavo da altri siti, mentre altri li inventavo totalmente: sa, non ci vuole mica molta immaginazione, basta pensare a ciò che desidera l'italiano medio, e le idee affiorano da sole. L'italiano medio purtroppo (o per fortuna) non riesce a separare una notizia vera da una bufala, anche perché molte notizie false sono molto simili a quelle vere. Davo al lettore ciò che il lettore voleva".

Da un'intervista al re dei click e falso giornalista Gianluca Lipani, tratto dal libro "La gente. Viaggio nell'Italia del risentimento" di Leonardo Bianchi.

Una lettura utile a fare un po' di chiarezza e sintesi cronologica degli ultimi tredici anni, dal Vaffanculo-Day grillino all'elezione dei partiti populisti guidati da Di Maio e Salvini. Passando per il Movimento dei forconi, le guerre contro gli immigrati nelle periferie metropolitane, la giustizia fai-da-te, gli ultra cattolici contro il Gender, il complottismo, i vaccini, le scie chimiche, il Piano Kalergi, George Soros, il FascioFacebook e la situazione che ci troviamo a vivere oggi in Italia.

Come ho sentito da un'alunna settimane fa: "Odio gli haters".

Al populismo non credere mai.

Il 15 dicembre a San Ginesio (MC)

Montagna, cinema ed estetica nazista


"La bella maledetta" (1932), di Leni Riefenstahl

Sunday, November 25, 2018

I rom di Calabria



"A Ciambra" (2017), di Jonas Carpignano

Quelli come Chico Mendes


Tratto da "Unidos Venceremos. Storie dal commercio Equo & solidale" del fumettista marchigiano Giacomo Taddeo Traini

Chico lottava per il sindacato
Chico Mendes lo hanno ammazzato
https://www.youtube.com/watch?v=1-BBhyLsG4k

Macerata per Mimmo Lucano


La giornalista calabrese Tiziana Barillà presenta il suo libro "Mimì Capatosta. Mimmo Lucano e il modello Riace" presso la Galleria Antichi Forni a Macerata

Homeless Rock Festival al Teatro Don Bosco di Macerata


Saturday, November 24, 2018

Vincere ad Ascoli con la terza in classifica. Senza saperlo.




E anche oggi siamo riusciti ad arrivare allo stadio con una 20ina buona di minuti di ritardo. Complice non il traffico, ma l'indirizzo sbagliato. Pensavamo si giocasse non in un altro stadio ma in un altro paese. Tanto per capirci. E non è la prima volta che ci capita. Su tre trasferte siamo arrivati due volte a ridosso dell'intervallo. Su tre trasferte sono entrato gratis una volta e pagato il ridotto le restanti due.  Faccio pena persino alla bigliettara locale.
Uscito da lavoro ale 13:09 mi fiondo a casa per prendere l'auto, caricare un amico e spararmi sull'A14 in direzione Ascoli Piceno. "Uscita Castel di Lama", dicevano. Arriviamo allo stadio alle 14:29, un minuto prima dell'inizio della partita ma... non c'è nessuno. Solo noi e il silenzio di un paesino marchigiano nel primo pomeriggio di sabato. L'Atletico Piceno non gioca infatti a Castel di Lama (AP) ma al "Picchio Village" di Strada della Bonifica, praticamente a ridosso del Fiume Tronto, nella periferia ascolana. Abbiamo sbagliato di un comune e di cinque o sei chilometri. Non male. Neanche fosse la prima volta.

Ma passiamo alla cronaca.

Da buon italiota, mi lamento sempre. Nel calcio, mi lamento dei campi di Promozione. Più campi di patate che campi da calcio. Tuttavia oggi nella periferia di Ascoli Piceno ho imparato che un campo di cicoria è pur sempre meglio di un campo sintetico. Il campo sintetico può andar bene nei palloni ad aria per giocare a calcetto il lunedì sera fra amici over 40. Ma in campionato no. Vi prego.

Ci siamo subito persi il primo goal. Atletico Ascoli 0 - Maceratese 1. Incredibile. Nessuna paura. Pareggiano subito.
Stadio nuovissimo e privo di anima. Più pioggia che tifosi. Di un punto ristoro neanche l'ombra e quindi durante l'intervallo usciamo dallo stadio alla ricerca di un bar. Il più vicino è a un paio di chilometri e si chiama Eurospin. La cassiera è lenta e riusciamo a rientrare giusto in tempo per vederci negare un rigore netto a favore ed espulsione per fallo di mano in area. Abbecedario di insulti alla mamma dell'arbitro. Un classico. Poi il miracolo, di nuovo rete per la Maceratese. E di nuovo il pareggio a pochi minuti dalla fine da parte di giocatore di colore della squadra locale. Qualche insulto razzista tanto per ricordarci che siamo allo stadio. Triplice fischio dell'arbitro, tutto sommato un buon pareggio.

Prima di uscire dai cancelli sento parlare di un 3 a 2. Sono riuscito a perdermi anche il secondo goal della Maceratese. Abbiamo vinto. E non lo sapevo. Ho perso due goal su tre della mia benamata. Arrivo con venti minuti di ritardo, perdo il 40% delle reti totali e non conosco neanche il risultato finale.

Che bella la vita ultrà. 

Friday, November 23, 2018

Persi durante una passeggiata nei monti sopra Montalto di Cessapalombo (MC)



Sarà stato il castello, sarà stata la nebbia, forse la pioggia, le vacche al pascolo, quel cinghiale da due quintali o la correzione al Varnelli... fatto sta che quel sentiero non portava dove doveva portare. O forse non era quello il sentiero.
Il sentiero ce lo siamo inventato. 

Rocca Col di Pietra, nel comune di Cessapalombo (MC)

Sono sicuro che i cinesi potranno fare a meno dei prodotti Dolce & Gabbana...


"La campagna al centro dello scandalo é un teaser ideato per lanciare il grande show sfilata che doveva tenersi a Shanghai proprio oggi 21 novembre, per celebrare la presenza cinese del brand. In una serie di brevi video, presenti su tutti gli account social del brand, compreso Weibo, una modella asiatica vestita in Dolce & Gabbana si trova alle prese nell’ordine: con una pizza, degli spaghetti e un cannolo siciliano. Le sue bacchette non ce la fanno ad agguantare con facilità cibi così esotici! Sullo sfondo una voce che storpia il nome del brand, alla maniera cinese. I video non sono proprio piaciuti all’agguerrito universo dei netizens cinesi e sono stati accusati di deridere e denigrare le donne asiatiche, riproponendo stereotipi sulla Cina."

Fonte:
https://www.china-files.com/il-web-cinese-contro-dolce-gabbana/

La sanità pubblica è davvero importante. Chiedete a chi non ce l'ha.


我不是药神 "Dying to Survive" (2018), di Wen Muye

"Non ho niente contro gli stranieri che vengono in Italia per lavorare". Da schiavi.


"Migliaia di lavoratori stranieri sostengono oggi la più famosa eccellenza italiana: la produzione agroalimentare. Un docu-musical racconta la loro condizione di quotidiano sfruttamento"

"The Harvest - Quando la semina non porta raccolto" (2017), di Andrea Paco Mariani

Uscita la mia ultima "fatica". Sarà l'ultima davvero?

     

Wednesday, November 21, 2018

Dando forma grafica ai propri incubi...







"Disturbia". Mostra fotografica dell'artista Martina Biondini all'Ecomuseo di Villa Ficana.

Info:
https://www.ecomuseoficana.it/gli-incubi-di-martina-biondini-popolano-le-case-di-terra/

Diario di un prof.: la sintesi.

Ciao. Capita spesso sentire di amici interessati a lavorare nel mondo della Scuola, ambiente che bazzico da qualche anno per la prima volta. Oggi mi è arrivato un messaggio da un ex docente e pedagogista ben meno giovane del sottoscritto. C'è un passaggio che vorrei condividere e che, secondo il mio umilissimo avviso, riassume un po' tutto il senso della Scuola: "mi raccomando, come avrai imparato, non aspettarti niente dal tuo datore di lavoro, ma tutto dai ragazzi con cui ti relazioni".

Compreso questo, il resto è discesa. Buona fortuna amici. 

Tuesday, November 20, 2018

"千万不要忘记阶级斗争" diceva Mao Zedong


"I giovani operai e studenti cinesi, invece, si rifanno a Marx per un motivo molto semplice: sanno che dello sviluppo cinese non raccolgono e rischiano di non raccogliere neanche le briciole. La lotta di classe per loro è pane quotidiano, è quanto di più evidente e tangibile esista al mondo, molto più della Nuova via della Seta e dei progressi cinesi sull’intelligenza artificiale che, anzi, rischiano di porre nuovi e inquietanti dilemmi alla classe operaia cinese. Lo scrittore cinese Yu Hua nel suo recente Mao Zedong è arrabbiato (edito in Italia da Feltrinelli), pur cercando un gioco ironico sulla storia cinese, non ha torto quando afferma che mai come oggi in Cina si dovrebbe parlare proprio di lotta di classe."

Fonte:
https://jacobinitalia.it/la-lotta-di-classe-non-piace-alla-cina-di-xi-jinping/

Beh, come va nelle Marche?


"Da agosto del 2016, nelle quattro regioni, sono state effettuate ben 220 mila verifiche dai tecnici della Protezione civile e dei Comuni. Le abitazioni risultate inagibili, alla fine, sono 77 mila, 43 mila solo nelle Marche, la regione più colpita, la maggior parte delle quali con danni pesanti. Nonostante la prima ordinanza per la ricostruzione delle case con i fondi pubblici sia stata emanata pochi mesi dopo il sisma, i cantieri sono praticamente fermi."

Fonte:
https://www.corriere.it/cronache/18_novembre_19/350-case-3e804350-ec40-11e8-8c58-7b683e5c5fc2.shtml

Globalizzazione cinese e Via della seta.


Fonte: Il Manifesto, 20 novembre 2018


p.s. Tanto per capirci, sul muso della locomotiva c'è scritto "Gent, Belgio - Xi'an, Cina"...

I cinesi consumerebbero comunque.



Fonte: Il Resto del Carlino, 19 novembre 2018