Rivoluzionari di professione: 李张鲁 parla dei nonni
李张鲁 (anche chiamato Dennis Roudenko) è uno studente cinese della Beijing Foreign Studies University. Ha una ventina d'anni. È alto, magro, capelli biondi ricci, occhi azzurri. A mandorla. È nato e cresciuto a Pechino, cinese madrelingua, parla russo e inglese fluentemente. Rivendica la sua nazionalità, quella cinese, e la sua etnia, quella han. È un figlio della storia contemporanea cinese, perché nipote di quattro celebri personaggi della Cina comunista. Suoi nonni sono stati 李立三 (sindacalista e importante leader del PCC), Elizhabeth Kishkina (aristocratica russa che ha servito la causa bolscevica), Zhang Bao (comunista cinese vissuto in America ed Unione Sovietica) e Nadia Roudenko (assistente segretaria sovietica del Comintern).
Questa sera all'Università delle nazionalità 中央民族大学 ha dato una lettura sulla storia della sua famiglia, una famiglia del tutto particolare: due nonne sovietiche sposate a due leaders comunisti cinesi, le cui vite si sono intrecciate con i personaggi più famosi della storia comunista cinese e russa. La lettura è parte di una serie di interventi organizzati dal sociologo americano Mark LeVine: quando il professore ha chiesto a Dennis quale fosse il mestiere dei suoi nonni, il giovane cinese ha risposto: “Rivoluzionari di professione!”.
In realtà i nonni di Dennis hanno passato la vita a sputare sangue: sbattuti da un paese all'altro, sposati sin da giovanissimi alla causa comunista, sempre in fuga da fascisti e americani prima, da stalinisti e maoisti poi, i quattro nonni hanno passato gran parte della loro esistenza in esilio o in carcere. Zhang Bao è stato quasi vent'anni in un gulag sovietico. 李立三 è morto per le torture subite durante la Rivoluzione culturale. Le povere nonne hanno subito doppiamente le pene sofferte dai loro mariti cinesi.
Dennis ci ha parlato di Russia pre comunista, di sindacati clandestini in Cina e negli Stati Uniti, del giornale 救国时报 bandito nella Cina repubblicana, del movimento anti-imperialista 五卅运动 del 1925, del grande sciopero dei minatori ad Anyuan 安源路矿工人大罢工 in cui hanno partecipato anche (oltre al nonno) Mao Zedong e Liu Shaoqi, di purghe staliniane, di 毛岸英 figlio del presidente Mao, morto durante la Guerra in Corea, delle famose 批斗会, ovvero degli incontri di critica anti-borghese durante la Rivoluzione culturale. Nonne e nonni hanno foto coi principali leaders cinesi, da Mao, a Zhou Enlai a Deng Xiaoping. “Mio nonno Zhang Bao è stato diciassette anni in un gulag. Ed è sopravvissuto. Perché era un comunista. Uno vero”, ha detto alle decine di persone presenti all'incontro.
Spietato contro i servizi segreti americani e i nazifascisti tanto quanto contro gli eccessi dello stalinismo e del maoismo, Dennis ha rivendicato il suo orgoglio cinese (patriottismo ottocentesco, alle mie orecchie) e la passione per la civiltà contadina cinese: ha fondato un'organizzazione on-line che raccoglie fondi per i contadini del Gansu. “In America ci sono i farmers (“contadini”, ndt), ovvero gente che lavora nelle fattorie e ha un mucchio di soldi. In Cina ci sono i peasants (“contadino”, ma in senso più dispregiativo, ndt), miserabili che vivono in condizioni pessime. É a loro che dobbiamo pensare, per la Cina e lo sviluppo della nostra grande nazione”, ha detto a termine della sua lettura. Qui il sito da lui tenuto:
http://www.yinongdai.com/index.shtml
Devo ammettere di essere rimasto decisamente colpito da questo ragazzo nipote di rivoluzionari, nel bene e nel male. Mi ha fatto molto riflettere sul senso della storia con la “S” maiuscola. Di certo, mentre lui parlava a cinque metri da me, mi sembrava di avere un pezzo di storia in carne ed ossa a portata di mano.
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