Aneddoti dei giorni nostri...
1)Passeggiare in accappatoio mentre il presidente Hu Jintao è in visita nel tuo campus universitario
Mercoledì mattina, telefonata dall'ufficio studenti stranieri: "Daniele, domani pomeriggio sei libero? Dovresti venire a far parte di una delegazione di studenti stranieri per un'attività". "Mi dispiace, sono impegnato". L'impegno era una partita di calcetto con gli amici.
Giovedì pomeriggio: torno strasudato e incazzato dalla partita di calcetto persa per 10 a 2 (avevano un bomber romeno che sembrava il Bierhoff dei tempi d'oro). Nel dormitorio l'ascensore è rotto e per aggiustarlo i tecnici hanno tolto l'elettricità a tutto l'edificio. E per l'acqua calda bisogna aspettare almeno quattro ore. Siedo dunque in camera bestemmiando e aspettando che luce o acqua calda facciano ritorno. Per fortuna il mio angelo custode coreano mi chiama al cellulare: "Un mio amico ci presta la stanza per farci una doccia all'altro dormitorio". L'altro dormitorio sarebbe quello dove stanno i ricchi coreani, non distante da questo. Fatta la doccia, esco in infradito e accappatoio in strada. Mi raggiunge un'amica vietnamita e mi fa: "Perché non sei venuto?! C'era il presidente Hu Jintao in visita all'università!".
Ora mi spiego gli ingressi del campus bloccati e tutta quella polizia in giro. Dicono che sia passato giusto tre secondi in auto, col suo classico sorrisetto plastico e la manina che lenta si agita, tra studenti cinesi in visibilio e stranieri annoiati.
Tra un accappatoio con infradito e il presidente della nazione ormai più potente al mondo non ho dubbi quale scegliere...
2) Chinese way... ora comincio a diventare intollerante anche io
Tornando al tema del dormitorio... quello in cui vivo è stato costruito negli anni settanta. E' vecchio, malridotto, si rompe sempre tutto. Tuttavia a noi studenti piace ormai come è. Lo scorso anno invece hanno deciso che era ora di metterlo a nuovo e a norme di sicurezza. Buuuu!! Fascisti!! Borghesi!! E via dicendo. Fatto sta che a giugno ci han cacciati tutti via, obbligandoci a impacchettare tutte le nostre cose e sgomberare. Hanno passato l'estate a fare i lavori.
Risultato: tolti i muri imbiancati e le porte del cesso rifatte mi sembra che poco sia cambiato. Anzi, direi peggiorato. E' la ristrutturazione con caratteristiche cinesi. Sono qui da tre giorni e già:
- l'ascensore funziona due ore sì e dieci no;
- il bagno (adiacente alle docce) è sempre allegato;
- luce e connessione internet vanno e vengono;
- maschi e femmine sono stati divisi in piani diversi, così capita che per farti una scopata devi anche farti cinque piani di scale (a piedi, ovviamente);
- le lavatrici sono state tolte e rimpiazzate con quelle nuove non ancora attaccate al tubo di scarico, dunque inutilizzabili;
- l'odore tossico di vernice costringe i topi ad entrare nelle stanze degli studenti;
e dulcis in fundo
- dato che da anni troppi maschietti portavano prostitute cinesi nel dormitorio ad ogni ora della giornata (con tanto di festini che spesso terminavano con l'arrivo della polizia), quest'anno hanno ben pensato di chiudere il dormitorio dalle 24.00 alle 6.00 con tanto di catenaccio e raddoppio di guardia. Ora noi studenti dobbiamo svegliare l'anziano guardiano ogni volta che usciamo di notte e firmare un foglio. Dio salvi la sicurezza con caratteristiche cinesi! L'altra sera sono tornato verso le tre, il catenaccio era aperto, la guardia quindicenne dormiva con le scarpe sul divano nuovo di pacca dove di giorno si accomodano gli ospiti, i due anziani guardiani sonnecchiavano dietro la reception con una sigaretta ancora accesa sotto il cartello "Vietato fumare". Avrei anche firmato il foglio, ma mi dispiaceva svegliarli. Dio benedica davvero la sicurezza con caratteristiche cinesi!
3) Il bagno senza bagno
"Bagno" in cinese si dice in cento modi diversi (come ogni altra parola in cinese). Quando ti chiedono "Come si dice XXXX in cinese?" rispondi tranquillo "Dipende!". Tornando al bagno, sulla porta della toilet del decimo piano c'è scritto "NANXISHOUJIAN" (XISHOUJIAN è uno dei modi per dire "bagno"). NAN significa "maschio", XI "lavare", "SHOU" "mano", JIAN "spazio", quindi "spazio dove ci si lavano le mano per maschi", ovvero "bagno degli uomini". Peccato che dentro non ci sia neanche un cazzo di lavandino, ma solo tre cacatoi e due pisciatoi.
Non ne posso più di vivere in Cina...
Parafrasando, "voglia de scrive la tesi sartame addosso e famme scrive più che posso!"
"Non vogliamo un posto nella società ma una società dove valga la pena avere un posto"
(motto studentesco francese negli anni della contestazione)