Proselitismo bastardo
Mi ricollego un po' a questo articolo di Andrea Pira su ChinaFiles:
www.china-files.com/it/link/8101/i-protestanti-che-spiegano-leducazione-sessuale
E riporto le mia esperienza diretta:
Da diversi anni nel campus dell'università in cui studio (la Renmin University, per gli amici "RenDa") ogni venerdì sera c'è ciò che chiamano l'English Corner. In un piccolo parco non distante dall'entrata est, svariate decine di studenti stranieri e cinesi si incontrano per parlare del più e del meno e lo fanno in lingua inglese. Per i cinesi è un modo per esercitare il loro inglese, per gli stranieri un modo per fare conoscenze.
Non mi sono mai interessato, ma da quanto ne so l'English Corner della RenDa è diventato una specie di istituzione: studenti (e non solo) da ogni università pechinese si presentano qui puntualmente il venerdì sera per colloquiare in inglese. Il fatto è che quasi non ci sono stranieri e gli studenti cinesi finiscono a chiacchiere tra loro. In inglese.
Ridicolo o meno, non mi sono mai interessato, dicevo. Non per cattiveria, è solo che il venerdì sera ho sempre qualcosa di meglio da fare (come ogni occidentale a Pechino).
Stasera invece strappo alla regola: vado all'English Corner. Entro nel parco e trovo il solito centinaio di studenti cinesi raggruppati a parlare cinese. Noto anche un paio di occidentali. Grassa serata! Vengo subito rapito da un giovane cinese dello Shangdong che lavora a Pechino, poi da un ex docente della RenDa, infine da una studentessa della BeiHang, l'università di aeronautica. Conversazioni piacevoli, specialmente il professore, pechinese doc, attivista nel campo ambientale.
La mia attenzione è però rivolta da uno strano individuo: uno yankee panzuto in camicetta bianca che emerge dalla folla in piedi su uno sgabello con una lavagnetta Apple luminosa in mano. Incuriosito mi avvicino. Non sono l'unico: ha una trentina di cinesi attorno a sé. E un bambino seduto sullo sgabello. L'americano illustra in un inglese calmo e rilassato la teoria dell'evoluzione. No, non Darwin, ma il leone che mangia la gazzella e il polizotto che arresta una prostituta. Io ascolto sempre più allibito, molti cinesi se ne vanno ma molti altri arrivano.
Poco dopo capisco: proselitismo cristiano! Che tristezza infinta! E' uno dei quei cosi che trovate anche in Italia, quei giovani ragazzi biondi yankee ben vestiti che fanno proselitismo di religioni talmente commerciali che solo dal ventre del cristianesimo potevano esser vomitate. Come li chiamate in Italia? Lucumoni? Mormoni? Protestanti? Ecco, una roba del genere.
Una vergogna che l'imperialismo religioso yankee sfrutti questo angolo linguisico-culturale di una delle migliori università cinesi per fare proselitismo protestante! Vero che il tipo ha visto giusto: da quanto mi hanno detto degli studenti cinesi, viene ogni venerdì (dev'essere sempre venerdì "santo" per lui!), puntuale col suo sgabello e microfono da tre anni a questa parte, sicuro di trovare decine di giovani cinesi pronti ad ascoltarlo. Non nelle vesti di altoparlante di Dio ma di professore di inglese. Macchina commerciale infallibile! Fosse in Italia Berlusconi l'avrebbe già impiegato in qualche losco affare.
E il bambino sullo sgabello? Suo figlio. Da moglie cinese. Ravioli cinesi e Bibbia a colazione. Vergogna davvero. Fuori il Dio cristiano dall'università cazzo, almeno in Cina! Non dico al Vaticano, ma almeno in Cina fuori dalle palle per favore! Ho aspettato decine di minuti sentendo le sue stronzate in attesa di qualche guardia armata cinese che venisse ad informarlo "In Cina non tolleriamo questo genere di stronzate!". Ma non è venuto nessuno.
Mi sono consolato, una volta tornato al dormitorio, con un amico coreano che mi fa: "Sai perché odio il Vaticano?". No, non lo so, ma di motivi certo non mancano! penso io. Invece odia il Vaticano perché giocando a non so quale stupido gioco di strategia militare medievale alla PlayStation sceglie come "squadra" l'impero turco ed è sempre attaccato dallo Stato del Papa al grido di "Guerra Santa!". Non sai mai se ridere o piangere in situazioni del genere...
1 Comments:
io lo chiamerei Flanders con annesso figlio cinese! Ciao! Marisa
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