Controllo delle nascite e sterilizzazione 计划生育与节育手术
La cosiddetta “legge del figlio unico” è un’impropria traduzione italiana del cinese计划生育, che significa “programmare le nascite”, ovvero un programma di controllo sul numero dei nati cinesi. E’ una legge emanata nel 1979 dal padre del capitalismo alla cinese, Deng Xiaoping. Deng, a differenza di Mao, si accorse già molti anni prima che senza un “regolatore demografico” la Cina sarebbe prima o poi esplosa, per questo stipulò questa (fuori dal paese) molto discussa legge sulla regolazione delle nascite. Ne avrete di sicuro sentito parlare, ne ho scritto anche io un paio di volte in questo blog, se qualcuno non sapesse di cosa stiamo parlando, posso brevemente dire che è una legge che vieta ad ogni coppia cinese di avere più di un figlio, indipendentemente dal fatto che esso sia maschio o femmina. Questa legge non vale se entrambi i genitori sono figli unici, non vale per i matrimoni con stranieri e non vale per le etnie minori. Inoltre è poco rispettata nelle campagne, dove non avere un figlio maschio significa morte di stenti per gli anziani contadini che non hanno prole su cui far affidamento (la figlia segue il marito dopo il matrimonio), in un paese dove lo stato sociale non è proprio quello dei paesi “sviluppati”. Infine (inutile dirlo) questa legge non vale per i ricchi, che possono permettersi di pagare le salatissime multe per chi trasgredisce la legge e soprattutto di pagare privatamente istruzione, sanità e via dicendo alla numerosa prole.
Non è un mondo giusto e la legge non è uguale per tutti, alzi la mano chi non lo sapeva già…
Fin qui nulla di nuovo, molti di voi sapevano già tutto, scusate se mi sono ripetuto.
La novità che ho sentito oggi è invece abbastanza agghiacciante: un’amica cinese mi ha detto che la cosa più crudele è che fino a qualche anno fa, dopo la nascita del primo figlio, era obbligatorio che la coppia si sterilizzasse, ovvero che uno dei due si facesse operare. Si chiama 节育手术, letteralmente “operazione per evitare di procreare”. Siccome poi quella cinese è la società maschilista e patriarcale per eccellenza, agli uomini non piace farsi sterilizzare, perché si sentirebbero阉割, cioè castrati, privati di mascolinità. Va da sé che nella maggior parte dei casi è la donna a dover subire il trattamento, prima per节育手术, oggi tramite上环, ovvero Intra Uterine Device, nota in Italia come “spirale”.
Io non ne avevo mai sentito parlare, mi sembra abbastanza strano e assurdo che lo Stato oltre a decidere (per il bene del popolo, si intende!) quanti figli puoi avere, ti obblighi anche fisiologicamente ad obbedire alla legge. Un po’ come se in Italia per impedirti di rubare ti tagliassero le mani appena nato. Sarebbe bello un Parlamento di monchi!
Di certo il tema in Cina è iper delicato, di sicuro ai cinesi non piace che gli stranieri parlino di questo tipo di cose, probabilmente perché anche loro la sentono come una pesante condanna. Il mio discorso era però partito da tutt’altra questione, ovvero: dato il boom di matrimoni tra cinesi e stranieri (soprattutto di donne cinesi e uomini stranieri), quanto la cosiddetta “politica del figlio unico” può spingere un cinese (soprattutto una donna cinese) a sposarsi con uno straniero per avere “diritto” a fare più figli? Poco, in base a quanto ho sentito da alcune ragazze cinesi. Saranno forse “i soldi”? La promessa di una vita migliore? La voglia di emancipazione? Gli stranieri sono più belli o affascinanti? È solo moda o curiosità? Sarà mica per amore? Ve lo dirò se e quando mi sposerò con una cinese. Per adesso, buona sterilizzazione a tutti!