Coraggio signora... (ovvero vi saluto. e abbraccio)
Poche righe di abbraccio. Buchi nella braccia. Signori. Mi tolgo il disturbo. Di vedervi, ascoltarvi, multarvi, masturbarvi, scrivervi, seguirvi, salutarvi. Mi tolgo il disturbo. Il momento peggiore non è la partenza di sicuro, direi invece il saluto. Salutare ammazza. Altro che salutare. 20 novembre dello scorso anno il giorno del mio ritorno nel Bel Paese e ridendo (poco) e scherzando (scherziamo?!) son già passati belli belli più di otto mesi... Puttana puttana puttana la maestra. Son contento che credo poco di aver sprecato i 240 giorni di cui sopra. E seppure incerto ancora cammino. Avrei troppe persone da ringraziare ma stasera la malinconia la voglio bandire. Son stato neanche poco ma benino, cento di Londra e Barcellona, mille dei con gli amici in serate anarco-etiliche. E le balle di fieno, le colline verde arancio e i contadini boia de. Un boia de voglio diventare. Ne riparliamo a settembre 2008. Per ora me voi. E zero que lastima: festa!!
Concludo madre pecora citando Calderoli (dal sito de La Padania), che in fondo in fondo è sempre stato il mio Giuda escariota, la marionetta che si muove sola, il cane che porti a pisciare, il guru che scrive col lapis, la morte di Vercingetorige:
"Se ci troviamo in casa gente che ha sostanze chimiche, piantine e informazioni su acquedotti o altri obiettivi sensibili, lo si deve anche a chi ha sempre strizzato l’occhio al mondo islamico e in questi anni ha favorito, attraverso una politica dell’immigrazione indiscriminata, il fatto che oggi questa gente possa fare tutto quello che vuole, indisturbata, a casa nostra"
P.s. "E seppure incerto ancora cammino". Cazzo, mi rileggo e per una volta apprezzo una cagata che ho scritto. Io.