Secondo me sinologia 汉学与疯狂:体现当代中国 Sinology's Not Dead
Blog senza presunzioni di uno studioso di cultura e società cinese. Troverete qui reportage dalla Cina, racconti di viaggio, pagine di diario, serate goliardiche, sviolinate politico-ideologiche, dibattiti intellettuali e non so cos'altro ancora. 大家好! 我是中国文化与当代社会的一位意大利博士研究生。我爱旅游,写作,看书。其次,我爱这两句话:"世界人民大团结万岁!" 与 "革命不是请客吃饭!"。Welcome everybody in this small free space regarding Chinese culture and society, international politics, academic world, travels and much much more.
Friday, June 28, 2013
"Il 90% di qualsiasi cosa è una stronzata" (legge di Sturgeon)
"Amore è solo una parola. Accidenti! Che verità cosmica. Sconvolgente, vero? Sbagliato. In base alla prima interpretazione, è manifestamente falsa. Non so bene cosa sia l’amore – forse un’emozione o un legame affettivo, forse un rapporto interpersonale, forse lo stato più alto che la mente umana può raggiungere – ma tutti sappiamo che non è una parola. Non troviamo l’amore nei dizionari. Possiamo arrivare all’altra interpretazione avvalendoci di una convenzione che piace molto ai filosoi: quando parliamo di una parola, la mettiamo tra virgolette, quindi “amore” è solo una parola, “cheeseburger” è solo una parola, “parola” è solo una parola. Ma non è corretto, direte voi. Chiunque abbia dichiarato che amore è solo una parola di certo intendeva dire qualcos’altro."
Daniel Dennett
Daniel Dennett
Cronaca di un furto andato a male.
È la seconda volta che mi capita di vedere un incontro tra Italia e Spagna qui in Irlanda. Alla televisione intendo. E sempre in compagnia di amici. Italiani, spagnoli, irlandesi. E tanta birra. Anche stavolta la Spagna ha avuto la meglio, però alla fine ci siam divertiti tutti. Italiani compresi. Un modo come un altro per passare la serata in allegria.
Torno a casa, preparo qualcosa da mangiare per il giorno dopo e mi spiaccico al letto a spararmi un film.
Una e mezza di notte. Me se cala la palpebra e lotto con tutte le mie forze per tentare di finire il film, prima di addormentarmi. Qualcosa però va storto.
Qui nelle città d’Irlanda spesso le case danno direttamente sulla strada e le camere da letto hanno la grande finestra che si affaccia proprio sul marciapiede. Come la mia.
Alle due di notte non c’è ancora silenzio: d'altronde è giovedì, e i giovani sono in giro a sbronzarsi. I pub chiudono proprio alle due. Sento delle voci, poi un gran casino, come un ferro battere contro una ringhiera. Non ci metto molto a capire: mi stanno fottendo la bicicletta.
In questi casi succede tutto in un attimo:
- scendo dal letto, scalzo e coi pantaloncini corti (ex tuta dei tempi delle scuole superiori);
- tiro via la tendina e getto lo sguardo fuori: la bici non c’è più, al suo posto la catena spezzata giace a terra;
- infilo di corsa le ciabatte e corro fuori (unico pensiero in testa: non ho chiavi né cellulare, se si chiude il portone stanotte dormo fuori e mezzo nudo);
- noto due ragazzi fuggire sulla salita davanti casa mia, uno dei due (biondino testa di cazzo) ha la mia bici.
Già, in questi momenti succede qualcosa dentro te. Non si spiega, si vive. La chiamano adrenalina. A piccole dosi è divertentissima, ottimo antidoto contro la noia.
Dunque…
“Ehi testa di cazzo!”
I due si fermano e mi guardano. Comincio a correre verso di loro, perdo immediatamente una ciabatta. Il biondino molla subito la bici a terra e continua a correre. Raggiungo la bici. Una scena triste: Cork, due di notte, buio pesto che avvolte il bagliore arancione cupo dei lampioni, io mezzo nudo e mezzo scalzo in mezzo alla strada, casette a schiera ai lati dei marciapiedi. Una scena dell’orrore.
“Ehi testa di cazzo vieni qui! Ti è andata male pezzo di merda! Vieni qui se hai le palle!”
Il biondino non parla. Il suo amico, ancora in bicicletta: “Vieni su te!”
“Siete in due, merde! Io sono solo, venite giù” (Tono della voce decisamente alto, considerando la tarda ore della notte e la gente sicuramente a letto a dormire).
“Vieni su!” ripetono.
“Fottiti stronzo, venite giù”, ripeto io, sempre mezzo scalzo, in mezzo alla strada e con la bici in mano.
Qui la scena ha un po’ del simpatico. Il biondino se ne esce con un “Pensavo fosse la bici di mio fratello”. Ma era serio, ve lo giuro.
“E io sono Babbo Natale!”. Rispondo senza pensarci, d'istinto, spontanea, seduta stante.
Brontolano qualcosa. Io rincaro la dose: “Tua madre è una puttana e tu sei una merda, vieni giù coglione!”.
Rispondono agli insulti, ma dalla salita scende una macchina, i due si dileguano e io riprendo la ciabatta persa e la via di casa.
Il portone è ancora aperto: stanotte non dormo in strada. Raccolgo la catena spezzata, entro in casa con la bici. Razionalizzo.
La botta di adrenalina è ancora in corpo e la sensazione è bellissima. Guardo la bici: non è più scassata di prima, è la stessa vecchia bici da buttare. Esattamente come stamattina. Quei due avranno avuto sui 16-18 anni. Due ragazzini e la bravata del giovedì sera da raccontare agli amici nel weekend. Alla loro età ne ho combinate tante anche io. Ah, beata gioventù! Oltretutto, fare “il duro” è stato divertente, inconscio, rapido ed elettrizzante. Ma se scendevano giù me ne davano tante. Non faccio a cazzotti da una vita e con l’invecchiare sono anche diventato fifone e impacciato. Di sicuro me ne davano tante. Per difendere una bici che cade a pezzi, una bici da buttare, una bici che a giorni me ne vado e dovrei regalarla comunque (ammesso che qualcuno la voglia).
Potevo starmene a vedere la fine del film e tanti saluti a quel ferro vecchio di bicicletta. Ora ho anche paura che tornino i due teppistelli con gli amici a spaccarmi la finestra e sfasciarmi la casa.
Meglio pensare, prima di agire. L’istinto fa fare cose di cui pentirsi subito dopo. “Il sonno della ragione genera mostri”, diceva qualcuno.
Beh, per ora e per stavolta è andata bene. E, tutto sommato, è stato anche divertente.
Thursday, June 27, 2013
Viva Luigi Lucheni!
“Silenzio.
La paura della madre ingigantiva. Non aveva voluto sapere mai dei poveri, e
neppure conoscerli di nome. Non aveva mai voluto ammettere l’esistenza di gente
dal lavoro faticoso e dalla vita squallida. ‘Vivono meglio di noi – aveva sempre
detto – Noi abbiamo maggiore sensibilità e più grande intelligenza e perciò
soffriamo più di loro’. E ora ecco, improvvisamente, ella era costretta a
mescolarsi, a ingrossare la turba dei miserabili. Quello stesso senso di
ripugnanza, di umiliazione, di paura che aveva provato passando un giorno in
un’automobile assai bassa attraverso una folla minacciosa e lurida di
scioperanti la opprimeva. Non la atterrivano i disagi e le privazioni a cui andava
incontro, ma invece il bruciore, il pensiero di come l’avrebbero trattata, di
quel che avrebbero detto le persone di sua conoscenza, tutta gente ricca,
stimata ed elegante. Ella si vedeva, ecco, povera, sola, con quei due figli. Senza
amicizie. Che tutti l’avrebbero abbandonata. Senza divertimenti, balli, lumi,
feste, conversazioni. Oscurità completa, ignuda oscurità.”
Tratto
da “Gli indifferenti” (1929), di Alberto Moravia.
Wednesday, June 26, 2013
Monday, June 24, 2013
Pechino, primavera 2005: evviva il libero sindacato in Cina! (o anche, "qui vive il libero sindacato in Cina!")
Psicanalisi
"Sempre la stessa vecchia storia: il sesso. Complesso di Edipo, invidia del pene, masturbazione, orgasmo: il cerchio si chiudeva.
Che cosa vi aspettavate entrando in analisi? Un aiuto? L'analisi non è fatta per questo. Una guida? Avete sbagliato indirizzo. Un orecchio in ascolto? Di tanto in tanto.
Mi ritrovai una poveraccia denudata, smantellata, che remava su una barca divano alla mercé di una capitana sacerdotessa dalle preghiere non troppo benevole. Solo una volta, dopo due anni, mi chiese cosa mi aspettassi da una psicanalisi...
'Mah... di non soffrire più?!'
'Non ci conti. Non ci conti per niente!'"
Rauda Jamis
Che cosa vi aspettavate entrando in analisi? Un aiuto? L'analisi non è fatta per questo. Una guida? Avete sbagliato indirizzo. Un orecchio in ascolto? Di tanto in tanto.
Mi ritrovai una poveraccia denudata, smantellata, che remava su una barca divano alla mercé di una capitana sacerdotessa dalle preghiere non troppo benevole. Solo una volta, dopo due anni, mi chiese cosa mi aspettassi da una psicanalisi...
'Mah... di non soffrire più?!'
'Non ci conti. Non ci conti per niente!'"
Rauda Jamis
Red Star over ChinaFiles
Il Manifesto & ChinaFiles
iPad di tutto il mondo, scaricateci. Oggi numero speciale del Manifesto interamente dedicato all'Asia a cura China Files. Una monografia sulla classe media di un continente molto diverso dagli stereotipi a cui siamo abituati in Europa. Tra corna di rinoceronte e telefonini di ultima generazione, un miliardo di persone sta per diventare piccolo borghese. E niente sarà più come prima.
Qui il link:
http://china-files.com/it/link/30199/il-manifesto-china-files-lasia-e-vicina
Sunday, June 23, 2013
L'idea di suicidio
"Ricordo un'occasione in cui per tre ore ho passeggiato nel Lussemburgo con un ingegnere che voleva suicidarsi. Alla fine l'ho convinto a non farlo. Gli ho detto che l'importante era aver concepito l'idea, sapersi libero. Credo che l'idea del suicidio sia l'unica cosa che rende sopportabile la vita, ma bisogna saperla sfruttare, non affrettarsi a tirare le conseguenze. È un'idea molto utile: dovrebbero farci delle lezioni nelle scuole!"
Emil Cioran
Emil Cioran
Friday, June 21, 2013
La Nuova Manciuria
Libreria La Fenice Galleria Presenta
"La Nuova Manciuria. La Cina a Nord - Est
Dandong: un ponte ai confini della Corea del Nord"
Mostra fotografica di Francesco Lucania
6 Luglio - 6 settembre 2013
Inaugurazione
Sabato 6 luglio 2013 ore 18.00
Presentazione di Cristina Fanelli
Libreria Galleria LA FENICE • Sanremo Piazza Muccioli, 5 • Tel. 0184572002
www.lafenicelibriantichi.com
e-mail: info@ lafenicelibriantichi.com
L'unico Partito democratico è il fucile in spalla all'operaio
PADRONI, BORGHESI, ANCORA POCHI MESI!
Una volta
c'era Stalin,
c'era Togliatti,
c'era Mao.
Oggi
chi li protegge
gli operai?
"Porto Marghera: gli ultimi fuochi" (2004), di Manuela Pellarin.
Qui per scaricare il documentario:
http://libcom.org/history/porto-marghera-–-last-firebrands
"Primo d'agosto Mestre '68", di Bertelli e Salviucci Marini.
http://www.youtube.com/watch?v=btdLpLUuCAw
Wednesday, June 19, 2013
Addirittura Topolino
"In pochissimo tempo l'opposizione è incarcerata o messa a tacere. La giunta parla di risanamento del parlamentarismo, del rinnovamento della cultura greco romana, ma la battaglia culturale che porta avanti si fa notare solo per i divieti: vengono censurati Eschilo, Sofocle, Aristofane, Tucidide, addirittura Shakespeare e Topolino"
Aprile 1967, in Grecia inizia il colpo di Stato che porterà alla dittatura dei colonnelli.
E ai militari non credere mai...
Tuesday, June 18, 2013
Gao brothers - Hua Gallery
Source and other pictures:
http://londonist.com/2013/06/socio-political-chinese-art-from-the-gao-brothers.php
Monday, June 17, 2013
Ignorance
"We live on a placid island of ignorance
in the midst of black seas of infinity,
and it was not meant that we should voyage far"
H. P. Lovecraft (1890-1937)
in the midst of black seas of infinity,
and it was not meant that we should voyage far"
H. P. Lovecraft (1890-1937)
Saturday, June 15, 2013
Clitoris: what I have learnt today...
1) 70% of women can't orgasm through a penetration alone and need clitoral stimulation.
2) Its only purpose is to provide a woman with sexual pleasure.
3) Women get erections too! The clitoris swells to twice its usual size when a woman becomes aroused.
4) The clitoris has 8,000 nerve endings which is twice that of a penis.
5) The clitoris is actually way bigger than many people believe and most of it is internal. Rub or stroke the outer labia to stimulate the bulbs and legs.
Source:
www.cherishthecunt.com
(Well, I should probably give up with attending feminists' workshops...)
In ricordo di Giancarlo Siani (1959-1985), giovane e coraggioso giornalista.
"Era bello tornare a casa a quell'ora con la musica. La radio stava trasmettendo una canzone di Vasco Rossi. Quella sera a Napoli c'era il suo concerto, e ci sarei dovuto anche andare. Certo, se avessi saputo che fra cinque minuti m'avrebbero ammazzato, forse non avrei ascoltato proprio quella canzone. Chissà."
"Fortapàsc" (2009), di Marco Risi.
Quel fascino puramente pirata...
"Compagni! Dov'è la coppa che trabocca e la baldoria che rallegra il cuore ?! Dove sono i giorni in cui abbiamo urlato 'All'arrembaggio!!', quando potevamo cantare e bestemmiare e bere e uccidere uomini liberamente, quando il mare intero era il nostro impero, che saccheggiavamo a nostro piacimento?!"
Capitano Jack Worth, pirata.
Bohème
"Cause I like you,
Yeah, I like you,
And I'm feeling so Bohemian like you,
Yeah, I like you,
Yeah, I like you,
And I feel wahoo, wooo"
The Dandy Warhols, "Bohemian like you"
Qualunque cosa succeda, non fare morire il bohème che è in te... Please, please, please! Che la vita bohème è un disastro, ma la vita non bohème è peggio...
Viva Baudelaire, viva Modigliani!
Depersonalization
"I have always been my own worst enemy"
"It means I am not comfortable in my own skin"
"Reconnecting wasn't the answer"
"Death death death die die die"
"You're an unusual person"
"Fuck talking. Take drugs"
"4.45am"
"(In jail)
- What did you do?
- Nothing. But they don't like that"
"Numb" (2007), by Harris Goldberg.
That's all about depersonalization disorder. Finally a movie I completely identify myself with. Well, not for the kleptomania aspect. In Chinese: 认同感. In Italian: disadattato del cazzo.
Friday, June 14, 2013
Cina padrona
"A Modena e a Mornago, in provincia di Varese, i nuovi proprietari di Pechino della “C.B. Ferrari” hanno aumentato lo stipendio a tutti. È la fabbrica dove Fresta, Satta, Danzo, l’ingegner Cassetti e 157 dipendenti producono macchine di alta precisione per le lavorazioni meccaniche: 1.119 euro in più all’anno in busta. Così, nell’epocale catastrofe di imprese che si avviano alla chiusura, ecco industriali, impiegati, operai, sindacalisti sperare nella Cina come fosse l’America. La mano tesa pronta a salvarci. L’inizio di un nuovo capitolo di storia. La fine del miracolo italiano." - Fabrizio Gatti
Thursday, June 13, 2013
Noi, gli immigrati
"Come Socrate, l’immigrato è atopos, senza luogo, fuori posto, inclassificabile. Paragone, questo, che non è fatto soltanto per nobilitare in virtù di un riferimento: né cittadino, né straniero, né veramente dalla parte dello Stesso, né totalmente dalla parte dell’Altro, l’“immigrato” si colloca in quel luogo “bastardo” di cui parla anche Platone, al confine tra l’essere e il non-essere sociale. Fuori posto, nel senso di sconveniente e inopportuno, suscita imbarazzo. E la difficoltà che si prova a pensarlo - persino da parte della scienza, che spesso riprende i presupposti o le omissioni della visione ufficiale - non fa che riprodurre l'imbarazzo che crea la sua ingombrante esistenza. Ovunque di troppo, tanto nella società d'origine quanto in quella d'accoglienza, l'immigrato costringe a ripensare interamente la questione dei fondamenti legittimi ella cittadinanza e della relazione fra Stato e nazione, o nazionalità."
Pierre Bourdieu, prefazione a "L'immigrazione, o i paradossi dell'alterità", di Abdelmalek Sayad.
Pierre Bourdieu, prefazione a "L'immigrazione, o i paradossi dell'alterità", di Abdelmalek Sayad.
Macerata, orgoglio contadino
Consumatori e produttori si incontrano il 14 e il 15 giugno a Macerata per costruire insieme un percorso di valorizzazione e conoscenza della qualità e della tipicità alimentare nell’ambito della campagna “Dall’orto al piatto”. L’iniziativa è del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) di Macerata, in collaborazione con il Circolo di Legambiente Macerata, il CEA (Parco di Fontescodella di Macerata), Meridiana Coop Soc. e con il patrocinio del Comune di Macerata.
Fare “mercato” in agricoltura non è solo determinare l’incontro della domanda e dell’offerta, ma anche e soprattutto consumo responsabile e consapevole, chilometro zero, educazione alimentare, accesso ai prodotti locali e sviluppo di buone pratiche rispettose dell’ambiente. “Puntiamo a rafforzare e dare maggiore visibilità ed accessibilità al mercato dei prodotti ortofrutticoli del territorio – ha dichiarato l’avvocato Gianfranco Borgani, Responsabile della Sede MDC di Macerata – Pensiamo a una realtà che si ponga come valida alternativa alla spesa al supermercato, dove la comunicazione con chi produce e lavora la terra è inesistente.
Wednesday, June 12, 2013
Aspirante italiano dai connazionali cinesi
Scusate, ma io credo ci sia un po' di confusione... Con tutto questo parlare di immigrati in Italia, di cittadinanza, di identità, di seconde generazioni, di ius soli e via dicendo, non si capisce più nulla e si fa solo tanta confusione.
Leggo questo articolo da un notiziario di Prato. Al di là della qualità e del contenuto del pezzo (intervista a un 16enne figlio di immigrati cinesi), leggiamo nel titolo:
"Stefano, pratese di seconda generazione: “Condanno i miei connazionali che infrangono la legge, ma è sbagliato puntare il dito contro tutti i cinesi”"
http://www.notiziediprato.it/2013/06/stefano-pratese-di-seconda-generazione-condanno-i-miei-connazionali-che-infrangono-la-legge-ma-e-sbagliato-puntare-il-dito-contro-tutti-i-cinesi/
Ora, se il ragazzo è nato e cresciuto a Prato non è cinese, ma purtroppo non è neanche italiano, perché la Costituzione del nostro paese gli permette di fare domanda di cittadinanza solo al 18esimo anno di età. La domanda è: perché questo ragazzino chiama i cinesi suoi "connazionali"? Lui non è di nazionalità cinese, al massimo lo è di origine etnica. Ma la cittadinanza è un'altra cosa!
E poi, se lui si sente "connazionale" ad un cinese, vuol dire che non si sente pienamente italiano, cioè che si sente italiano quando gli fa comodo, godendo dei diritti e dovrei stabiliti dal paese di cui vorrebbe diventare cittadino: l'Italia.
Un po' troppo comodo...
Leggo questo articolo da un notiziario di Prato. Al di là della qualità e del contenuto del pezzo (intervista a un 16enne figlio di immigrati cinesi), leggiamo nel titolo:
"Stefano, pratese di seconda generazione: “Condanno i miei connazionali che infrangono la legge, ma è sbagliato puntare il dito contro tutti i cinesi”"
http://www.notiziediprato.it/2013/06/stefano-pratese-di-seconda-generazione-condanno-i-miei-connazionali-che-infrangono-la-legge-ma-e-sbagliato-puntare-il-dito-contro-tutti-i-cinesi/
Ora, se il ragazzo è nato e cresciuto a Prato non è cinese, ma purtroppo non è neanche italiano, perché la Costituzione del nostro paese gli permette di fare domanda di cittadinanza solo al 18esimo anno di età. La domanda è: perché questo ragazzino chiama i cinesi suoi "connazionali"? Lui non è di nazionalità cinese, al massimo lo è di origine etnica. Ma la cittadinanza è un'altra cosa!
E poi, se lui si sente "connazionale" ad un cinese, vuol dire che non si sente pienamente italiano, cioè che si sente italiano quando gli fa comodo, godendo dei diritti e dovrei stabiliti dal paese di cui vorrebbe diventare cittadino: l'Italia.
Un po' troppo comodo...
Tuesday, June 11, 2013
Finally ON AIR: ThinkIN China, the official website.
E' stata dura ma alla fine ce l'abbiamo fatta: abbiamo il sito di ThinkIN China!
http://www.thinkinchina.asia/
Sembrava che ce l'avessero censurato subito, forse per quello scomodo post sulle Organizzazioni non governative in Cina, ma pare che ora sia tutto apposto.
Peccato, io ero già pronto a titolare qualcosa come "ThinkIN China Website: Proudly Banned by the Chinese Censorship". Sarebbe stata una grande soddisfazione e motivo di grande orgoglio ;)
Bene, in esso trovate informazioni sulla nostra associazione accademica, i membri del team, la spiegazione del logo, animazioni, immagini, sponsor, gli ospiti e tutti i report dei passati avanti (modestamente a settembre festeggeremo tre anni di attività!).
Grazie a tutti per la gentile attenzione!
Given the option...
"How much is a single human life really worth compared to doing something that hasn't been done before? Everything? Well, let's put it this way. If you sold your TV and gave the money to some aid organization, some child in Africa would live a little longer, wouldn't they? But you're not going to sell your TV, are you? Some human life isn't quite worth everything, is it? I mean, it's not worth as much as your TV, for example. Now, would you have sold your TV to save that woman's life, given the option? Well, if you think 'Yes' then why not for the African child? And if you think 'No' then what are you giving me a hard time for?"
"The Last Horror Movie"(2003), by Julian Richards.
Monday, June 10, 2013
E al tè degli Inglesi non credere mai.
Ieri ho fatto una scoperta che fa poco onore all'attività di sinologo che svolgo...
Tema: il tè cinese. Svolgimento: in Cina esistono variegati e svariegati tipi di tè, diversi per colore, provenienza geografica, processo di lavorazione. Di base, si distinguono in:
- 绿茶 letteralmente "tè verde";
- 白茶 letteralmente "tè bianco", ovvero tè verde leggermente ossidato;
- 红茶 letteralmente "tè rosso", chiamato però in Occidente "tè nero", ovvero tè verde ossidato;
- 黑茶 letteralmente "tè nero", chiamato invece da noi "tè post-fermentato", ovvero tè nero lavorato anche dopo l'ossidazione.
Avevo fatto un po' di confusione tra tè rosso e tè nero, basandomi esclusivamente sulla traduzione letterale.
Tuttavia, al tè degli Inglesi continua pure a non credere mai.
Photo credit:
www.puercn.com/