Tuesday, March 31, 2020

Nel frattempo... dieci anni fa, stanza di un dormitorio universitario a Pechino.


I film ai tempi del coronavirus... (XVI)


Sulla vita di Domenico Scandella (1532-1599), detto Menocchio, mugnaio friulano. Eretico semi-analfabeta.

"Menocchio" (2018), di Alberto Fasulo

I film ai tempi del coronavirus... (XV)


"Bande à part" (1964), di Jean-Luc Godard

Monday, March 30, 2020

I film ai tempi del coronavirus... (XIV)


Vecchi film giapponesi.

"Il gusto del sakè" (1962), Yasujirō Ozu

Vorrei sempre avere l'espressione di Chishū Ryū. E una tomba come quella di Yasujirō Ozu: sigarette, whisky e il carattere (o kanji, che dir si voglia) di 無 sulla lapide...


Sunday, March 29, 2020

Iniziativa anarchica ai tempi del coronavirus. Manila, Filippine.


I film ai tempi del coronavirus... (XIII)


- Hai la chiave di casa?
- No. Ma la porta è sempre aperta.

"Lisbon Story" (1994), di Wim Wenders

Saturday, March 28, 2020

Inutile spiegarlo, non lo capiresti mai.


Tra le cose che più mi mancano a causa di questi cazzo di arresti domiciliari... lo stadio. 

Un documentario inglese sulla rivalità tra le città di Brescia e Bergamo. E delle loro relative realtà calcistiche. E sul recente derby, giocato dopo 13 lunghi anni, a spalti vuoti per lo sciopero delle tifoserie ultrà.
Oltre il campanilismo. 

"900 Years of Hate | Derby Days Lombardia | Brescia Calcio v Atalanta B.C."

Potrebbe andare ancora peggio...


瑜伽 Siamo arrivati allo yoga. Certo, può sempre andare peggio...


Friday, March 27, 2020

找不到高富帅 Un docu-film cinese sulle 剩女 "donne avanzate" (le zitelle trentenni).


中国剩女:一起来看看她们是如何被剩下的
https://www.youtube.com/watch?v=bfjk7ras4ic&t=1s


Ho anche imparato tre espressioni bellissime che non conoscevo:

打情骂俏      flirtare negando di farlo

善解人意      la capacità di comprendere gli altri

物是人非      le cose restano uguali e non cambiano, le persone no

In ricordo di un amico.

Non ci vedevamo da almeno quindici anni e non credo di aver foto con te, ma ricordo anche troppo bene le serate fuori dal dormitorio studentesco dell'università a Pechino. Suonavi canzoni rock con la mia chitarra viola sgangherata. "Ehi amico, questa chitarra suona di merda", dicevi. E ridevi. E parlavi di Armenia e di medicina tradizionale cinese. E bevevamo un'altra birra ancora su un tappeto di sigarette. Ricordo quando abbiamo celebrato assieme il compleanno di S.: per voi sovietici era normale, ma a me la vodka toglieva spesso il sorriso. 


System Of A Down - Lonely Day

Una canzone non a caso, una canzone che abbiamo ascoltato più volte. Perché anche loro armeni. Loro che ci piacevano tanto. 

Questa troppo ricorrente pratica del togliersi la vita. Non preoccuparti: almeno a me, non devi spiegazioni.

Che il cielo ti sia rock'n'roll.

Ciao E.


p.s. Mi sbagliavo. Ho una foto con te.


I film ai tempi del coronavirus... (XII)


Esami di maturità e bullismo in Cina.

少年的你 "Better Days" (2019), di Derek Tsang

Nel frattempo... retroguardia punk. Al manicomio.


Quartiere San Lorenzo, Roma. Da qualche parte tra le fine del 2003 e l'inizio del 2004.

Thursday, March 26, 2020

I film ai tempi del coronavirus... (XI)


Prigione e cannibalismo. Un film tra "Il cubo" (1997) e "L'enigmista" (2004).

"Il buco" (2019), di Galder Gaztelu-Urrutia

Wednesday, March 25, 2020

Iorestoacasa


(senza commento)


Tuesday, March 24, 2020

I film ai tempi del coronavirus... (X)


Uno di quei documentari per nulla allegri.

"Terra" (2015), di Yann Arthus-Bertrand e Michael Pitiot

Monday, March 23, 2020

意大利朋克之史 Il punk in Italia: anni '70, '80 e '90.



"Mamma dammi la benza. Le radici del punk italiano, 1977-1982" (2005), di Angelo Rastelli


"Italian Punk Hardcore 1980-1989" (2015), di Angelo Bitonto, Giorgio S. Senesi e Roberto Sivilia
https://www.youtube.com/watch?v=g2idFNnFhjM



"La scena - Il punk italiano degli anni '90" (2018), dei F.lli Marx
https://www.youtube.com/watch?v=FgPtsEnf4cE

Sambucheto di Montecassiano (MC), anni '60


I film ai tempi del coronavirus... (IX)


La dura vita del sicario.

"Léon" (1994), di Luc Besson

Sunday, March 22, 2020

21 marzo - Bentornata primavera


用哲学来面对冠状病毒

Prendiamola con filosofia
http://www.prendiamolaconfilosofia.it

Saturday, March 21, 2020

19 marzo - Festa del papà

Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.

Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta 
perché dalle loro parole non diramarono fulmini 
non se ne vanno docili in quella buona notte.

I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide 
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia, 
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono, 
troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino, 
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi 
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.

Dylan Thomas (1914-1953)

(senza commento)


I film ai tempi del coronavirus... (VIII)


Non conoscevo il mito di Ifigenia.

"Il sacrificio del cervo sacro" (2017), di Yorgos Lanthimos

Friday, March 20, 2020

Nel frattempo... un anno fa, in una cantina di Serrapetrona (MC).


I film ai tempi del coronavirus... (VII)


"L'odore della notte" (1998) di Claudio Caligari

L'impressione che, anche stavolta, non abbiamo inventato niente...


Secondo decennio del Novecento, nel pieno dell'influenza spagnola, che i cinesi chiamano 1918年流感大流行.

Fonte:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=673743736710624&set=gm.1288032001584525

Thursday, March 19, 2020

Per boschi, per rovi...












老铲子 Vecchio lavoro di vanga


I film ai tempi del coronavirus... (VI)


"La finestra sul cortile" (1954), di Alfred Hitchcock

I film ai tempi del coronavirus... (V)


"I vitelloni" (1953), di Federico Fellini

Wednesday, March 18, 2020

Opportunità di conversazione in lingue straniere via Skype. A Macerata. E gratis, ovviamente.



"Hai visto tutte le serie tv e i film su Netflix? Hai finalmente finito di leggere quel libro che da giorni tenevi sul comodino? Siamo sicuri che hai anche cucinato quella ricetta che volevi provare da tanto tempo, e anche hai fatto tutti i tour virtuali si tutti i musei. Prima che la noia prenda il sopravvento ti proponiamo noi qualcosa di nuovo da fare comodamente da casa! Se hai voglia di far pratica con il tuo inglese, francese o spagnolo, vieni a fare una chiacchierata su Skype con i noi, i VOLONTARI EUROPEI di Villa Ficana! Cosa faremo? Parleremo un po' per migliorare la fluidità della lingua e condivideremo le nostre culture! Quando? Saremo disponibili dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14.  Come? Scrivici all'email conversazione.evs@gmail.com per prenotare un'ora di chiacchiere nella lingua prescelta: le conversazioni si svolgeranno via Skype! Ovviamente è tutto GRATUITO.  Ed ora... apriamo le prenotazioni!!"

Fonte:

Breve. Ma horror.

"Anche se la gente del villaggio aveva dimenticato il rituale e perso la cassetta originale, sapeva ancora come si usavano le pietre. La pila preparata in precedenza dai ragazzini era pronta, e per terra, oltre ai foglietti trascinati dal vento, c'era anche una buona scorta di ciottoli. La signora Delacroix prese una pietra talmente grande che dovette sollevarla con tutt'e due le mani, poi si girò verso la signora Dunbar. — Andiamo — disse — sbrighiamoci. La signora Dunbar aveva in mano alcuni ciottoli. Disse, ansimando: — Non posso correre. Va avanti tu, io ti raggiungo. I ragazzi avevano già preso le pietre, e qualcuno ne aveva dato una anche al piccolo Davy Hutchinson. Tessie Hutchinson era adesso in mezzo a uno spazio vuoto, e tendeva disperatamente le braccia mentre la gente del villaggio avanzava verso di lei. — Non è giusto — protestò ancora. Una pietra la colpì sulla tempia. Nonno Warner diceva: — Avanti, avanti tutti. Steve Adams era tra i primi, e accanto a lui c'era la signora Graves. — Non è giusto, non è giusto — gridò ancora la signora Hutchinson, e poi tutti calarono su di lei."

Tratto da "La lotteria" di Shirley Jackson

Tra le contrade maceratesi di Furiasse e Montanello