Secondo me sinologia 汉学与疯狂:体现当代中国 Sinology's Not Dead
Blog senza presunzioni di uno studioso di cultura e società cinese. Troverete qui reportage dalla Cina, racconti di viaggio, pagine di diario, serate goliardiche, sviolinate politico-ideologiche, dibattiti intellettuali e non so cos'altro ancora. 大家好! 我是中国文化与当代社会的一位意大利博士研究生。我爱旅游,写作,看书。其次,我爱这两句话:"世界人民大团结万岁!" 与 "革命不是请客吃饭!"。Welcome everybody in this small free space regarding Chinese culture and society, international politics, academic world, travels and much much more.
Thursday, December 04, 2025
Tuesday, December 02, 2025
Anarchia è anti-programma perché il programma rappresenta sempre il passato ostile e anacronistico...
"Anarchia significa distruzione della miseria, dell'odio, delle superstizioni: abolizione dell'oppressione dell'uomo su l'uomo; cioè abolizione del governo e del monopolio di proprietà. L'individualità umana: questo mondo profondo e misterioso, che può racchiudere in sè tutta una visione di orizzonti nuovi; questa incognita di sentimenti e di affetti, così varia e cosi dissimile l'una dall'altra; l'individuo: questa parte vitale dell'immensa armonia dell'universo, deve potersi abbandonare alle ispirazioni dell'essere suo: deve poter avere la possibilità di tentare tutte quelle vie, che a Lui sembrano ricolme di promesse e di sole; deve poter sviluppare le attività, le inclinazioni, le energie talvolta occulte, le capacità, mutevoli in Lui stesso, nel tempo e nello spazio, che egli sente in germoglio palpitare dentro di sè; deve potersi sentire l'arbitro del suo destino, e poter dirigere il timone della sua esistenza verso quel porto che è il sogno supremo di tutto l'essere suo.
Oggi, i governi, le religioni, le patrie, le morali, in nome dei loro interessi, disconoscono, violentano e sacrificano le aspirazioni dell'individuo. I governi lo opprimono; le religioni gli inceppano la facoltà di ragionare; le patrie lo travolgono nei cataclismi e nei vortici della guerra; le morali lo soffocano con imposizioni e doveri che sono in aperto contrasto con le sue necessità, con le sue inclinazioni naturali.
Convinti che l'uomo non sarà mai libero se resta spiritualmente legato ai pregiudizi di Dio, della Morale e di una qualsiasi forma di dominio o di soggezione, noi cerchiamo di svincolarlo dalle strette di queste terribili costrizioni morali, intellettuali, economiche; ed insorgiamo, picconieri, contro la società, che s'arroga il diritto, delittuoso diritto, di disporre dispoticamente di coloro che la compongono.
L'uomo deve capovolgere i termini di vecchie frasi, inchiodate nel suo cervello dal martello dell'abitudine e dal torchio di secoli e secoli di schiavitù.
«Senza il padrone non si lavora».
«Senza Dio nulla fiorisce».
«Senza un governo è impossibile la vita sociale»."
Tratto da "Chi siamo e cosa vogliamo" di Virgilia D'Andrea (1890-1933)
Monday, December 01, 2025
Le torrette di Crispiero, Castelraimondo (MC)
Se da Recanati o Macerata ti butti lungo la valle del Potenza in direzione monti, superata San Severino noterai sulla sinistra due antiche torri malmesse fuoriuscire dalla folta boscaglia. O quello che ne resta. Ebbene, mi è capitato di passare molte volte per la strada statale 361 Septempedana, ma mai di fermarmi anche solo per capire la direzione da fare per raggiungerle. Oggi, un giorno qualsiasi, senza particolari motivazioni od obiettivi, passando lì sotto mi son detto: “Bene. Adesso. Adesso o mai più”. Ho pensato di fermarmi a prendere un caffè nel bar lungo la statale per chiedere informazioni, un po’ come si faceva una volta, ma poi ho preferito mettere mano al telefono cellulare. Non avendo accesso al GPS, ho semplicemente guardato la cartina così come visualizzata da Google Maps. C’è una strada secondaria che dalla zona delle grotte di Sant’Eustachio sembra procedere parallelamente alla Septempedana, per poi salire in zona Crispiero di Castelraimondo, non lontano da queste due torri (o di quel che ne resta). Quello che Google Maps non dice (o almeno non l’ha detto a me) è che la strada, da un punto in poi, non è percorribile in automobile. Strada imbrecciata, cantieri edili, camion, ruspe, polvere, sassi minacciosi per una semplice utilitaria con pneumatici da sfigato di città. Procedo a caso, prendo i bivi facendo testa o croce, entro in un cantiere, torno indietro, scendo, risalgo, le mucche, bestemmie, lascio la macchina e proseguo a piedi, pensando “dai, cazzo, sarà questa la strada…”. Mezz’ora di salita in un tappetto di foglie e sassi, sudata, fiatone, giubbetto sotto il braccio, quella sembra Crispiero, in fondo a destra sbucano le torri (o quello che ne resta). Un po’ di fortuna, ogni tanto! Proseguo per altri dieci minuti in pianura, terreno scosceso, specie quello fra le due torri (o di quello che ne resta), di sotto, in fondo, la Septempedana, le cave, i cantieri, i camion, le ruspe. Peccato non avere una sigaretta. Giubbetto sotto il braccio, oggi è una bella giornata, lungo la valle del Potenza.
Sunday, November 30, 2025
Friday, November 28, 2025
艾晓明 Memorie dei miei anni di studio in Cina: i documentari della regista, accademica e attivista Ai Xiaoming.
Sul caso del conflitto politico, corruzione dei quadri e attivismo democratico dal basso nel villaggio di Taishi, provincia meridionale del Guangdong.
太石村 “Taishi Village” (2005), di 艾晓明 Ai Xiaoming
没有钱冤死也活该 An innocent man with no money deserves to die.
Sullo scandalo della vendita di sangue e crisi HIV/AIDS nelle zone rurali dello Henan.
中原纪事 “The Central Plains” (2006), di 艾晓明 Ai Xiaoming e 胡杰 Hu Jie
今年几岁?Quanti anni hai?
九岁。 Nove.
上学了吗?Hai iniziato la scuola?
上了。 Sì.
上几年级?Che anno frequenti?
二年级。 Il secondo.
那你现在还在上学吗?Vai ancora a scuola?
不上了。 Non più.
为什么? Perché?
因为同学们说我是艾滋病。Perché i compagni di classe mi dicono che sono malato di AIDS.
Sullo scandalo della vendita di sangue e crisi HIV/AIDS nelle zone rurali dello Hebei.
关爱之家 “The House of Care and Love” (2007), di 艾晓明 Ai Xiaoming
A un anno dal disastroso terremoto del Sichuan del 2008, un documentario sulle giovani vittime della scuola media di Beichuan e il fenomeno del "turismo del terremoto".
忘川 “Wang Chuan” (2010), di 艾晓明 Ai Xiaoming Sulla protesta nel 2011 dei contadini contro l'esproprio di terre e la corruzione dei quadri locali nel villaggio di Wukan, provincia del Guandong.
乌坎三日 “Wukan Three Days” (2012), di 艾晓明 Ai Xiaoming Sugli attivisti per i diritti civili del 中国新公民运动 Movimento dei nuovi cittadini.
新公民案审判 “New Citizens Trial” (2014), di 艾晓明 Ai Xiaoming
Non avrei saputo dirlo meglio...
Sopita l'allegria degli anni folli,
sento un peso, come dopo l'ebbrezza.
Come un buon vino, il rimpianto dei giorni passati,
nell'anima mia, più invecchia, più forte diventa.
Triste il mio cammino.
Il mare tempestoso promette futura fatica e dolore
Ma non voglio lasciarmi morire, amici miei,
voglio vivere, per pensare e soffrire;
Prevedo delizie miste a dolori, ansie e affanni:
ancora mi potrò ubriacare di armonie,
ancora mi scioglierò in lacrime per delle fantasie,
e, forse, al mio triste tramonto
brillerà un amore con il sorriso del commiato.
di Aleksandr Sergeevič Puškin (1799-1837)
(traduzione di Maria Vittoria Maria Vittoria Morokovski)
Thursday, November 27, 2025
Wednesday, November 26, 2025
Saturday, November 22, 2025
Thursday, November 20, 2025
Tuesday, November 18, 2025
一代 Se venticinque anni son pochi...
L’attrice cinese 赵涛 Zhao Tao è per il regista (e marito) 贾樟柯 Jia Zhangke quello che Giulietta Masina è stata per Federico Fellini. Una drammatica storia d’amore, un viaggio nel tempo, il tempo di una generazione, dai primi anni del 2000 a 大同 Datong, nel nord cinese, una sigaretta dopo l’altra nel freddo gelido della Repubblica post-maoista ma non troppo. “Sembrano mongoli” e fumano talmente tanto che “riesco a sentire il fumo in sala”, come ha commentato la mia Giulietta Masina. Vero. Il nero delle miniere dello 山西 Shanxi, misto al sangue di ex tribù nomadi, uomini grandi e fieri, di grappa e tabacco, di “soviet ed elettrificazione”: Stalin vive, viva Stalin! Per poi tuffarsi più a sud, verso il profitto facile e l’ “arricchirsi è glorioso”, nei pressi della 三峡大坝 Diga delle tre gole nel Fiume azzurro, tra le metropoli di 重庆 Chongqing e 武汉 Wuhan, tra funzionari corrotti e gang criminali, prostituzione e decadenza dei costumi sul modello del neoliberismo occidentale. Infine giù, nell’estremo sud, a 珠海 Zhuhai, per un assaggio di contemporaneità nella Cina post-Covid di tecnologia, robot e giovane delirante fermento da social media. Ma poiché, come recita l’antica saggezza cinese 落叶归根 “le foglie che cadono tornano alle radici”, sul finale si ritorna in una Datong cambiata, ammodernata e lucente, nel rapido tempo di una generazione. E di una drammatica storia d’amore.
风流一代 “Generazione romantica” (2024), di 贾樟柯 Jia Zhangke


















































