Monday, May 21, 2012

Con te partirò, con te patirò...

Conoscerti è stata la cosa più figa che mi sia successa di recente. Portarmi a fare il bagno nell'oceano ghiacciato è stata la cosa più folle e romantica degli ultimi dodici mesi.

Se ti fidassi di me io ti porterebbi in tanti bellissimi posti. Luoghi da favola.

Io ti porterebbi nei posti dove la birra costa poco.
Io ti porterebbi nei bar dove gli scrittori, da scrittori, bevono senza la paura di ubriacarsi.
Io ti porterebbi dove la felicità altrui mette tristezza.
Io ti porterebbi nei posti tristi, dove la gente non sorride da un pezzo, non per moda, ma perché, a ben pensarci, non c'è molto da ridere in giro.
Io ti porterebbi dove i concerti sono punk e i giovani si picchiano per divertimento.
Io ti porterebbi a casa mia, nelle Marche, dove c'è un pericolo che si chiama Varnelli.
Io ti porterebbi in braccio, in groppa e a cavalcioni.
Io ti porterebbi ebbra a casa di sconosciuti. Per poi dormire nudi con in mano le chiavi di casa di terzi.
Io ti porterebbi dove c'è ancora speranza, dove il mare è all'orizzonte e oltre all'orizzonte c'è ancora altro orizzonte.
Io ti porterebbi su quella collinetta laggiù in fondo, tra le cagate di mucche e le mucche stesse, che sono forse la cosa più rappresentativa di questa verde Irlanda malata di Guinness.

Io ti porterebbi comunque, se solo tu ti fidassi di me. 

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