Torniamo a studiare le tabelline
Il bar è la mia chiesa, il bicchiere il mio confessionale.
Ogni musica che tenta di cacciare via il pubblico è da me apprezzata.
Come quei ragazzi di stasera.
Però passare da arte astratta a concettuale a me sembra progresso e non il contrario.
Capotosti avrebbe annuito. E io ricordo ancora quel giorno di tanti anni fa quando ai cancelli del liceo il volantino diceva: “Rispetta la tradizione, rispetta Capotosti: sciopero!”. E scioperammo. Come pecore. Felici per un giorno. Due, considerando il post-sbronza.
Evviva il licenziamento senza giusta causa!
“Perché, lei scrive?”
“Oh sì. Peggio di un macchina da scrivere. Peggio dei parenti al tuo funerale. Peggio.”
Aoaizh Ahurmdbsh
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