Pensa se ti droghi...
"La mattina dopo, assonnato, scioccato e stanco, sono rimasto a pensare nel letto. La relaxina mi ha fatto dormire così profondamente che sono precipitato in una buca e ho toccato fasci nervosi sepolti o nella Coca Cola che ho bevuto c’era davvero sciolta l’ecstasy? Pure inodore e insapore? L’unica cosa che sono riuscito a dire a mio figlio è: densamente spopolata è la felicità, la felicità è senza limiti e viene e va, ma se un giorno ti prende male e ti prende male di sicuro (perché abbiamo lo stesso sangue), poi non capisci più niente, ti si confonde tutto, estetica, etica e poetica, TQ o post TQ, un incubo nell’incubo, e ti chiedi: cosa genera i mostri? Il sonno della ragione o il sogno della ragione? Dormire poco o profondamente? Godere dell’uovo e perdere la gallina? O viceversa? Striato ventrale o giro fusiforme? Essere o non essere? Come ne usciamo? Dal tegumento nucleus accumbens?
E questa è la vita normale, pensa se ti droghi."
Da un post del blog di Antonio Pascale:
http://www.ilpost.it/antoniopascale/2011/12/19/caramelle/
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