Raccontate le cose belle. Quelle brutte interessano solo gli Occidentali.
"Esiste un tratto comune tra la Cina di Antonioni e la Cina di oggi, una "mania" che anche chi in Cina fa lavoro giornalistico conosce bene, perché gli crea problemi nel suo rapporto con il potere: è l'idea che si debbano per forza mostrare le "cose belle" e non quelle brutte o problematiche. Antonioni e il suo "Chung Kuo", nel loro intento di mostrare la Cina così com'era, vi rimasero intrappolati."
Fonte:
https://www.rsi.ch/news/oltre-la-news/La-Cina-46-anni-dopo-4-11265444.html
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