Cercava solo di difendersi. Da una bottiglia di Coca Cola.
Al quarto goal della Spagna i tifosi irlandesi hanno tirato fuori le bandiere e hanno cominciato a intonare non l'inno nazionale ma una canzone patriottica, di tema anticolonialista (rigorosamente in culo alla regina), una canzone non legata al calcio ma che lega gli irlandesi. Hanno cantato fino alla fine della partita e anche oltre. Le telecamere non seguivano più neanche i ventidue in campo, i tifosi iberici osservavano, come tutti e con ammirazione, il canto unito degli irlandesi. Al triplice fischio dell'arbitro erano ancora sugli spalti, con la bandiere sopra la testa a cantare di quel povero contadino irlandese beccato dai gendarmi britannici a rubare e per questo spedito ai lavori forzati in Australia. Hanno continuato a cantare a squarciagola.
Ecco, per me il calcio è questo. Il calcio non è lo stadio o i ventidue coglioni che corrono dietro alla palla per un salario da milionari. Il calcio non è il marketing e le cifre da capogiro che ci girano dietro. Il calcio non è il presidente corrotto o l'arbitro cornuto. Il calcio non è la strage di cani randagi per fare il make-up alle città quando ci sono i mondiali. Il calcio non è l'allenatore né il suo sigaro.
Il calcio è uno spettacolo: lo spettacolo dei tifosi in curva che per novanta minuti saltano e cantano a squarciagola, non per i loro undici in campo ma per lo spettacolo in sé. Il calcio senza i tifosi non esiste. I tifosi tifano per loro stessi: come un rito, come una cerimonia, come una grande sbronza collettiva.
Viva il calcio, abbasso il fetore di denaro, abbasso il re!
"E chi non canta è un figlio di puttana,
e chi non canta è un bastardo pesciarolo,
e chi non canta resti a casa,
che cazzo vieni a fare qua?!"
(Coro degli ultras della Maceratese)
Ecco, per me il calcio è questo. Il calcio non è lo stadio o i ventidue coglioni che corrono dietro alla palla per un salario da milionari. Il calcio non è il marketing e le cifre da capogiro che ci girano dietro. Il calcio non è il presidente corrotto o l'arbitro cornuto. Il calcio non è la strage di cani randagi per fare il make-up alle città quando ci sono i mondiali. Il calcio non è l'allenatore né il suo sigaro.
Il calcio è uno spettacolo: lo spettacolo dei tifosi in curva che per novanta minuti saltano e cantano a squarciagola, non per i loro undici in campo ma per lo spettacolo in sé. Il calcio senza i tifosi non esiste. I tifosi tifano per loro stessi: come un rito, come una cerimonia, come una grande sbronza collettiva.
Viva il calcio, abbasso il fetore di denaro, abbasso il re!
"E chi non canta è un figlio di puttana,
e chi non canta è un bastardo pesciarolo,
e chi non canta resti a casa,
che cazzo vieni a fare qua?!"
(Coro degli ultras della Maceratese)
1 Comments:
la canzone si chiama "the fields of athenry", qui trovate il testo:
http://www.ireland-information.com/irishmusic/thefieldsofathenry.shtml
e qui il video della canzone:
http://www.youtube.com/watch?v=mmCosY56lRI
tutto il resto e' noia, chiacchiere e aperitivo.
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