Caramelle e psicanalisti: questo non è un messaggio promozionale
Qui in Irlanda gli studenti sono soliti abbuffarsi di dolci e caramelle. Decisamente più che in Cina o in Italia. Nel campus vi sono svariati spacci dove si vendono, oltre ai consueti giornali, sigarette e bibite, anche e soprattutto dolci.
Io sono un drogato di liquerizia e menta, quindi dopo pranzo anche io passo allo spaccio. Vi trovo marche di dolci che abbiamo anche in Italia, altri mai sentiti. Oggi, con la bocca piena di mente, pensavo al fatto che potrei collegare ogni marca di mente e liquerizie ad un mio parente.
Ricordi della mia infanzia. Se mamma mi portava a trovare il marito della sorella di mia nonna, allora ero sicuro di trovare delle TicTac. Se invece a casa c'era solo la sorella di mia nonna, allora mi venivano offerte delle mente di cui ho sempre ignorato la marca. Mia nonna invece mi dava di solito delle Rossana, caramelle cremose. Io preferivo le liquerizie, ma era sempre meglio di niente. Mio nonno divorava Golia. Io ho imparato da lui. Nella borsa di mia madre trovavo invece Vigorsol o Morositas. Rubavo le une e le altre.
Ecco come sono diventato un ladro, un diabetico ed un drogato di caramelle, soprattutto liquerizie.
Cosa capiamo da tutto questo? Che a trent'anni è importante saper trovare una giustificazione a tutti i tuoi difetti e alle tue dipendenze, andando a scavare nei ricordi e carpendo l'origine di ogni cosa nel passato. Gli psicanalisti non servono a niente. Possiamo benissimo fare gli psicanalisti di noi stessi.
Come diceva un mio amico che era in cura da anni "La differenza tra un idealista, un matto ed uno psicanalista? L'idealista costruisce castelli di carta, il matto li abita e lo psicanalista passa a riscuotere l'affitto".
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