Thursday, September 11, 2008

最古老的职业

"最古老的职业" ovvero "Il mestiere più antico": questo era il titolo della lezione di oggi di "Design of Sociological Survey", uno dei corsi che seguo in questo primo anno di dottorato. In classe una trentina di persone, tutti del corso di scienze sociali. Il professore un simpaticone classe 1949, dal faccione butterato, un insostenibile dialetto pechinese e una voce da chi ha passato gli ultimi cinquant'anni della sua vita con la sigaretta in bocca. Di cosa parlerà?! Non è facile seguirlo, poi piano il suo discorso prende forma... studi di genere, sessualità, prostituzione, storia della prostituzione cinese, il punto di vista economico, quello legale, quello del diritto umano, comparazione con la situazione in occidente, digressioni contro l'educazione in Cina, le sue università, le scelte del partito. Non dico il nome del professore (visto mai che mi capita di mandare in carcere qualcuno!?!), vi lascio il sito dell'Institute of Research of Sexuality and Gender dove pubblica, insieme ad altri professori e studiosi, articoli vari (in cinese ed inglese) e mi limito a dire che in tre ore ha preso fiato solo durante la pausa di dieci minuti, è stato interrotto solo dalle frequenti risate degli studenti e quando ha mostrato tre foto pornografiche in bianco e nero di una prostituta della Shanghai primi anni del novecento, almeno metà della classe (soprattutto studentesse) non ha rimesso piede in aula dopo la pausa. Se può sembrare "strano" mostrare scene di sesso in una lezione universitaria italiana, figuratevi cosa può essere in Cina... se i cinesi non fossero così tanti io direi quasi che in Cina semplicemente il sesso non esiste. O lo fanno come i cattolici, per procreare. Insomma questo professore si è guadagnato la mia totale stima, è la prima volta che sento un cinese parlare con quei toni e di tutta questa serie di cose che in Cina sono tabù. Mi chiedo come stia ancora al suo posto. Nella comparazione con la prostituzione in occidente ha però sparato qualche stupidaggine e credo che la tesina la scriverò sulla prostituzione in Italia, di come sia vissuta oggi, della legge Merlin e del nuovo ddl della Carfagna, se le prostitute hanno "il diritto" di rifiutare un cliente e di come siamo messi a livello legislativo. Si vede che non sono un sociologo e probabilmente proprio per questo non finirò mai questo dottorato, ma forse proprio per questo me lo godrò di più.

Quattro giorni di dottorato mi hanno dato una carica incredibile, le lezioni sono supermegainteressanti, peccato solo che non siano la mia materia e che senza basi di marxismo, statistica e metodologia di indagine sociale tutto mi resti infinitamente più difficile. Ma finalmente seguo corsi dell'unica materia che negli ultimi anni ha assorbito quasi del tutto i miei interessi e passioni: la società cinese contemporanea, riletta in chiave della sua millenaria cultura e cinquant'anni di comunismo maoista e post-maoista. E, sembra incredibile anche a me, mi pagano per questo. Leggere, rielaborare, discutere, riscrevere. Mi pagano per questo. Non molto, diciamo poco, ma abbastanza per sopravvivere a 8.000 km da casa.

Prima di andare a letto, Igor Stravinsky "In memoriam Dylan Thomas".

1 Comments:

At 4:35 AM, Anonymous Anonymous said...

i`m your permanent reader now

 

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