Tuesday, September 09, 2008

I Giochi che non fanno audience: le Paralimpiadi





















Pechino, 8 settembre 2008, Palazzetto dei Lavoratori: gare di judo tra atleti ciechi.

"io, t'assicuro, non cambierei la mia misera sorte con la tua servitù. Molto meglio lo star qui ligio a questa rupe io stimo, che fedel messaggero esser di Giove"
Prometeo al servo degli dèi Ermete

3 Comments:

At 12:12 PM, Anonymous Anonymous said...

in effetti non ho ancora letto nulla riguardo le paraolimpiadi sui giornali online italiani. ho sempre considerato la cina anti-disabile (anche per il fatto che ne ho visti pochissimi in giro a parte persone non vedenti), per lo meno kunming: alberi piantati in mezzo ai marciapiedi, negozi in cima a scalini improbabili, cessi che non so nemmeno io come faccio ad andarci...ero curiosa di sapere come pechino si fosse preparata a quest'evento.

 
At 5:34 AM, Anonymous Anonymous said...

Il villaggio paralimpico e le strutture sono organizzati alla perfezione, gli atleti sono rimasti strabiliati dalla pulizia, organizzazione e cortesia dei cinesi. Speriamo non riescano mai a uscire e scontrarsi con la dura realta'. Intanto per l'occasione Xiushui ha messo delle rampe per le sedie a rotelle, perlomeno anche i disabili potranno sperperare un po' di soldini acquistando le solite taroccherie.
On another note, e' davvero vergognoso che i premi per i vincitori (75mila euro per l'oro, 40mila per l'argento, 15mila a testa per il bronzo; alle olimpiadi sono il doppio) in Italia siano tassati al 40%. Non ho parole davvero. Dani facciamo qualcosa.

 
At 6:31 AM, Blogger Massaccesi Daniele said...

beh, immagino che citta' come pechino, shanghai e canton siano meglio fornite di attrezzature per i disabili che non nel resto della cina, che secondo me e' e resta, come dice sabina, "anti-disabile". ricordo ad esempio le difficolta' incontrate da uno studente disabile che a roma studiava sinologia con me. non so se tuttora sia riuscito a venire in cina o meno.
vero anche che in italia non siamo messi poi cosi' bene, mitiche le inchieste-denunce di "striscia la notizia" a riguardo.
quanto alle tasse, adele, che dire... sarebbero molto piu' basse se le pagassero tutti, ma siccome l'italia e' il paese dei furbetti per eccellenza non credo che abbiamo molte speranze. e' anche un fatto culturale: in italia un evasore e' un eroe, un cavaliere del lavoro, se sbeccato va a "scontare la pena in parlamento", come dicono grillo e travaglio. nell'america capitalista e guerrafondaia un evasore va in carcere direttamente e senza passare per il via. in cina, un buco in testa.

 

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