Giù le mano dai barboni.
"appare evidente come il sistema di misure volte alla tutela della
“sicurezza urbana” dia vita ad un pregnante apparato repressivo
penal-amministrativo. I fenomeni di marginalità non vengono trattati come
fratture sociali da trattare tramite necessari interventi di welfare. Si
sceglie una linea ben diversa: affrontare quel diffuso sentimento di
“insicurezza percepita” attraverso politiche nazionali e locali indirizzate ad
una eliminazione visiva di coloro che recano disturbo al “decoro”. Attraverso
il “daspo urbano”, infatti, si creano nelle nostre città dei “luoghi-vetrina”
dai quali devono essere espulsi senzatetto, accattoni, venditori ambulanti,
prostitute, spacciatori. A questi ultimi si riservano le periferie delle nostre
metropoli già fortemente attraversate da importanti tensioni sociali.
Il grande danno giuridico e culturale della Legge Minniti-Orlando
sulla sicurezza è da un lato l’aver legittimato all’interno del nostro
ordinamento misure di mera criminalizzazione di intere categorie sociali,
destinatari di provvedimenti limitativi della loro libertà personale in base
ad una presunzione di pericolosità senza la reale commissione di alcuna
fattispecie criminosa; dall’altro l’aver ulteriormente inquinato il senso
comune, avvalorando un’idea di società che assume come valori fondativi il
contrasto al degrado ed il raggiungimento del decoro."
Fonte: V.L.A.D. - Vademecum legale contro gli abusi in divisa
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