Sciamanesimo 2.0
"Nel 2010 partecipai a un rito in una ger di Chingheltei, la periferia nord di Ulan Bator che è un'enorme favela. Qui, una sciamana di etnia tsaatan mi fece sganciare sessantamila tugrik – circa 26 euro – per risolvere il mio “problema” consistente nel fatto di essere uno scapolo inveterato. Naturalmente non erano mica per lei, bensì un'offerta allo spirito. Mi fece inginocchiare di fronte ad alcuni ritratti di Genghis Khan e diede inizio al rituale. Nell'audio che riascolto oggi – mi ero tenuto in tasca il registratore digitale – si sente una voce roca che recita una nenia, interrotta ogni tanto da uno scroscio e accompagnata da un rumore, come di un tappeto che sbatte: la donna mi sputava in testa la vodka che io stesso avevo “offerto” allo spirito e ogni tanto mi frustava con un bastone a cui erano attaccati degli stracci lacerati, tipo il Mocio Vileda. Quello era un idolo.
Sullo sfondo, si sente la televisione accesa che trasmette una telenovela coreana. Il tutto durò circa venti minuti e, alla fine, mi disse che avrei senz'altro trovato la donna della mia vita. Nel giro di due anni."
Fonte:
http://china-files.com/it/link/46831/mongolia-la-notte-dello-sciamano
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