Sunday, November 11, 2012

Lettera ad una professoressa: lettura consigliata ai giovani accademici italiani che lavorano all'estero

La seguente lettera è stata scritta da un mio caro amico, Claudio Sopranzetti, ad una sua ex professoressa che insegna a Roma. La lettera è rivolta a lei, ma aperta alla visione di tutti. 
Credo che valga la pena spenderci due minuti del nostro preziosissimo tempo.
Buona lettura.


Ciao a tutti, oggi per qualche motivo mi sono messo a scrivere ad una mia professoressa a Roma e mi sono fatto un po prendere la mano. Volevo condividere sta lettera con tutti voi perche' in un modo o nell'altro ne fate tutti parte cosi come tanti altri che non sono riuscita a taggare perche' facebook mi sbroccava. Fatela girare a chiunque pensate che possa voler leggerla. Abbiamo bisogno di cominciare a dire queste cose, altrimenti il nostro silenzio ci uccidera'.


Salve Professoressa,
 Sono a Boston in questo momento ma saro' di ritorno in Italia a fine novembre. Mi spiace sentirla cosi scoraggiata con l'universita' italiana ma purtroppo ultimamente sto condividendo la sua sensazione. Ma andiamo per ordine.

Volevo scriverle per darle alcune buone notizie. Sto finendo la mia tesi e allo stesso tempo facendo domanda di post-doc e di posizioni accademiche. Questa ricerca sta dando risultati molto al di sopra delle mie aspettative. Ho vinto un post-doc a Singapore su citta' asitiche e sono tra i finalisti sia per il post-doc a oxford all souls che a cambridge saint john college. La settimana prossima saro' a San Francisco per il convegno della associazione antropologica americana e avro' interviste per tre posizioni come professore a Carleton College, Georgetown University e Princeton!!!! Oltre a questo mi sara' consegnato il premio per migliore saggio di antropologia urbana del 2012!!!!

Tutto per il verso giusto, queste notizie sembrerebbero dire. E invece non posso mettere a tacere il sentimento di rabbia nei confronti del sistema italiano. Come e' possibile che nel mio paese di origine, in cui vorrei tornare e che francamente non vanta lo stesso prestigio accademico degli Stati Uniti, rimango senza alcuna minima possibilita' di entrare in universita' mentre qui mi invitano per interviste nelle migliori universita' e offrono post-doc da sogno, ben retribuiti e con larghe possibilita' di crescita. Ultimamente e' come se ogni successo mi rendesse piu rabbioso e forse piu' motivato a cercare una via di ritorno in Italia. Sono veramente esausto di fare tutto con la massima dedizione e buoni risultati e non vedere nessun effetto in quella direzione ma allo stesso tempo sempre piu convinto che non 'e una vita in america quello che voglio. A questo oramai mi sento condannato da un paese che non solo non sfrutta e sviluppa i propri talenti ma persino disdegna quelli formati con fondi, risorse, e dedizione da altri paesi. E' frustrante e francamente triste.

Questi sentimenti aumentano quando leggo le parole di un accademico come lei, che ha posto dedizione, tempo, e, perche' no, amore nella universita' e si trova incastrata in una macchina burocratica, volta a valutare e quantificare tutto ma senza costruire nulla. Un sistema che sembra uscito da un racconto di Brecht, un essere schizzofrenico che conta i numeri di colpi di accetta mentre fa a pezzi il ramo su cui siede, congratulandosi con se stesso dell'efficenza che sta ottenendo. 

Mi spiace di buttar sopra altra frustrazione a quella che gia' traspare dalle sue parole, ma questo vivo.  Rimane, pero', una speranza. Gli ultimi tre mesi passati in Italia me l'hanno fatta rinascere e coltivare come un fiore debole in mezzo all'inverno. Si sta alzando una nuova onda, un'onda locale, ancora troppo piccola per essere visibile a livello del mare ma che sta spostando molti di noi. Un'onda di ritorni, di giovani che rispondono ai chiari e inequivocabili messaggi che ci dicono di andarcene e non tornare indietro con una testarda dedizione, con una voglia di non accettare il sistema Italia come e' ma di mallearlo e dargli forma con le nostre mani, che questo necessiti pugni o che necessiti accurate carezze. Questa e' la nostra sfida, e non piu' quella della vostra generazione. Una sfida i cui risultati non possiamo imputare alla politica, alla generazione precedente, al debito pubblico, o agli sprechi. La vera enorme sfida di noi 30enni oggi in Italia, una sfida che, se fallimentare, saremo stati noi a perdere e, se di successo, saremo stati noi a vincere. E' il nostro tempo e non voglio viverlo a distanza, non voglio dover sentire tra 20 anni che il sistema Italia mi e ci ha tolto persino la possibilita' di giocarmela. Responsabilita', serieta', e un po di ciecita' sognante, di questo abbiamo bisogno oggi. 

Tutto questo per farla un po' partecipe delle mie riflessioni ora, magari la via sara' un po tortuosa ma tornero' e torneremo e non pensi che quello che lei e persone come lei hanno fatto per tutti noi e per la nostra generazione e' stato o sara' dimenticato, cosi come non sara' dimenticato l'operato di chi questo sistema l'ha creato e ne ha tratto profitto. Sotto il deserto del reale dell' Italia di oggi stanno crescendo delle piantine so che non e' facile vederle, ma provi a crederci e abbia un po di fiducia nella nostra generazione. 


Per quanto riguarda presentare a roma come al solito sarebbe un mio piacere e sarei anche disposto a condurre un mini-seminario con gli studenti avanzati invece che presentare il mio lavoro, magari una cosa di due-tre incontri per un mese piu di dibattito e discussione su temi a me cari che possano interessare anche loro, magari di antropologia urbana. Ovviamente sarei felice di farlo a termine semi-gratuiti. Mi manca l'insegnamento in questo anno di scrittura. 

La abbraccio dopo questa lunga mail e spero di vederla presto.

8 Comments:

At 1:17 PM, Anonymous Anonymous said...

io credo di aver deciso.
un giorno tornero' e iniziero' qualcosa di diverso.

 
At 9:52 AM, Anonymous Anonymous said...

Write more, thats all I have to say. Literally, it seems as though you relied on the video to make your
point. You clearly know what youre talking about, why throw away your intelligence on
just posting videos to your blog when you could be giving us something
informative to read?

Take a look at my page cleaning service
My page: maid

 
At 11:42 AM, Anonymous Anonymous said...

I don't even know how I ended up here, but I thought this post was great. I do not know who you are but certainly you're going to a famous blogger if you aren't already ;) Cheers!

Here is my homepage :: martha stewart housekeeping

 
At 6:15 AM, Anonymous Anonymous said...

This post is worth everyone's attention. When can I find out more?

My weblog; hardwood flooring
My page - hardwood floors

 
At 7:30 AM, Anonymous Anonymous said...

I love looking through an article that can make men and women think.

Also, thank you for permitting me to comment!


Feel free to visit my blog post :: residential cleaning service
Also see my page > www.maidbrigade.com

 
At 8:59 PM, Anonymous Anonymous said...

My spouse and I absolutely love your blog and find
a lot of your post's to be just what I'm looking for.
Does one offer guest writers to write content for you? I wouldn't mind producing a post or elaborating on some of the subjects you write about here. Again, awesome web site!
freeport

Also visit my web page ... blood pressure monitors

 
At 10:35 AM, Blogger mohini said...

Independent Female Escort Models For Fun


http://www.escortagency.cc/

 
At 7:22 AM, Blogger jeje said...

converse outlet
yeezy boost 350
links of london sale
links of london
longchamps
nike roshe run
cheap jordans
chrome hearts
nike air max 90
ysl handbags

 

Post a Comment

<< Home