Saturday, August 04, 2012

Di quel viaggio in America Centrale (VI): Costa Rica, un altro mondo...



Riprendiamo navi, barche, taxi e bus per ridiscendere il Nicaragua e raggiungere San Carlos, bellissima e ridente cittadina sulla punta sud occidentale del Lago Nicaragua, al confine col Costa Rica. Anche stavolta ci aspettavamo una città e abbiamo trovato un villaggio. Atmosfera tranquilla, gente simpatica e cordiale, una frontiera e un fiume a dividerci dal Costa Rica. Non corre buon sangue tra i nicas (abitanti del Nicaragua) e i ticos (abitanti del Costa Rica). In effetti i due Stati non hanno molto in comune, come abbiamo avuto modo di vedere una volta superato il confine. Semplicità, socialismo, giungle infinite, villaggi e strade di fango caratterizzano il primo paese, uomini bianchi, modernità, prezzi altissimi (i più alti del Centro America) e un turismo più organizzato caratterizzano invece il Costa Rica. Le donne ticos sono tra le più belle che abbia mai visto. Probabilmente perché sono un misto di europei, creoli, "indios" (locali, amerindi) e neri dei Caraibi: una mescolanza di etnie diversissime tra loro che crea donne dalla pelle color caffé latte con occhi verdi e capelli castani. Secondo V. invece (quanto a donne è lui quello che ci capisce qualcosa) le ticos sono più belle solo perché si curano di più, mentre le nicas a venticinque anni già hanno partorito cinque figli e si ingozzano di cibo. Un fatto di cura estetica insomma, un po' come la differenza tra una studentessa giapponese e una giovane migrante cinese. Il centro estetico fa la differenza.

Il Fiume Juan non segna solo il confine tra i due paesi. Ha anche e soprattutto un'importanza storica notevole: fu usato dai "conquistadores" per le operazioni commerciali e strategiche di battaglia. Quando ancora non esisteva il Canale di Panama, infatti, il Fiume Juan era usato per spostare uomini e merci dall'Oceano Atlantico a quello Pacifico. Univa insomma il mondo, collegando via mare (per capirci) Lisbona a Tianjin, alle porte di Pechino. Mica cazzi.
Non so a voi, ma a me i viaggi di Colombo, Diaz, Magellano e compagnia bella hanno sempre affascinato. Dei pazzi mossi da insane curiosità e manie di grandezza. L'immortalità ad ogni costo. Alcuni ci sono riusciti, altri hanno fallito. Fossi vissuto cinquecento anni fa io mi sarei imbarcato subito. Vedetevi il film "Fitzcarraldo" di Werner Herzog, se non l'avete già fatto prima.

Tornando al Costa Rica... bello il paesaggio, belle le donne, sì... ma costa troppo e non ci piace. Come dice V. "se non ho potere d'acquisto allora non c'è gusto nel viaggio". E' abbastanza vero. C'è una perversione che resta in sordina nei viaggi di noi bianchi occidentali nelle terre dei paesi nel sud del mondo: a noi la loro povertà piace. Viaggiare per due lire e permetterti delle cose che nella tua città natale europea non potresti fare rende il viaggio non solo comodo ma anche estremamente piacevole. Non è il caso del Costa Rica: qui i poveracci siamo noi.

San José è una metropoli orribile. Il centro, di banche ed esercizi commerciali, potrebbero essere il centro di qualsiasi metropoli nel mondo. "A San José non si può camminare" ci dice un tassista, nel senso che è troppo pericoloso, specie per dei turisti. "Ti rubano il passaporto e addio", conclude. "Là ci sono i colombiani, là i negri, là quelli che si drogano, quel quartiere è buio e pieno di ladri, laggiù battono i trans". Non proprio un piacevole benvenuto in Costa Rica insomma. Passiamo la notte in un hotel del centro non troppo costoso e il giorno dopo via di corsa verso lidi più tranquilli: Tortuguero, il villaggio sulla costa caraibica dove le tartarughe marine vanno a depositare le uova. E dove hanno creato un grande parco naturale protetto.

Chilometri di foresta pluviale, montagne, campi infiniti di caffé e banani ci dividono dal Tortuguero. Ma di questo parleremo un'altra volta.



3 Comments:

At 1:29 AM, Blogger Carlo Angeletti said...

Impressione opposta nel mio giretto nicaragua-costa rica.. Managua, una città in cui i pochi edifici fatti di qualsiasi materiale che non sia terra o lamiere o scatoloni è circondato da filo spinato e sorvegliato da guardie in giubbotto antiproiettile e shotgun..i ricchi vanno in giro macchinoni con vetri oscurati, autista e guardia del corpo, e la gente per strada a sbattersi per trovare qualcosa da mettere sotto i denti. San Josè, ci sono stato 3 giorni..nessuno si è fermato ad urlarmi "bianco di merda", nessuno se ne andava in giro a picchiare la gente a caso con una mazza da baseball, nessuno mi ha assalito sull'autobus, o ha cercato di mettermi le mani addosso..a leon succedeva quasi ogni giorno..e alla fine l'ostello (turistico) a s.jose costava 12 dollari a notte, un pelo più dei 10 che costava a leon..ricordo che fra i bianchi che vivevano a leon dopo un pò si generava una specie di psicosi. Era impossibile stabilire un contatto con i locali, a meno che loro non cercassero di fotterti in qualche modo, o di fare a botte..

 
At 1:07 AM, Blogger Massaccesi Daniele said...

tu hai vissuto in nicaragua per diversi mesi se non ricordo male, io ci sono giusto passato. in viaggio. senza mettere in dubbio quello che scrivi, dico solo che a me sia managua, che leon o granada sono sembrate città tranquille, non ci è successo niente di male né abbiamo assistito a scene da panico o anti-turistiche. solo a granada un paio di bambini ci hanno gridato "fuck you!", in pieno stile anti-yankee che già mi aspettavo. a leon ho dormito per 7 dollari a notte in un ostello che aveva tutto, a san josé 11 dollari per un piccolo hotel. il costa rica è davvero un altro mondo e costa poco meno dell'italia, imparagonabile al costo della vita in nicaragua. in costa rica non siamo stati noi ad avere brutte avventure o guai, ma è stata la gente locale (il tassista e non solo) a metterci in guardia e a farci quasi paura. non posso che dire bene sia dei nicas che dei ticos che ho conosciuto: gente serena e cortese, ci hanno sempre aiutato e gratis. non ho ancora trovato quell'assalto al turista che ho vissuto (ad esempio) in marocco o in tailandia, la classica situazione nella quale un turista è visto come un portafogli che cammina. viva sandino, viva il centro america! saluti da panama

 
At 10:16 PM, Anonymous Anonymous said...

San Jose' e' una citta', con le regole delle citta', prova a sbagliare quartiere a Napoli....il costa rica l'ho girato in lungo e in largo per anni. con mia figlia piccola, la prima volta aveva poco piu' di un anno. Non ho mai avuto ne problemi ne paura, basta seguire le semplici regole sulla sicurezza e non essere troppo vistoso. Sui costi, sono proporzionati alla sicurezza e al benessere che ti offrono. nel 97 dovunque andavi spendevi poco e stavi bene. gia' dal 2000 era meglio conoscere alberghi e ristoranti per evitare mazzate. Ma se cerchi trovi sempre la sistemazione bella ed economica.

 

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