Sunday, March 11, 2012

Viaggio nella Belfast politica: il Black Taxi Tour

Nel Regno Unito i taxi sembrano maggioloni dei tempi andati. E sono di solito neri. Belfast non fa eccezione. Uno dei modi migliori per spendere i tuoi soldi a Belfast è andare a fare il Black Taxi Tour, ovvero un giro in taxi dove ti illustrano le zone e gli eventi principali dei “Troubles”, il periodo di tensione e conflitto armato tra cattolici e protestanti in Irlanda del Nord (1969-1998). Un viaggio politico di due ore, con il tassista come guida, il tutto per 30 sterline da dividere in quattro (i posti disponibili nel taxi).
Una ragazza all’università ci aveva avvertito del fatto che i tassisti sono ovviamente partigiani di una o dell’altra fazione politica e religiosa. E che parlano dialetto stretto, non sempre comprensibile a uno straniero che si aspetta l’inglese standard.

A noi è andata bene: tassista simpaticissimo, cattolico e repubblicano, una carriera sfuggita da attore teatrale, grande fumatore. “Ieri sono stato a un funerale e poi mi sono ubriacato al pub”. Così ci si è presentato.
Il tour è interessantissimo, passa attraverso le strade e i quartieri di Belfast ovest, dove chiari sono ancora i segni del conflitto armato. Stupendi i murales dell’una e dell’altra parte. Il ricordo, la riproposizione del passato, memoria destinata a non morire. E anche qui i muri della vergogna, 22 solo a Belfast, 40 in tutta l’Irlanda del Nord, a dividere cattolici e protestanti. Bandiere dell’Irlanda e del Regno Unito, slogan pro IRA e UVF, i ritratti dei martiri.

Tagliente il commento finale del tassista, che così ci ha salutato: “Oggi Belfast è una delle città più sicure d’Europa. Ci sono due ragioni per questo: 1) c’è un tasso di criminalità molto basso 2) noi nordirlandesi ci ammazziamo tra di noi, ma trattiamo molto bene gli stranieri”.


“Where our music is welcome we will play it loud, where our music is challenged we will play it louder”
(Scritta su un muro di Belfast est)

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