Monday, December 13, 2010

A meno undici godo

A undici sotto zero comincio a godere. La città fuori è congelata, così come le articolazioni della gente, che vede bene di starsene a casa, o in ufficio, o al ristorante, o nei bar. Insomma: non in strada.

A undici sotto zero il cuore mi par più leggero, svaniscono le preoccupazioni: è il tempo del letargo. Da muoverti al massimo per procurarti del cibo o andare a pisciare: non più di un paio di volte al giorno.

A undici sotto zero aspetto la neve per vedere colorata di bianco la città. Aspetto senza fretta, alla finestra, in tuta da metalmeccanico in pensione. Un buon libro, quantità esagerate di té cinese, sigarette e zippo a portata di mano. Sotto le coperte, a luce soffusa. Fuori non si muove niente, anche le auto preferiscono starsene a casa. Sotto le coperte a leggere. Ogni tanto qualcuno bussa alla porta, accendo la luce, scambiamo due chiacchiere. Ma di base è lettura al caldo delle coperte.

A meno undici godo cazzo!

1 Comments:

At 10:34 AM, Anonymous Anonymous said...

A -11 sono in laboratorio come uno stronzo. Ahah.

 

Post a Comment

<< Home