Friday, May 08, 2009

L’antidiva. Editrice di se stessa. Nichilista di formazione, velina per cause di forza maggiore. Intervista alle donne. E un mare di ipocrisia.


Con i poteri conferitomi dalla legge e dalla corte la dichiaro laureato in Scienza del Vivere, con il punteggio di 110, al quale la corte ha deciso all’unisono di aggiungere la Lode. Che la laurea in Scienza del Come Vivere la ottieni con la Prima Comunione. Inclusa nel prezzo. E spirò.

Non fa la cameriera. Ma a volte mi chiedo semplicemente banalmente “come”. Rinchiuso in un carcere, rinchiuso in una triennale in Psicologia o rinchiuso nella vita, semplicemente banalmente mi chiedo “come”.

Pensa solo alla metropolitana di Pechino. Guardala oggi e cinque anni fa. Non parlo dell’odore. Altro che progresso! Non solo l’infrastruttura o la struttura, osserva la gente che vi transita. Scendere e salire. Automi vestiti in cravatta. Sognavo un mondo di autonomi, mi ritrovo in un mondo di automi. Eh cazzo, quel “-no-” fa differenza eccome! Se vuoi, non osservare la gente che vi transita, ma i vestiti che indossa, le cose che maneggia. Marchi. Nulla più. Branchi di persone che pubblicizzano marchi famosi. Senza neanche rendersene conto. Di solito la pubblicità per farla uno ci guadagna. Questi no. La fanno gratis. Anzi, ci pagano sopra. Nelle migliori boutique di una capitale alienata come poche (tante) al mondo. Pagano per pubblicizzare altri. Fantastico. Si chiama progresso. Modernizzazione. Occidentalizzazione. A seconda del Baget Bozzo a cui lo chiedi. Fissa la metropolitana di Pechino e la gente che ne fa uso. Capirai tante cose. Tante da scriverne una tesi di dottorato. C’è qualche pazzo che lo fa. Non io. Io impazzisco su altre cose. Una specialista della scienza che servo da un anno a questa parte mi fa “quando fai interviste a quelle donne, cerca di tirar fuori il loro disagio, la loro alienazione”. Volentieri. Purché siano loro a parlarmi di disagio e alienazione. Ho la vaga impressione di star qui a importare dogmi (clericali o marxisti che siano) da medio borghese benpensante occidentale. Ogni tanto lasciamo parlare cazzo! E ascoltiamo. Un Master in Ascolto vorrei. Se qualcuno si sente alienato, che sia lui a dirmelo. Io mi sento alienato. Le donne che vado a intervistare, non so. Sa!? Non penso. E poi lei intellettuale bianca mi viene a parlare di alienazione?! Ma non si sente alienata lei, lei e la sua comunità di intellettuali occidentali in una metropoli del calibro di Pechino!? A lezione di alienazione dovremmo andare insieme. Insegnanti? Le donne che intervisto.

Parlando di politica… come mai in Italia le uniche cose di sinistra le dicono uomini di destra (Fini, Tremonti, Ghedini)?
In tema di femminismo in Italia (cioè di quello che ne resta) darei un orecchio alla Bonino. Che non ha proprio vent’anni. Ma questo ci offre il convento. Donne (giovani in primis), so che non le avete, ma tiratele fuori lo stesso: le palle!

Ho solo voglia di andarmene via da qui. Per poi aver voglia di andarmene dal prossimo posto in cui metterò piede. Un dottorato in Scienza della Fuga da Te Stesso. E così sia.

Finalmente anche pedofilo. Io voto Berlusconi!

1 Comments:

At 9:32 PM, Blogger Chiara said...

Delirio di un folle troppo sano!

scappiamo, scappiamo tutti, tutti in circolo appassionatamente. non fermiamoci mai.il nemico è sempre accanto a noi. scappiamo, fuggiamo. seminiamo in nemico. insegnamolo ai figli, alle famiglie a tutti. scappiamo e chi si ferma è perduto (come agli incroci a napoli!) fuggiamo. liberi. liberi tutti!

e con questo ho aggiunto il mio delirio -non troppo sano!

 

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