Utopianistically speaking...
Fonte: Wikipedia. Guarda anche "Crespi d'Adda"
Il termine cohousing è utilizzato per definire degli insediamenti abitativi composti da abitazioni private corredate da ampi spazi (coperti e scoperti) destinati all'uso comune ed alla condivisione tra i cohousers. Tra i servizi di uso comune vi possono essere ampie cucine, spazi per gli ospiti, laboratori per il fai da te, spazi gioco per i bambini, palestra, piscina, internet-cafè, biblioteca ed altro.
Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi di costi e benefici di natura ecologica.
Il cohousing nacque in Danimarca verso la fine degli anni '60, da allora vi è stata una progressiva diffusione negli Stati Uniti e nel resto dell'Europa.
Il cohousing si impone oggi come strategia di sviluppo sostenibile in grado di dare benefici sul piano sociale ed ecologico; se da un lato, infatti, la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la cooperazione tra gli individui, dall'altro questa pratica, unitamente ad altri "approcci" quali la costituzione di gruppi d'acquisto interni, favoriscono il riparmio energetico e diminuicono l'impatto ambientale di queste comunità.
Di solito un progetto di cohousing comprende dalle 20 alle 40 famiglie che convivono come una comunità di vicinato (vicinato elettivo) e gestiscono gli spazi comuni in modo collettivo ottenendo in questo modo risparmi di costi e benefici di natura ecologica.
Il cohousing nacque in Danimarca verso la fine degli anni '60, da allora vi è stata una progressiva diffusione negli Stati Uniti e nel resto dell'Europa.
Il cohousing si impone oggi come strategia di sviluppo sostenibile in grado di dare benefici sul piano sociale ed ecologico; se da un lato, infatti, la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la cooperazione tra gli individui, dall'altro questa pratica, unitamente ad altri "approcci" quali la costituzione di gruppi d'acquisto interni, favoriscono il riparmio energetico e diminuicono l'impatto ambientale di queste comunità.
2 Comments:
Ciao Daniele sono Alessandra l'amica di Viola, quella che era a Parigi circa 2 anni fa..sono capitata nel tuo blog per caso, tramite quello di Viola, e ho visto che hai anche insegnato cinese ad una scuola superiore..non so se ti interessa ma nella mia univ (economia di ancona) cercano qualcuno che insegni cinese per un corso breve a studenti universitari, stanno cercando un madrelingua, ma non credo che disdegneranno la tua candidatura, sempre che tu ne abbia voglia...cavolo ho scorso il tuo blog e di esperienza ne hai da vendere!!!
be, casomai ci si vede in giro!
ciaociao
A
mi sono dimenticata..controlla il sito www.econ.univpm.it, sulla sinistra c'e' il link al bando.
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