台湾的“人民共和国化”吗?
"La protesta contro la Cina e la lezione per Hong Kong.
La protesta degli studenti taiwanesi contro il trattato commerciale con la Cina ha colpito molto gli abitanti di Hong Kong. Lo slogan “oggi a Hong Kong, domani a Taiwan” è stato come una pugnalata al cuore. Il timore principale dei taiwanesi è che, se l’accordo sarà ratificato, spalancherà le porte dell’economia di Taipei alla Cina continentale. Per Taiwan, dove i cambiamenti sociali ed economici dovuti all’inluenza cinese sono già visibili, sarebbe uno scossone. L’abbondanza di capitali cinesi gradualmente prenderà il controllo di tutti i settori dell’economia taiwanese. Le piccole e medie imprese locali non potranno fare resistenza, le piccole botteghe diventeranno centri servizi per i visitatori arrivati dal continente. Dietro lo sviluppo di Taiwan si cela la trasformazione dell’isola in una regione autonoma speciale. È una situazione che gli abitanti di Hong Kong conoscono. Con il forte sostegno economico di Pechino e l’apertura ai visitatori cinesi, l’ex colonia britannica si era ripresa dalla crisi causata dalla Sars. Oggi le strade di Hong Kong sono occupate da visitatori cinesi. Gli affari sono condizionati dai capitali cinesi e la vita quotidiana è disturbata dalla presenza di migliaia di turisti del continente. Siamo già arrivati al punto che se non ci fossero loro e i loro yuan, la situazione sarebbe tutt’altro che rosea.
Gli studenti taiwanesi sono insoddisfatti della politica del Kuomintang (il partito nazionalista al governo), che tergiversa e non tiene fede all’impegno di discutere ed esaminare apertamente tutte le questioni, adottando invece un metodo di governo poco trasparente. Si tratta di situazioni che gli abitanti di Hong Kong hanno vissuto personalmente. Lo si è visto durante le proteste dell’ottobre del 2013 per chiedere trasparenza nell’assegnazione delle licenze televisive. L’esempio degli studenti taiwanesi e la resistenza ferrea dei manifestanti possono insegnare agli abitanti di Hong Kong come far progredire il movimento Occupy central a favore del suffragio universale e come organizzare la mobilitazione in programma per il prossimo luglio."
Liang Mei Yee, Ming Pao, Hong Kong
Fonte: Internazionale, 28 marzo - 3 aprile 2014
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