Monday, April 15, 2013

8 aprile: note dalla ricerca

Continua l’entusiasmo e la gioia immensa per questo ritorno in Cina. Continuano anche i raggi di sole e i 18 gradi fissi. La preside della mia facoltà in Irlanda e un altro dirigente del dipartimento sono anche loro a Shanghai, per incontrare i nostri studenti e fissare degli accordi con l’Università di Shanghai. Mi coinvolgono nelle varie attività, cosa che mi dà accesso a nuovi contatti in una città che conosco quasi per niente. Al tempo stesso ho rivisto alcuni amici italiani, ex compagni di studio a Roma e a Pechino, fedeli compagni di sbronze ora ben inseriti professionalmente nel panorama shanghaiese. Il pranzo a base di carne ai ferri, patate, pane, birra e vino a volontà è stato un toccasana che riassumo in sei lettere: GRAZIE!

Godo ogni volta che metto piede in strada, tra le bettole colme di migranti, i rumori dei cantieri e del traffico, la folla in metropolitana, gli eccessi del consumismo, la mia allergia ai centri commerciali, i turisti del centro, i campus universitari. Godo. Un po’ come la mia prima volta in Cina, esattamente nove anni fa. Come diceva un grande sinologo, “la Cina sì, ma a piccole dosi”. Fa decisamente bene al corpo e allo spirito tornare in questo immenso e variegato continente, di tanto in tanto. L’Irlanda mi sembra un ricordo lontano, la mia casa è qui.

Unico tasto dolente, forse, la ricerca. Mannaggia a me e al giorno in cui decisi di fare ricerca su donne migranti e prostitute in Cina. E’ tutto più difficile di quanto mi aspettassi, ma al tempo stesso mi tornano in mente con perfetta minuzia di particolari le mille difficoltà avute e affrontate durante gli anni del dottorato a Pechino. Per fortuna, a differenza di allora, al momento non ho né ansia da prestazione né quella pressione a cui gli esami e le scadenze ti costringono. In altre parole, per questa volta vada come vada la ricerca sarà un successo: collezionerò comunque materiale e racconti da utilizzare per future lezioni o conferenze. E, nella migliore delle ipotesi, scriverò un articolo e riuscirò a pubblicarlo da qualche parte.

Per chi non lo sapesse, mi sto occupando di amore e matrimonio tra le lavoratrici del sesso ancora single, nel contesto culturale e sociale di una Cina ancora fortemente confuciana e patriarcale. Insomma, provo a incontrare le prostitute più indipendenti ed emancipate e chiedere loro cosa pensano e come vivono il dogma morale del matrimonio e della maternità.

Non è facile, come potete ben capire. La ragazza cinese che mi sta ospitando, prostituta di professione anche di lei, mi sta aiutando tantissimo. Passiamo intere giornate a parlare di Cina e occidente, tradizione e modernità, sviluppo e conservatorismo, problematiche sociali e prezzo dei beni di consumo. Se avessi dei fondi per la ricerca le proporrei di farmi da assistente, o meglio ancora da collaboratrice, visto tutto l’impegno, lo sforzo e (in un certo senso) la preparazione che ha per questo tipo di indagine sociale.

Per ora ho solo due interviste programmate via internet con due prostitute e un incontro con un frequentatore di bordelli, una figura chiave. Vedremo che sviluppi si avranno nei giorni a seguire. A fine aprile devo anche fare un salto a Canton (8 ore di treno) e uno a Pechino. Non vedo l’ora.

A presto,

il vostro ricercatore di fiducia e venditore di tappeti preferito.

2 Comments:

At 5:16 PM, Anonymous Francesco said...

Grande Danié!

Invidia abbestia!

Lo so che sei per le hongshan morbide ma una zhongnanhai 5 te la fumi alla mia salute (o non salute)?

Ah, e una bottiglia di Yanjing!


Francesco

P.s. In bocca al lupo per la ricerca!

 
At 7:55 PM, Blogger Massaccesi Daniele said...

carissimo! vada per la zhongnanhai, ma per la yanjing devi aspettare il mio ritorno a pechino. a breve però, domenica treno per canton e poi capitale
tutta la vita (fino al 3 maggio). qui a shanghai di sottoproletariato
urbano si beve sideli e xuehua ;) la ricerca in loop (succede), abbestia
solo i punk. saludos! daniele


bacione

dan

 

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