Diario di un prof: cinese al posto del gaelico?
In Irlanda l'insegnamento della lingua gaelica è obbligatorio fino alle medie. Di fatto, quasi nessuno parla gaelico. Anche se quasi tutti l'hanno studiato, compresi i figli degli immigrati nigeriani, polacchi o tailandesi.
Nelle università anglo-sassoni gli studenti si organizzano in gruppi chiamati "club" o "society". In pratica (e perdonate il cinismo) sono delle società che organizzano feste dentro e fuori il campus, non perdono mai un'occasione per ubriacarsi e sono molto poco attivi in questioni di ordine politico o culturale. In sintesi: goliardia pura.
Per la prossima settimana le società di studi gaelici, studi cinesi e studi filosofici ha però organizzato un dibattito sul tema: "Rimpiazzare l'insegnamento obbligatorio del gaelico irlandese con il cinese?". Ovviamente hanno invitato qualche docente della nostra facoltà di Studi orientali a partecipare all'evento. E ovviamente io ho declinato l'invito, visto che non saprei proprio di cosa parlare.
"Distinti colleghi, cari studenti, propongo l'abolizione della proprietà privata, del matrimonio e dell'insegnamento del gaelico. Al loro posto un giro sul pony per tutti, sconti sul whisky, letture di Sergej Necaev e greco antico obbligatorio".
Scherzi a parte, la proposta di rimpiazzare il gaelico con il cinese mi sembra solo una maldestra mossa di qualcuno per sbarazzarsi per sempre dal pesante fardello dell'irlandese obbligatorio.
Auguri agli studenti.
Nelle università anglo-sassoni gli studenti si organizzano in gruppi chiamati "club" o "society". In pratica (e perdonate il cinismo) sono delle società che organizzano feste dentro e fuori il campus, non perdono mai un'occasione per ubriacarsi e sono molto poco attivi in questioni di ordine politico o culturale. In sintesi: goliardia pura.
Per la prossima settimana le società di studi gaelici, studi cinesi e studi filosofici ha però organizzato un dibattito sul tema: "Rimpiazzare l'insegnamento obbligatorio del gaelico irlandese con il cinese?". Ovviamente hanno invitato qualche docente della nostra facoltà di Studi orientali a partecipare all'evento. E ovviamente io ho declinato l'invito, visto che non saprei proprio di cosa parlare.
"Distinti colleghi, cari studenti, propongo l'abolizione della proprietà privata, del matrimonio e dell'insegnamento del gaelico. Al loro posto un giro sul pony per tutti, sconti sul whisky, letture di Sergej Necaev e greco antico obbligatorio".
Scherzi a parte, la proposta di rimpiazzare il gaelico con il cinese mi sembra solo una maldestra mossa di qualcuno per sbarazzarsi per sempre dal pesante fardello dell'irlandese obbligatorio.
Auguri agli studenti.
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