Thursday, March 07, 2013

Diario di un prof: cinese al posto del gaelico?

In Irlanda l'insegnamento della lingua gaelica è obbligatorio fino alle medie. Di fatto, quasi nessuno parla gaelico. Anche se quasi tutti l'hanno studiato, compresi i figli degli immigrati nigeriani, polacchi o tailandesi.

Nelle università anglo-sassoni gli studenti si organizzano in gruppi chiamati "club" o "society". In pratica (e perdonate il cinismo) sono delle società che organizzano feste dentro e fuori il campus, non perdono mai un'occasione per ubriacarsi e sono molto poco attivi in questioni di ordine politico o culturale. In sintesi: goliardia pura.

Per la prossima settimana le società di studi gaelici, studi cinesi e studi filosofici ha però organizzato un dibattito sul tema: "Rimpiazzare l'insegnamento obbligatorio del gaelico irlandese con il cinese?". Ovviamente hanno invitato qualche docente della nostra facoltà di Studi orientali a partecipare all'evento. E ovviamente io ho declinato l'invito, visto che non saprei proprio di cosa parlare.
"Distinti colleghi, cari studenti, propongo l'abolizione della proprietà privata, del matrimonio e dell'insegnamento del gaelico. Al loro posto un giro sul pony per tutti, sconti sul whisky, letture di Sergej Necaev e greco antico obbligatorio".

Scherzi a parte, la proposta di rimpiazzare il gaelico con il cinese mi sembra solo una maldestra mossa di qualcuno per sbarazzarsi per sempre dal pesante fardello dell'irlandese obbligatorio.

Auguri agli studenti. 

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