Thursday, March 07, 2013

Diario di un prof: morire all'università

Di lavoro, si sa, si muore. Solo in Italia ogni giorno almeno tre morti bianche. Talmente tanto che non fa più notizia e neanche i sindacati ne parlano più.

Due giorni fa nel campus universitario dove lavoro (sarebbe meglio dire "vivo"), intorno alle cinque di pomeriggio un operaio è morto durante dei lavori di ristrutturazione. Schiacciato da una macchina. La vittima, 58enne, era molto conosciuto in giro. Dal 1986 impiegato nell'università, era a capo della squadra manutenzione. Un tipo col sorriso sempre in bocca, uno di quelli che saluta sempre tutti. Così mi hanno detto. Si chiamava Frank.

"Un incidente assurdo", dicono. Intanto la polizia ha aperto le indagini e il Rettore ha mandato condoglianze ufficiali e pubbliche alla famiglia. Ufficiali e pubbliche come il funerale. 

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