Diario di un prof: il terzo, disperatissimo, giorno di scuola
Sono ricominciate le riunioni e son dolori per
tutti! Il campus invaso da studenti vecchi e nuovi, gli Erasmus li riconosci
per la faccia da post sbronza consumata mezz’ora fa, a mensa impossibile
entrare.
Nonostante le mille riunioni e le cento cose
preparate, per noi docenti c’è sempre qualcosa che non va. Orari che si
sovrappongono, studenti che sono più del previsto, e problemi che sono
immancabilmente sempre più del previsto.
Insomma, al terzo giorno dall’inizio ufficiale
dell’anno accademico, sei già lì sulla scrivania del tuo ufficio che boccheggi,
mentre la segretaria urla in corridoio, la preside ti cerca e fuori hai ottanta
studenti che bussano alla porta.
Gli studenti Erasmus poi sembra sempre che
vengano dalla luna:
“Scusi, come si allaccia la pattuella?”
“Vada a cagare!!”
“Grazie! Ah, dove trovo il bagno?”
“Dove ha partorito sua madre!”
A volte mi andrebbe davvero di rispondere così.
Per fortuna c’è molta solidarietà accademica e in linea di massima ci si aiuta
sempre.
La ricerca la farò quando sarò morto, perché
alla pensione non penso di arrivare.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home