Wednesday, April 18, 2012

Diario di un prof: “vicino Shanghai” e il relativismo geografico

Mi ha sempre dato molto da pensare (e da ridere, soprattutto) il modo di presentarsi dei cinesi all’estero. Spesso vengono dalle provincie meridionali del Zhejiang o del Fujian. Ma siccome quasi nessuno straniero sa dove siano Zhejiang o Fujian (e meno ancora le loro capitali o principali città) allora, sconsolati, ti dicono “vicino Shanghai”. E tu “Oh, certo! So dove sta Shanghai!”. Poi però se vai a vedere sulla cartina geografica ti accorgi che i loro luoghi di provenienza distano 200, 500 o 1000 chilometri da Shanghai. Non esattamente “vicino” insomma.
In realtà succede lo stesso con l’italiano in Cina. Interrogato da un cinese sulla sua città natale:
“Di dove sei?”
“Provincia di Agrigento”
“Agri...??”
“Sicilia”
“??”
“Italia del sud”
“Roma?”
“Ehm... sì, Roma”
Va davvero così. Poco importa se Agrigento dista da Roma 600 chilometri e non ha molto in comune con la capitale. Se invece siete di Trento, Udine, Bologna o Aosta fate prima a rispondere “Milano”. Parola di esule italiano.

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