Wednesday, February 01, 2012

I cinesi nei film western: come li rappresenta il cinema statunitense degli anni settanta...





Anno Domini 1902, da qualche parte nel Far West…

Dialogo fra uomini d’affari bianchi…

“Volevo sapere una cosa amici: chi è il padrone del terreno qui?”
“Shean ha comprato una buona metà dei lotti. I cinesi non hanno proprietà, lavorano soltanto nelle miniere”


Dialogo fra prostitute bianche, parlando dei clienti…

“In giro non si vede che un branco di barboni”
“Però io non ci sto coi cinesi”
“Ma finiscila Meggy, lo sai che i cinesi non vanno con le cinesi se c’è una bianca disponibile”


Dialogo tra giocatori di carte al saloon, parlando di prostitute…

“Un dollaro per giocare”
“Ci sto”
“Ehi, avete saputo la novità?”
“Quale?”
“Ho sentito dire che una delle ultime ragazze arrivate è un’autentica principessa cinese!”
“Sarà vero quello che dicono sulle donne cinesi?”
“Cretinate!”
“Avete notato che hanno gli occhi all’ingiù e il sedere schiacciato?”
“Beh, anche quell’altra cosa è messa diversamente, ve lo assicuro. Un mio amico, Amos Lindhill che abita a Sacramento, in California, una volta ci sacrificò cinque dollari per accertarlo. Cinque dollari, capite! E solo per guardare! E mi ha detto che è vero, è proprio vero! E uno come lui non è tipo da spendere cinque dollari solo per accertare una cosa che non è vera”


Dialogo tra un avventuriero ed alcuni minatori locali…

“In Canada di questi tempi stanno scavano gallerie a trenta dollari al metro, tutto a forza di facce gialle. Hanno inventato nuovi esplosivi lassù, roba fantastica. Li danno al cinese di turno, lo mandano dentro, e vengono giù quaranta o cinquanta tonnellate di roccia, insieme al cinese morto. E non è tutto qui. Sapete quanto si paga per accoppare un cinese? Cinquanta dollari al massimo!”


Dal film “I compari” (1971), di Robert Altman

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