"...e abbasso al re!!"
A me il 2 giugno porta alla mente Roma blindata, la sfilata di carri armati e politici incravattati in doppio petto che seguono la sfilata di tricolori e militari. E ricorda la contro manifestazione di studenti, collettivi, centri sociali, sindacati, sinistra radiacale, comunisti, anarchici, punk e via dicendo che disturbano la sfilata a ricordare che l'Italia non è una Repubblica fondata sui carri armati e che è disgustoso vedere il papà portare il figlioletto a vedere strumenti di morte e uomini in divisa il giorno della festa della Repubblica.
Giovincello mio, giovincello che vivi in Italia, indipendentemnte dalla tua fede politica, dalla tua religione, dal colore della tua pelle e dalla tua nazionalità, giovincello mio che vivi in Italia, portatelo a mente, che il giorno della festa della Repubblica non è il giorno delle sfilate miliari, è invece il giorno dell'anniversario in cui il popolo d'Italia disse VAFFANCULO PER SEMPRE alle corone e ai monarchi. E' il ricordo di quel 2 giugno 1946, di uno dei pochi referendum andati a buon fine, il giorno in cui anche i miei nonni andarono a votare e votarono bene, motivo per me di vanto a tutt'oggi.
Giovincello mio, sappi che la Repubblica è gran cosa assai, sappi che non tutti i paesi hanno la fortuna di aver cancellato la parola "monarchia" dalla loro storia. Pensa alla rossa Spagna di Zapatero, loro un re ce l'hanno ancora. Pensa alle civilissime e sempre all'avanguardia Danimarca e Regno Unito di Gran Bretagna: loro la vergogna di un re ce l'hanno ancora. Pensa alla neonata Repubblica del Nepal, che un re l'aveva da 11 generazioni. Pensa che noi il re mai più. Mai più.
E il 2 di giugno ai carri armati non credere mai, scendi per le piazze senza tricolore e grida, grida forte, grida a tutti, a Torino come a Roma, ricorda alla genti motti di antica memoria, gridalo forte: "Viva l'Italia... e abbasso al re!!"
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