Sunday, February 17, 2008

Diario indiano (XVI): belle le brutte notizie

Negli ultimi mesi ho fatto domanda per tre diverse borse di studio per un dottorato all'estero in tre universita', Cambridge, Nottingham e Tokyo. Cambridge fa sapere che non han ricevuto il materiale che ho inviato, Nottingham che manca un documento e Tokyo che proprio non potevo partecipare alla borsa. Brutti colpi. Quanto tempo e soldi buttati nel cesso! Almeno venir eliminati per merito fa piacere, spinge a far di piu', battersi con piu' ferocia... Eliminati per mancato arrivo di materiali dispiace davvero. Mi sento piu' disoccupato di prima. Ma questo con l'India non c'entra...
L'arrivo a Kollam, cittadina del Kerala meridionale, e' stato piu' che piacevole, atmosfera di festa (quella del Partito Comunista Indiano del Kerala), bandiere rosse, falci e martello, ritratti di Lenin, Marx, Mao, Che Guevara e tizi vari. Da Kollam partono numerosi traghetti e barche per il lungo viaggio di 8 ore verso Alappuzha via Backwaters, lunghi canali d'acqua che costeggiano il mare perdendosi tra giungle di palme e abitazioni di pescatori. Paesaggio incantevole ed extra rilassante. Siamo partiti la mattina alle 10 e mezza, 5 euro a capoccia il prezzo del viaggio in barca, i nostri compagni di tour erano tutti occidentali over trenta, soprattutto inglesi, olandesi, spagnoli. A meta' strada alcuni di loro sono scesi a terra, per fermarsi qualche giorno in un grande ashram, una sorta di comunita' dove si vive in meditazione e ci sono guru che vomitano uova d'oro e statue che sudano miele. Scherzo. O meglio, questo e' quello che mi ha raccontato un tizio per nulla giovane che ha vissuto in un ashram a Bangalore. Miele o meno, gli ashram sono comunita' di fedeli. Moltissimi occidentali, alla ricerca di non so bene cosa. A me la cosa puzza un po', ma prima sarebbe da visitarlo e viverlo un ashram. Forse ci fermeremo una notte a Chennai, se riusciamo a trovarne qualcuno. Pensavo fossero solo le madonne a piangere sangue. Qui invece le statue sudano miele. Altrove magari cagano vino. Io mi converto anche subito, ma solo a quelle che cagano vino. Fantasie a parte, il nostro viaggio e' terminato al tramonto (colori impressionanti) nella citta' di Alappuzha, cittadina piena di canali e lagune, che ridanno ad una piccola e modesta Venezia (o Amsterdam, o Hangzhou, se preferite). Ad Alappuzha abbiamo scovato un "Bar", ovvero l'unico posto dove gli indiani (quasi di nascosto) bevono alcool: sono una sorta di bettolaccia, una cantina con quattro mura sporche, un bancone e uomini piegati sui loro bicchieri a bere birra (marchio Kingfisher), rhum o wisky. Il rhum e il whisky non se lo bevono liscio, ma allungato con acqua o soda. Vigliacchi. "Buonasera... cosa beve il signore al mio fianco?". "Rhum, sir". "Un bicchiere, grazie". Mi porta anche noccioline e soda, ma spiego al garzoncello che non sono venuto per mangiare ne' tanto meno per lavarmi i denti. Assaggio questa brodaglia fulvo scuro. Buono. Anestetizza il labbro superiore. "Un altro grazie". "Ancora uno". "L'ultimo, grazie". Il garzone mi guarda e sorride mentre annullo i quattro bicchieri di rhum. Liscio. Un paio di ubriaconi si accendono una sigaretta, mi mostrano un sorriso privo di denti se non quelli neri vicino all'ugola, sbiascicano qualcosa in tartaro antico, annuisco, un paio di pacche sulle spalle, pago e vado a prendere Yu che era andata a far cena da qualche parte. La porto nel "Bar" (in India ce ne sono pochi, niente a che vedere con l'Italia, ma ne ho trovato almeno uno per ogni villaggio o citta' che ho visitato), si girano tutti gli ubriaconi a fissare l'unica donna nella bettola, ordino altri due rhum, Yu assaggia e rovescia subito il contenuto nel mio bicchiere. Amo bere con le donne, specie quelle schizzinose.
Il giorno dopo prendiamo un bus per Kochi (ex Cochin), citta' a 70 km direzione nord da Alappuzha. E' una grande citta', ricca di storia: colonizzata prima dai portoghesi, poi dagli olandesi e infine dagli inglesi, e' un porto attivo e la forma bizzarra. Diverse le isolette e penisole, mentre la citta' moderna di trova nella terra ferma e si chiama Ernakulam. Moltissimi i turisti, anche se non capisco bene cosa vengano a fare qui... forse e' perche' anche da qui partono barche per romantici viaggi nelle backwaters, o forse per Fort Cochin e le numerosissime casette, costruzioni, chiesette e cimiteri in stile europeo. Ci sono chiese per tutte le religioni, ne ho trovata una ortodossa siriana. Poi mi sono fermato a meditare (senza statue nei dintorni che sudassero miele, nb) sul retro del cimitero olandese, mentre alle mie spalle alcune ragazze indiane facevano il bagno in oceano vestite e il sole tramontava silenzioso... fissavo la tomba di un certo "Peter Wicklers and Family, 1842" e ragionavo sul fatto che e' sublime viaggiare e girare il mondo, ma ancora piu' sublime dovrebbe essere il viaggio temporale. Viaggiare nel tempo. Prova a ripeterlo sottovoce chiudendo gli occhi e gia' ti becchi il primo orgasmo. Nel tempo. Dinosauri, Homo Sapiens, Giulio Cesare, Tamerlano, James Cook, Ho Chi Minh... Se mi venisse chiesto di esprimere un desiderio risponderei a colpo sicuro (tanto desideri come "la pace nel mondo" o "la fine della poverta' fra i popoli della terra" li hanno gia' espressi altri prima di me e non sono mai stati realizzati, un motivo ci sara'...): vorrei poter viaggiar nel tempo. Nella storia dell'uomo. Nei secoli. Amen.
A Cochin mi sono fermato inoltre a parlare con i numerosissimi portatori di rikscio'. Mi han spiegato che ora nel Kerala governa il partito comunista, ma le cose non vanno molto bene, poco lavoro e aumento dei prezzi. Il costo della benzinza e' cresciuto di 5 rupie per litro, per questo oggi e domani sciopero dei trasportatori privati. E mi hanno anche spiegato che qua va al governo per 5 anni il partito comunista, poi 5 anni va su il partito del Congresso, poi i comunisti di nuovo e cosi' via. E io ho spiegato che invece la democrazia all'italiana funziona che prima va su Berlusconi, poi Prodi, poi Berlusconi di nuovo, poi il figlio di Prodi, ancora Berlusconi, il nipote di Prodi, Berlusconi di nuovo e cosi' via. Siamo troppo piu' avanti. In Italia. Ma anche qui ho trovato il trasportatore di rikscio' napoletano in versione indiana (con tutto il rispetto per gli amici napoletani). Praticamente qui molti tassisti e guidatori di rikscio' si guadagnano da vivere non tanto scarrozzando i turisti ma facendosi pagare da proprietari di negozi di alta classe per portare in visita i turisti (cioe' potenziali acquirenti, clienti... portafogli con le gambe). Parlando del piu' e del meno con alcuni di questi del rikscio' in siesta pomeridiana, uno con la faccia piu' mafiosa mi propone di andare (gratis) in rikscio' con lui a visitare 5 negozi di gioielli, mobili e merdate varie, "solo vedere, no comprare", una mezzoretta e siamo di ritorno. Cosa ci guadagno io? 200 rupie, nette e in contanti. 200 rupie sono poco piu' di 3 euro, il prezzo di una notte in stanza doppia. Accetto, non vedo dove sia l'inculata (al massimo non mi paga, ma mi faccio un giro gratis per la citta'). Salto sul rikscio' nonostante Yu mi preghi di non accettare, mi faccio scarrozzare in 5 negozi dove altrimenti non sarei MAI entrato, mi fingo uomo bianco d'affari che vive in Cina, interessato in antiquariato, chiedo i prezzi, il materiale, il mercato, poi esco senza comprare. Ovviamente nessun commerciante ha creduto che io fossi un uomo d'affari (barba lunga e incolta, puzzo tremendo di sudore, t-shirt di Che Guevara con vari buchi sotto le ascelle), ma tutti mi hanno dato del "Sir" e alla fine il tizio del rikscio' mi ha dato sulle mani 200 rupie. E' stato di parola. Mi ha ringraziato e se ne e' andato via, lasciandomi pensare a quanti soldi abbia invece fatto lui. Paese che vai, affare che trovi.
Oggi domenica, sciopero dei rikscio', caldo insopportabile e citta' diserta. Per fortuna esistono gli internet point e Yu riesce ad addormentarsi sul mouse mentre io batto al computer. Stasera treno per Chennai, solo 13 ore per fortuna.
Quod non fecerunt barbari fecerunt Danie' e Yu

2 Comments:

At 11:01 PM, Anonymous Anonymous said...

La ringrazio per Blog intiresny

 
At 11:02 PM, Anonymous Anonymous said...

La ringrazio per Blog intiresny

 

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