Friday, October 26, 2007

Gita di classe alla fabbrica di birra Yanjing
















Manco fossimo alla elementari, ma in Cina funziona così. Anche all'università. Se qualcuno non fosse d'accordo può tranquillamente venire radiato dal dipartimento di sociologia. Oppure restare comodo comodo a casa (come han fatto i due terzi della mia classe). Otto di mattina, smog cinese e nebbia scozzese, freddo maiale, ritrovo al viale alberato quattro bus per un centinaio di studenti stranieri. Cominci la gita! Dormo per un paio d'ore vicino alla mia compagnuccia australiana che appena partiti mi domanda cosa hanno oltre alla mafia in Sicilia. "Le donne con le tette grosse. Non mi sembra ne abbiate in Australia". Non mi veniva risposta migliore e subito dopo sono caduto in letargo. "Yanjing", una delle marche di birre più famose in Cina, specialmente a Pechino. Producono anche altre bevande, acqua compresa, ma è nota a noi studenti stranieri soprattutto per la birra. Impianto enorme, fabbriche uffici giardini e persino un hotel. Organizzati per classi sfiliamo per le strade della Yanjing Company, foto sorrisi sigarette. Niente di particolarmente interessante, fatta eccezione per la catena di montaggio, migliaia di bottiglie di birra piene fino all'orlo sfilare alla velocità del suono tra quattro cinque operai che fissano noi invece che le birre. Emozione troppo grande. Mi sentivo come Burny che vince il premio Duff. Credo sia un buon posto per morire. Dulcis in fondo "assaggio" di birra e tutti a casa. Il bello di essere oggi l'unico maschio in una classe di giappocoreanine è che quando si tratta di bere tutte ti cedono il bicchiere, e tu col sorriso alla Berlusconi spieghi loro che in Italia la mafia siede in Parlamento, Prada Gucci Versace Dolce&Gabbana fanno schifo e che Pavarotti era un celebre evasore fiscale. I vostri occhi a mandorla bamboline mie me li mangerei inzuppati nelle birra Yanjing. Evviva la birra Yanjing!!

1 Comments:

At 10:28 AM, Anonymous Anonymous said...

alcolizzato!

 

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