Viaggiare nel tempo.
La poesia del passato. Sempre un piacere viaggiare nel tempo. E rivivere il passato. Mai per un like, ma come forma massima di intrattenimento. Dove il silenzio non è noia, dove il tempo rallenta, dove la panza non è fuori forma ma è sostanza e autorevolezza. Tornare bambino e uccidere Pascoli, fracassare di nuovo la stessa vetrina, bussare al balcone e trovarvi nessuno. Nessuna colpa, nessun reggiseno.
Tu, bambolotto fisso gaudente, prima che nascesse tua madre. Sono stato più cattivo io.
tajete ssi capigli, tzingheru!
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