Monday, June 11, 2018

Ognuno ha i suoi motivi...

"Uno dei principali motivi della creazione artistica è certamente il bisogno di sentirsi essenziali nei confronti del mondo. Un aspetto dei campi o del mare, l’espressione di un viso che ho svelato, se le fisso su una tela, in uno scritto, stringendo i rapporti, introducendo ordine là dove non ce n’era, imponendo l’unità dello spirito alla diversità della cosa, ho coscienza di produrli io stesso, ossia mi sento essenziale rispetto alla mia creazione. Ma stavolta è l’oggetto creato che mi sfugge: non posso svelare e produrre al tempo stesso. La creazione diventa inessenziale rispetto all’attività creatrice. Anzitutto, anche se agli altri appare come definitivo, l’oggetto creato a noi sembra sempre incompiuto: perchè si può sempre cambiare una riga, una sfumatura, una parola; per cui l’oggetto non si impone mai. Un pittore apprendista chiedeva al suo maestro: ‘Quando devo considerare finito il mio quadro? ‘ E il maestro rispose: ‘Quando potrai guardarlo con sorpresa, e dire a te stesso: ‘Sono io che ho fatto questo!’
Che è come dire mai. Perchè sarebbe come considerare la propria opera con gli occhi d’un altro e svelare ciò che è creato. Ma è chiaro che la nostra consapevolezza della cosa prodotta è inversamente proporzionale alla consapevolezza che abbiamo della nostra attività produttrice."

Tratto da "Che cos'è la letteratura?" di Jean-Paul Sartre

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