L'intellettuale europeo nella Cina maoista degli anni settanta: Barthes dopo Antonioni.
"A chi gli domandava, nel 1974, come mai avesse scritto così poco del suo recente viaggio in Cina, Barthes aveva risposto: «Sì, lo so, la Cina... Ho scritto poco ma ho guardato e ascoltato con la massima attenzione e intensità. Ma per scrivere ci vuole altro, ci vuole il sale da aggiungere all’ascolto e allo sguardo e lì io non l’ho trovato»."
Dalla prefazione di Renata Pisu al libro "I carnet del viaggio in Cina" di Roland Barthes
Fonte immagine:
http://www.obarrao.com/libro/9788869680182
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