Saturday, November 28, 2015

A 'mbarà a jocà a carte vene sempre a tembu.


Pensa ad un dopolavoro in cantina. Pensa se fosse uno degli ultimi. Pensa che faresti senza cantina. Specie di dicembre. Specie nel dopolavoro. Quanto al lavoro…
La moda del processo alla lezione frontale in quanto tale. E relativa condanna. Allegro come un quadro di Goya. Talmente ultrà da evitare le trasferte. Triste come un sabato di pioggia a primavera. Simpatico come quello che prima gira e poi mette la freccia. Malinconico come un tramonto domenicale. Comico come un processo farsa. Cosmico come il professor Montecedro. Spaventoso come il gender. Amabile come la SIAE. Nobile come il Ku Klux Klan. Splendido come ad un funerale. Ovvio come un sabato mattina a scuola. Scontato come il sugo di papera sugli gnocchi. Chiaro come la distinzione tra castagne e marroni. A sinistra come il PD. Violento e ingombrante come il bello. A disagio come nel disprezzo dell’agio. Entrato come in uno di quei paesini che a definirli tali si fa torto alla ragione e al buon senso. Quelli dove ad aspettarti c’è sempre un cane.
Qualche volta due.
Al massimo due.

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