Mi aspettavo l'ISIS. E invece...
Venerdì, prime ore del mattino, un pullman in direzione Fiere di Verona. Con altri colleghi portiamo gli alunni più grandi del nostro liceo in visita alla manifestazione "Job & Orienta", ovvero una tre giorni "dedicati alla scuola, alla formazione e al lavoro", tutto organizzato dal Ministero dell'istruzione. Arriviamo alle 10 di mattina ed infatti la fiera è piena di pullman e studenti da tutto il nord-est. Vari gli stand, da quelli delle università a quelli dell'esercito, delle organizzazioni non governative, delle scuole, del turismo, della gastronomia e attività miste. Forse gli studenti si aspettavano qualcosina in più in termini di concrete opportunità lavorative, ma comunque tutto abbastanza interessante.
Complice la notte pressoché in bianco, barcollo ovattato tra gli stand, raccogliendo materiale informativo e chiacchierando con colleghi di liceo e università del sud e del nord Italia. Mi sorge un dubbio: una fiera come questa non è particolarmente controllata in termini di sicurezza, però al tempo stesso raccoglie migliaia di giovanissimi italiani, il futuro di questo paese occidentale e cattolico. Quale miglior facile bersaglio per un fondamentalista in cerca di fama e terrore?!
Si sa, prima o poi deve succedere: saluti alla vita. Continuo a gironzolare con questa deprecabile idea in testa e l'immagine del terrorista che si fa saltare in aria tra questi giovani studenti, mi aspetto da un momento all'altro grida di spavento, mi aspettavo insomma di conoscere l'ISIS, e invece tutto ad un tratto sento alle mie spalle una giovane voce di donna fare in dialetto veneto "Oddio, oddio, passa qualcuno di importante!". Non faccio in tempo a girarmi e riconosco il ministro dell'istruzione vestito di rosso e fiancheggiato da energumeni che le fanno strada spazzando via alunni e zainetti, con al seguito una masnada di portaborse, reggipetto, lustrascarpe, piedipiatti, porta ombrelli, pellicce, lavavetri, facchini, giornalisti, fotografi, curiosi, sgherri e uomini in divisa. Mi aspettavo qualche profeta della distruzione, ed invece eccoti il ministro dell'istruzione. Una scena un po' triste, ma meglio questa affascinante signora bionda con l'ingombrante seguito che un militante dello Stato Islamico.
Non finisce qui. Passano le ore tra gli stand, qualche panino, un caffè coi colleghi e due chiacchiere con gli alunni: più o meno ci siamo e possiamo fare ritorno verso i pullman fuori dalla fiera. E chi ti trovo all'ingresso?! I volenterosi attivisti di Lotta studentesca (in foto) sbraitare in veronese feroce il loro disprezzo per la riforma della scuola e blaterare incomprensibili attacchi contro "i nuovi Italiani" e lo ius soli. Niente da fare insomma: i militanti dell'ISIS si son fatto soffiare il posto dalla giovane estrema destra locale. Non ci resta che salire sul pullman e fare ritorno nel profondo sud.
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