I prodotti animali fanno bene, i prodotti animali fanno male.
Tutto ciò che ho da dire sul "The China Study: Startling Implications for Diet, Weight Loss and Long-Term Health", di T. Colin Campbell, è che io sono stato vegetariano fino al mio primo viaggio-permanenza in Cina: proprio lì ho ricominciato a mangiare carne perché, almeno fino a qualche anno fa, a meno che tu non sia ricco o profondo conoscitore dei prodotti alimentari, è praticamente impossibile avere una alimentazione decente senza incappare in carne di animali o prodotti animali nella Repubblica popolare cinese.
Ricordo infatti che quando dicevo "sono vegetariano" (我吃素, letteralmente "mangio cibo vegetariano") di solito mi rispondevano "ah, ok, allora abbiamo pesce". Non consideravano gli affettati come carne. Per strada poi non ti puoi fidare mai: "scusi, c'è della carne qua dentro? No? Ok, me ne dia due" e al primo morso sentivi tutto il sapore della carne bollita e speziata. E se provavo a dire 我不吃肉,也不吃鱼, cioè "non mangio carne e non mangio pesce"spesso mi guardavano esterrefatti come a dire "da dove cazzo viene questo tipo, da Saturno?!".
Tuttavia ho conosciuto dei vegetariani in Cina. Per lo più stranieri. Ma loro sapevano cosa comprare e come cucinarlo.
La tomba della mia breve esperienza vegetariana si trova a Pechino, vicino ad un pacchetto di HongHe rosse morbide e una bottiglia formato tascabile di grappa cinese Stella rossa.
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