Friday, May 17, 2013

Gay, so what!? Solidarietà a tutte le vittime di omofobia.

Me lo sono chiesto tanto volte: ma perché danno addosso agli omosessuali? E' successo tante volte nella storia dell'uomo, succede anche oggi, nei paesi fondamentalisti, nelle dittature e anche nei nostri civili paesi democratici. Ma perché!?

Cosa me ne dovrebbe fregare a me della vita sessuale di una persona? Cosa me ne dovrebbe fregare dove infila il suo pene o da cosa si fa infilare gli orifizi del corpo?
Non so se questo corpo sia mio, dei miei genitori, o di... di sicuro non di Dio visto che a Dio non credo. Di sicuro non della Chiesa, non dello Stato, non del padrone. Non è vostro il mio corpo.

La vita sessuale me la gestisco da solo e non capisco perché determinate condotte sessuali siano più deprecabili di altre. Perché non è lecito amare una persona dello stesso sesso, perché non si possa garantire a tutti pari diritti e opportunità, come il matrimonio, l'unione civile o l'adozione di figli... Perché?

Gengis Khan puniva l'omosessualità, perché senza sesso tra uomini e donne nascevano meno figli e con meno figli non hai abbastanza soldati per muovere guerra ad altre popolazioni. La Germania nazista pensò bene di sbattere gli omosessuali nei lager assieme ad ebrei, zingari e prigionieri politici. In Cina l'omosessualità è stata vista come una malattia mentale fino a qualche anno fa.

Quando ero piccolo, i ragazzi più grandi mi insegnavano a disprezzare le "femminucce", il modello da seguire era quello del maschio forte e aggressivo. "Frocio" era e resta un insulto, non un modo di vivere la propria sessualità. Non ho mai capito perché. E non capisco neanche questa moda borghese del "coming out": per quale cazzo di motivo devo palesare e pubblicizzare la mia identità sessuale? Se un calciatore o una velina sono gay allora posso esserlo anche io, altrimenti no!? Che poi l'idea stessa di "identità sessuale" mi sembra una gran cazzata! Io la vedo come Kinsey: non esistono eterosessuali o omosessuali, ma esistono rapporti eterosessuali e rapporti omosessuali.
Se infilo il mio pene in una bambola di plastica cosa sono, un "bambolo-sessuale"? Se lo infilo in un termosifone sono un "termo-sessuale"? Categorie, etichette, denominazioni inutili. Inutili a noi, ma utili a chi comanda, a chi detiene posizioni egemoni sul resto della società.

E io, sono gay? Non saprei proprio, di sicuro non ho mai avuto rapporti omosessuali, ma da qui a 40 anni chissà, potrebbe succedere di tutto e io non voglio chiudere la porta a esperienze di nuovo tipo. Non esistono perversioni, l'unico limite morale è quello del consenso: va bene tutto, purché si sia d'accordo sul farlo. Per questo non condivido il sesso con i bambini o gli animali. Se poi una persona trova piacere nel farsi penetrare con un martello pneumatico o appendendosi per lo scroto tramite fil di ferro, che fastidio dovrebbe dare a me?!

Essere omosessuale oggi è una minaccia per chi ha la certezza della sua identità sessuale e ruolo sociale. Il tuo essere gay minaccia il mio non esserlo. Crea dubbio, imbarazzo, mi smaschera, mi aliena, mi indebolisce, viene meno la mia autorità, la mia virilità, il pensiero unico eterosessuale viene attaccato.
La Chiesa condanna l'omosessualità perché di omosessuali sono piene le sagrestie. Solo che non lo si può dire, altrimenti la sua millenaria autorità andrebbe a farsi benedire. Essere gay minaccia il patriarcato, la mascolinità, l'istituzione della famiglia cosiddetta tradizionale, l'autorità dell'uomo, l'autorità del padre.
Per questo, forse, essere gay dà tanto fastidio.

Oggi, che è la giornata mondiale indetta dall'ONU in difesa dei diritti degli omosessuali, il messaggio di contrasto all'omofobia e alle discriminazione sessuali deve essere più forte del solito.

Libero amore in libero Stato! Viva la libera espressione sessuale! No all'omofobia!

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