Vanitas vanitatum
Figo da essere talmente figo.
Talmente figo da aver pitturato una natura
morta suicida.
Talmente figo da cucinarsi un polpaccio.
Talmente figo da bere camomilla, paprika e
prezzemolo per contenere l’orgasmo.
Talmente figo da andare in coma etilico pur
essendo astemio.
Talmente figo da preferire la noia all’uso di
droghe pesanti.
Talmente figo da vedere cose e fare gente.
Talmente figo da morire a 33 anni per poi
risorgere a 34.
Talmente figo da conoscere di persona San
Canizio.
Talmente figo da creare ricchezza di mestiere.
Talmente figo da voler tornare a Berlino Est.
Talmente figo da visitare il castello di Cardiff
in acquascooter.
Talmente figo da ossigenarsi le ascelle.
Talmente figo da sbiadire la sua figaggine.
Talmente figo da non avere fans né tredicenni
ninfomani tra le palle.
Talmente figo da ascoltare il punk per
attaccare da sinistra la Banda Bassotti.
Talmente figo da definirsi porno sessuale.
Talmente figo da presentarsi alle elezioni e
votare per l’avversario.
Talmente figo da tatuarsi le ossa.
Talmente figo da chiudere un blog.
Talmente figo da festeggiare le nozze in
obitorio.
Talmente figo da giocare a scacchi (e vincere)
con la Vanità.
Talmente figo da dimenticare il passato per
ricordare il presente. E negare il futuro.
Talmente.
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