Sunday, October 09, 2011

Sereno malgrado le nuvole




A Cork, si sa, piove.

Io vivo dove inizia la collina a Cork sud. Se scendi a piedi in cinque minuti ti ritrovi sul ramo meridionale del Lee River e quindi a Cork centro. E se scendi da casa mia, terminata la breve discesa, il primo palazzo che trovi è un obbrobrio istituzionale tipo quelli anni settanta dove in Italia i brigatisti gambizzavano burocrati e padroni.

Palazzi di vetro e colonne di cemento, scritte sui muri e pisciate dove la luce non arriva. Sul marciapiede di questo merdaio statale mi siedo spesso la sera aspettando il tramonto. La strada, finalmente. Lontano dalle quattro mura dell’ufficio. La strada. “La strada è l’unica maestra” cantava Giorgio Gaber. Giorgio Gaber aveva ragione. Dicono che qui in Irlanda sia vietato bere in strada. Fa molto alcolizzato e la polizia (che qui chiamano “Garda”) ti multa se ti becca. Ma da queste parti non passano guardie, siamo lontani un fiume e un paio di isolati dal centro dove fanno la fila per entrare al pub. Così porto spesso con me un paio di Guinness comprate al supermercato.

I colori che il tramonto trasforma sulla facciata della cattedrale nascosta tra i due casolari di fronte a me valgono il prezzo dell’affitto della stanza e delle Guinness che mi accompagnano. Il paesaggio è esattamente a metà tra i fumetti di Dylan Dog e la provincia di Bolzano. A tarda sera per questa via passano quelli che hanno tutta l’aria di essere spacciatori, ragazzini che ascoltano inascoltabile hip hop, e due giovani nomadi (quelle che in Italia chiamate “zingare”) con le quali spero di fare amicizia a breve. Tutti/e parti del panorama “Cattedrale al tramonto con Guinness”. Sembra un quadro di Van Gogh. Invece è molto di più.

Termino con un omaggio ad un filosofo giapponese che nessuno conosce perché mai nato né esistito, vivo solo in un mio sogno di qualche giorno fa:

“E qui si fermeranno i giovani a ricordare,
Yoshi Nikamoto,
qui sotto il ponte a pochi metri dal fiume,
a commemorare il poeta che fu
e che gridava ubriaco alla gente
‘Sereno malgrado le nuvole’
Yoshi Nikamoto evviva”

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